Diallo o Tanganga solo gratis. 10 mln per Sarr o Mr X.

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Tuttosport Il nome più caldeggiato per la difesa del Milan è quello di Abdou Diallo del Paris Saint Germain, che viene considerato molto duttile perché può fare sia il difensore centrale sia il terzino sinistro. Il problema, al momento, è quello della formula che è quella del prestito con obbligo di riscatto che è quella proposta dal Psg ed è la medesima che viene chiesta dal Tottenham per Japhet Tanganga (sul quale c’è stato anche l’interessamento dell’Inter). Una soluzione che il Milan, in questo momento, non accetta e aspetta che cambino le condizioni anche perché fatta la spesa grossa per De Ketelaere e con un budget rimanente di circa 10 milioni per provare a prendere un centrocampista, margine economico per investire soldi anche sul difensore centrale, senza delle cessioni, non ce n’è. Ecco perché la cessione in prestito secco di Matteo Gabbia alla Sampdoria è congelata. Il difensore partirà (se partirà) qualora dovesse arrivare uno di quei due profili.


Maldini e Massara non mollano nemmeno la pista per quanto riguarda il centrocampista. Per Sarr del Tottenham il problema di base è, anche in questo caso, la formula. Gli Spurs lo danno via in prestito secco mentre il Milan, al contrario di Tanganga, vorrebbe un’opzione d’acquisto per poter controllare il futuro del giocatore. Di una cosa si può esser certi in casa rossonera: non si prendono giocatori di altri top club in prestito per valorizzarli e ridarli più formati e pronti. Si andrà su un profilo anagraficamente giovane, che però non sarà né Onana del Bordeaux né lo svincolato Florian Grillitsch. Si torna a caccia di un mister X che arriverà, molto probabilmente, da fuori Italia mentre non risultano attive piste che riguardino giocatori italiani del nostro campionato come, ad esempio, Davide Frattesi del Sassuolo che era stato proposto come alternativa a Renato Sanches, ma che non ha scaldato più di tanto i dirigenti milanisti anche a fronte di richieste molto alte da parte del Sassuolo per il centrocampista prodotto del settore giovanile della Roma.

CorSport: Diallo è diventato il primo nome nella lista del Milan pensando alla difesa. A patto, però, di smussare gli angoli della trattativa col Psg che nel frattempo ha soffiato Renato Sanches al Milan. Diallo gioca con disinvoltura in due ruoli: soprattutto nell’ultima stagione si è suddiviso senza problemi tra il centro e la fascia sinistra. Un po’ quello che è accaduto a un Kalulu arrivato al Milan come terzino destro e poi resosi affidabilissimo in mezzo. Oppure a Calabria e Florenzi, all’occorrenza adattati anche a sinistra. Un settore, quello mancino, dove la certezza è Theo Hernandez con Ballo-Tourè in seconda battuta. Il senegalese, in ogni caso, non dovrebbe muoversi da Milano. Ma i campioni d’Italia cercano di avere quattro potenziali titolari in mezzo, fermo restando l’addio a un Romagnoli che è ancora da sostituire. In più, una volta fatto il centrale difensivo Maldini e Massara lasceranno andare Gabbia alla Sampdoria. Mentre coi parigini si continuerà a parlare di Diallo laddove lo scoglio è l’ingaggio impegnativo del giocatore, già convinto della destinazione rossonera. Si tenterà la strada del prestito, nel corso delle ultime settimane di mercato. Con la pazienza che ha contraddistinto i due dirigenti rossoneri, come raccontato anche dagli agenti di De Ketelaere a proposito dell’estenuante trattativa per il belga. . Oltre al difensore peraltro resta in corsa pure Tanganga del Tottenham anche in mediana c’è da fare. Il Milan è alle prese con il dopo-Kessie. La possibile uscita di Bakayoko priverebbe Pioli di un certo peso specifico in mezzo al campo. Il cerchio sembra essersi stretto attorno al giovane Sarr del Tottenham, un altro in grado di proporsi anche sulla trequarti come lo stesso Kessie (l’anno scorso) e ora Adli. Il Milan, i suoi nuovi, li vuole pronti all’uso: 55 presenze in due anni di Ligue 1 con il Metz sono un buon argomento, l’interesse delle big d’Europa per Sarr (prima che il Tottenham sbaragliasse la concorrenza e girasse il centrocampista in prestito) fa il resto. Il dialogo con Fabio Paratici, uomo-mercato degli inglesi, rimane apertissimo. Quindi il canale diretto con Londra può portare sostanziali novità
 
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Tuttosport Il nome più caldeggiato per la difesa del Milan è quello di Abdou Diallo del Paris Saint Germain, che viene considerato molto duttile perché può fare sia il difensore centrale sia il terzino sinistro. Il problema, al momento, è quello della formula che è quella del prestito con obbligo di riscatto che è quella proposta dal Psg ed è la medesima che viene chiesta dal Tottenham per Japhet Tanganga (sul quale c’è stato anche l’interessamento dell’Inter). Una soluzione che il Milan, in questo momento, non accetta e aspetta che cambino le condizioni anche perché fatta la spesa grossa per De Ketelaere e con un budget rimanente di circa 10 milioni per provare a prendere un centrocampista, margine economico per investire soldi anche sul difensore centrale, senza delle cessioni, non ce n’è. Ecco perché la cessione in prestito secco di Matteo Gabbia alla Sampdoria è congelata. Il difensore partirà (se partirà) qualora dovesse arrivare uno di quei due profili.


Maldini e Massara non mollano nemmeno la pista per quanto riguarda il centrocampista. Per Sarr del Tottenham il problema di base è, anche in questo caso, la formula. Gli Spurs lo danno via in prestito secco mentre il Milan, al contrario di Tanganga, vorrebbe un’opzione d’acquisto per poter controllare il futuro del giocatore. Di una cosa si può esser certi in casa rossonera: non si prendono giocatori di altri top club in prestito per valorizzarli e ridarli più formati e pronti. Si andrà su un profilo anagraficamente giovane, che però non sarà né Onana del Bordeaux né lo svincolato Florian Grillitsch. Si torna a caccia di un mister X che arriverà, molto probabilmente, da fuori Italia mentre non risultano attive piste che riguardino giocatori italiani del nostro campionato come, ad esempio, Davide Frattesi del Sassuolo che era stato proposto come alternativa a Renato Sanches, ma che non ha scaldato più di tanto i dirigenti milanisti anche a fronte di richieste molto alte da parte del Sassuolo per il centrocampista prodotto del settore giovanile della Roma.
La formula prestito + obbligo non viene fatta non per motivi di budget. Anzi, é proprio la formula che permette di spostare la spesa all’anno successivo per non gravare sul budget di quest anno.
Il fatto é che per il Milan la riserva dei centrali non é cosí strategica, la vuole, ma alle sue condizioni,m he richiedono di provare un anno il giocatore prima di decidere se acquistarlo o meno. Se ce li fanno provare, bene, altrimenti terremo Gabbia con anche molti meno problemi con le liste.

A centrocampo per me siamo tra “l’alto mare” e il nulla.
 

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Tuttosport Il nome più caldeggiato per la difesa del Milan è quello di Abdou Diallo del Paris Saint Germain, che viene considerato molto duttile perché può fare sia il difensore centrale sia il terzino sinistro. Il problema, al momento, è quello della formula che è quella del prestito con obbligo di riscatto che è quella proposta dal Psg ed è la medesima che viene chiesta dal Tottenham per Japhet Tanganga (sul quale c’è stato anche l’interessamento dell’Inter). Una soluzione che il Milan, in questo momento, non accetta e aspetta che cambino le condizioni anche perché fatta la spesa grossa per De Ketelaere e con un budget rimanente di circa 10 milioni per provare a prendere un centrocampista, margine economico per investire soldi anche sul difensore centrale, senza delle cessioni, non ce n’è. Ecco perché la cessione in prestito secco di Matteo Gabbia alla Sampdoria è congelata. Il difensore partirà (se partirà) qualora dovesse arrivare uno di quei due profili.


Maldini e Massara non mollano nemmeno la pista per quanto riguarda il centrocampista. Per Sarr del Tottenham il problema di base è, anche in questo caso, la formula. Gli Spurs lo danno via in prestito secco mentre il Milan, al contrario di Tanganga, vorrebbe un’opzione d’acquisto per poter controllare il futuro del giocatore. Di una cosa si può esser certi in casa rossonera: non si prendono giocatori di altri top club in prestito per valorizzarli e ridarli più formati e pronti. Si andrà su un profilo anagraficamente giovane, che però non sarà né Onana del Bordeaux né lo svincolato Florian Grillitsch. Si torna a caccia di un mister X che arriverà, molto probabilmente, da fuori Italia mentre non risultano attive piste che riguardino giocatori italiani del nostro campionato come, ad esempio, Davide Frattesi del Sassuolo che era stato proposto come alternativa a Renato Sanches, ma che non ha scaldato più di tanto i dirigenti milanisti anche a fronte di richieste molto alte da parte del Sassuolo per il centrocampista prodotto del settore giovanile della Roma.

CorSport: Diallo è diventato il primo nome nella lista del Milan pensando alla difesa. A patto, però, di smussare gli angoli della trattativa col Psg che nel frattempo ha soffiato Renato Sanches al Milan. Diallo gioca con disinvoltura in due ruoli: soprattutto nell’ultima stagione si è suddiviso senza problemi tra il centro e la fascia sinistra. Un po’ quello che è accaduto a un Kalulu arrivato al Milan come terzino destro e poi resosi affidabilissimo in mezzo. Oppure a Calabria e Florenzi, all’occorrenza adattati anche a sinistra. Un settore, quello mancino, dove la certezza è Theo Hernandez con Ballo-Tourè in seconda battuta. Il senegalese, in ogni caso, non dovrebbe muoversi da Milano. Ma i campioni d’Italia cercano di avere quattro potenziali titolari in mezzo, fermo restando l’addio a un Romagnoli che è ancora da sostituire. In più, una volta fatto il centrale difensivo Maldini e Massara lasceranno andare Gabbia alla Sampdoria. Mentre coi parigini si continuerà a parlare di Diallo laddove lo scoglio è l’ingaggio impegnativo del giocatore, già convinto della destinazione rossonera. Si tenterà la strada del prestito, nel corso delle ultime settimane di mercato. Con la pazienza che ha contraddistinto i due dirigenti rossoneri, come raccontato anche dagli agenti di De Ketelaere a proposito dell’estenuante trattativa per il belga. . Oltre al difensore peraltro resta in corsa pure Tanganga del Tottenham anche in mediana c’è da fare. Il Milan è alle prese con il dopo-Kessie. La possibile uscita di Bakayoko priverebbe Pioli di un certo peso specifico in mezzo al campo. Il cerchio sembra essersi stretto attorno al giovane Sarr del Tottenham, un altro in grado di proporsi anche sulla trequarti come lo stesso Kessie (l’anno scorso) e ora Adli. Il Milan, i suoi nuovi, li vuole pronti all’uso: 55 presenze in due anni di Ligue 1 con il Metz sono un buon argomento, l’interesse delle big d’Europa per Sarr (prima che il Tottenham sbaragliasse la concorrenza e girasse il centrocampista in prestito) fa il resto. Il dialogo con Fabio Paratici, uomo-mercato degli inglesi, rimane apertissimo. Quindi il canale diretto con Londra può portare sostanziali novità
 
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Maldini e Massara non mollano nemmeno la pista per quanto riguarda il centrocampista. Per Sarr del Tottenham il problema di base è, anche in questo caso, la formula. Gli Spurs lo danno via in prestito secco mentre il Milan, al contrario di Tanganga, vorrebbe un’opzione d’acquisto per poter controllare il futuro del giocatore. Di una cosa si può esser certi in casa rossonera: non si prendono giocatori di altri top club in prestito per valorizzarli e ridarli più formati e pronti. Si andrà su un profilo anagraficamente giovane, che però non sarà né Onana del Bordeaux né lo svincolato Florian Grillitsch. Si torna a caccia di un mister X che arriverà, molto probabilmente, da fuori Italia mentre non risultano attive piste che riguardino giocatori italiani del nostro campionato come, ad esempio, Davide Frattesi del Sassuolo che era stato proposto come alternativa a Renato Sanches, ma che non ha scaldato più di tanto i dirigenti milanisti anche a fronte di richieste molto alte da parte del Sassuolo per il centrocampista prodotto del settore giovanile della Roma.

CorSport: Diallo è diventato il primo nome nella lista del Milan pensando alla difesa. A patto, però, di smussare gli angoli della trattativa col Psg che nel frattempo ha soffiato Renato Sanches al Milan. Diallo gioca con disinvoltura in due ruoli: soprattutto nell’ultima stagione si è suddiviso senza problemi tra il centro e la fascia sinistra. Un po’ quello che è accaduto a un Kalulu arrivato al Milan come terzino destro e poi resosi affidabilissimo in mezzo. Oppure a Calabria e Florenzi, all’occorrenza adattati anche a sinistra. Un settore, quello mancino, dove la certezza è Theo Hernandez con Ballo-Tourè in seconda battuta. Il senegalese, in ogni caso, non dovrebbe muoversi da Milano. Ma i campioni d’Italia cercano di avere quattro potenziali titolari in mezzo, fermo restando l’addio a un Romagnoli che è ancora da sostituire. In più, una volta fatto il centrale difensivo Maldini e Massara lasceranno andare Gabbia alla Sampdoria. Mentre coi parigini si continuerà a parlare di Diallo laddove lo scoglio è l’ingaggio impegnativo del giocatore, già convinto della destinazione rossonera. Si tenterà la strada del prestito, nel corso delle ultime settimane di mercato. Con la pazienza che ha contraddistinto i due dirigenti rossoneri, come raccontato anche dagli agenti di De Ketelaere a proposito dell’estenuante trattativa per il belga. . Oltre al difensore peraltro resta in corsa pure Tanganga del Tottenham anche in mediana c’è da fare. Il Milan è alle prese con il dopo-Kessie. La possibile uscita di Bakayoko priverebbe Pioli di un certo peso specifico in mezzo al campo. Il cerchio sembra essersi stretto attorno al giovane Sarr del Tottenham, un altro in grado di proporsi anche sulla trequarti come lo stesso Kessie (l’anno scorso) e ora Adli. Il Milan, i suoi nuovi, li vuole pronti all’uso: 55 presenze in due anni di Ligue 1 con il Metz sono un buon argomento, l’interesse delle big d’Europa per Sarr (prima che il Tottenham sbaragliasse la concorrenza e girasse il centrocampista in prestito) fa il resto. Il dialogo con Fabio Paratici, uomo-mercato degli inglesi, rimane apertissimo. Quindi il canale diretto con Londra può portare sostanziali novità
Per il centrocampo arriverà un giocatore scelto da Moncada, preso dalla Ligue 2, ed il cui nome non è mai uscito sui giornali. Il nome si saprà a cose fatte.
 

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Maldini e Massara non mollano nemmeno la pista per quanto riguarda il centrocampista. Per Sarr del Tottenham il problema di base è, anche in questo caso, la formula. Gli Spurs lo danno via in prestito secco mentre il Milan, al contrario di Tanganga, vorrebbe un’opzione d’acquisto per poter controllare il futuro del giocatore. Di una cosa si può esser certi in casa rossonera: non si prendono giocatori di altri top club in prestito per valorizzarli e ridarli più formati e pronti. Si andrà su un profilo anagraficamente giovane, che però non sarà né Onana del Bordeaux né lo svincolato Florian Grillitsch. Si torna a caccia di un mister X che arriverà, molto probabilmente, da fuori Italia mentre non risultano attive piste che riguardino giocatori italiani del nostro campionato come, ad esempio, Davide Frattesi del Sassuolo che era stato proposto come alternativa a Renato Sanches, ma che non ha scaldato più di tanto i dirigenti milanisti anche a fronte di richieste molto alte da parte del Sassuolo per il centrocampista prodotto del settore giovanile della Roma.

CorSport: Diallo è diventato il primo nome nella lista del Milan pensando alla difesa. A patto, però, di smussare gli angoli della trattativa col Psg che nel frattempo ha soffiato Renato Sanches al Milan. Diallo gioca con disinvoltura in due ruoli: soprattutto nell’ultima stagione si è suddiviso senza problemi tra il centro e la fascia sinistra. Un po’ quello che è accaduto a un Kalulu arrivato al Milan come terzino destro e poi resosi affidabilissimo in mezzo. Oppure a Calabria e Florenzi, all’occorrenza adattati anche a sinistra. Un settore, quello mancino, dove la certezza è Theo Hernandez con Ballo-Tourè in seconda battuta. Il senegalese, in ogni caso, non dovrebbe muoversi da Milano. Ma i campioni d’Italia cercano di avere quattro potenziali titolari in mezzo, fermo restando l’addio a un Romagnoli che è ancora da sostituire. In più, una volta fatto il centrale difensivo Maldini e Massara lasceranno andare Gabbia alla Sampdoria. Mentre coi parigini si continuerà a parlare di Diallo laddove lo scoglio è l’ingaggio impegnativo del giocatore, già convinto della destinazione rossonera. Si tenterà la strada del prestito, nel corso delle ultime settimane di mercato. Con la pazienza che ha contraddistinto i due dirigenti rossoneri, come raccontato anche dagli agenti di De Ketelaere a proposito dell’estenuante trattativa per il belga. . Oltre al difensore peraltro resta in corsa pure Tanganga del Tottenham anche in mediana c’è da fare. Il Milan è alle prese con il dopo-Kessie. La possibile uscita di Bakayoko priverebbe Pioli di un certo peso specifico in mezzo al campo. Il cerchio sembra essersi stretto attorno al giovane Sarr del Tottenham, un altro in grado di proporsi anche sulla trequarti come lo stesso Kessie (l’anno scorso) e ora Adli. Il Milan, i suoi nuovi, li vuole pronti all’uso: 55 presenze in due anni di Ligue 1 con il Metz sono un buon argomento, l’interesse delle big d’Europa per Sarr (prima che il Tottenham sbaragliasse la concorrenza e girasse il centrocampista in prestito) fa il resto. Il dialogo con Fabio Paratici, uomo-mercato degli inglesi, rimane apertissimo. Quindi il canale diretto con Londra può portare sostanziali novità

Ditemi voi se il Milan (a maggior ragione dopo un "cambio di proprietà" ) può permettersi di fare mercato con 50 mln scarsi. Mah.
 

jumpy65

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La formula prestito + obbligo non viene fatta non per motivi di budget. Anzi, é proprio la formula che permette di spostare la spesa all’anno successivo per non gravare sul budget di quest anno.
Il fatto é che per il Milan la riserva dei centrali non é cosí strategica, la vuole, ma alle sue condizioni,m he richiedono di provare un anno il giocatore prima di decidere se acquistarlo o meno. Se ce li fanno provare, bene, altrimenti terremo Gabbia con anche molti meno problemi con le liste.

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CorSport: Diallo è diventato il primo nome nella lista del Milan pensando alla difesa. A patto, però, di smussare gli angoli della trattativa col Psg che nel frattempo ha soffiato Renato Sanches al Milan. Diallo gioca con disinvoltura in due ruoli: soprattutto nell’ultima stagione si è suddiviso senza problemi tra il centro e la fascia sinistra. Un po’ quello che è accaduto a un Kalulu arrivato al Milan come terzino destro e poi resosi affidabilissimo in mezzo. Oppure a Calabria e Florenzi, all’occorrenza adattati anche a sinistra. Un settore, quello mancino, dove la certezza è Theo Hernandez con Ballo-Tourè in seconda battuta. Il senegalese, in ogni caso, non dovrebbe muoversi da Milano. Ma i campioni d’Italia cercano di avere quattro potenziali titolari in mezzo, fermo restando l’addio a un Romagnoli che è ancora da sostituire. In più, una volta fatto il centrale difensivo Maldini e Massara lasceranno andare Gabbia alla Sampdoria. Mentre coi parigini si continuerà a parlare di Diallo laddove lo scoglio è l’ingaggio impegnativo del giocatore, già convinto della destinazione rossonera. Si tenterà la strada del prestito, nel corso delle ultime settimane di mercato. Con la pazienza che ha contraddistinto i due dirigenti rossoneri, come raccontato anche dagli agenti di De Ketelaere a proposito dell’estenuante trattativa per il belga. . Oltre al difensore peraltro resta in corsa pure Tanganga del Tottenham anche in mediana c’è da fare. Il Milan è alle prese con il dopo-Kessie. La possibile uscita di Bakayoko priverebbe Pioli di un certo peso specifico in mezzo al campo. Il cerchio sembra essersi stretto attorno al giovane Sarr del Tottenham, un altro in grado di proporsi anche sulla trequarti come lo stesso Kessie (l’anno scorso) e ora Adli. Il Milan, i suoi nuovi, li vuole pronti all’uso: 55 presenze in due anni di Ligue 1 con il Metz sono un buon argomento, l’interesse delle big d’Europa per Sarr (prima che il Tottenham sbaragliasse la concorrenza e girasse il centrocampista in prestito) fa il resto. Il dialogo con Fabio Paratici, uomo-mercato degli inglesi, rimane apertissimo. Quindi il canale diretto con Londra può portare sostanziali novità

i vari giornalai non capiscono che gabbia non puo muoversi per questioni di liste...
 

7AlePato7

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Tuttosport Il nome più caldeggiato per la difesa del Milan è quello di Abdou Diallo del Paris Saint Germain, che viene considerato molto duttile perché può fare sia il difensore centrale sia il terzino sinistro. Il problema, al momento, è quello della formula che è quella del prestito con obbligo di riscatto che è quella proposta dal Psg ed è la medesima che viene chiesta dal Tottenham per Japhet Tanganga (sul quale c’è stato anche l’interessamento dell’Inter). Una soluzione che il Milan, in questo momento, non accetta e aspetta che cambino le condizioni anche perché fatta la spesa grossa per De Ketelaere e con un budget rimanente di circa 10 milioni per provare a prendere un centrocampista, margine economico per investire soldi anche sul difensore centrale, senza delle cessioni, non ce n’è. Ecco perché la cessione in prestito secco di Matteo Gabbia alla Sampdoria è congelata. Il difensore partirà (se partirà) qualora dovesse arrivare uno di quei due profili.


Maldini e Massara non mollano nemmeno la pista per quanto riguarda il centrocampista. Per Sarr del Tottenham il problema di base è, anche in questo caso, la formula. Gli Spurs lo danno via in prestito secco mentre il Milan, al contrario di Tanganga, vorrebbe un’opzione d’acquisto per poter controllare il futuro del giocatore. Di una cosa si può esser certi in casa rossonera: non si prendono giocatori di altri top club in prestito per valorizzarli e ridarli più formati e pronti. Si andrà su un profilo anagraficamente giovane, che però non sarà né Onana del Bordeaux né lo svincolato Florian Grillitsch. Si torna a caccia di un mister X che arriverà, molto probabilmente, da fuori Italia mentre non risultano attive piste che riguardino giocatori italiani del nostro campionato come, ad esempio, Davide Frattesi del Sassuolo che era stato proposto come alternativa a Renato Sanches, ma che non ha scaldato più di tanto i dirigenti milanisti anche a fronte di richieste molto alte da parte del Sassuolo per il centrocampista prodotto del settore giovanile della Roma.

CorSport: Diallo è diventato il primo nome nella lista del Milan pensando alla difesa. A patto, però, di smussare gli angoli della trattativa col Psg che nel frattempo ha soffiato Renato Sanches al Milan. Diallo gioca con disinvoltura in due ruoli: soprattutto nell’ultima stagione si è suddiviso senza problemi tra il centro e la fascia sinistra. Un po’ quello che è accaduto a un Kalulu arrivato al Milan come terzino destro e poi resosi affidabilissimo in mezzo. Oppure a Calabria e Florenzi, all’occorrenza adattati anche a sinistra. Un settore, quello mancino, dove la certezza è Theo Hernandez con Ballo-Tourè in seconda battuta. Il senegalese, in ogni caso, non dovrebbe muoversi da Milano. Ma i campioni d’Italia cercano di avere quattro potenziali titolari in mezzo, fermo restando l’addio a un Romagnoli che è ancora da sostituire. In più, una volta fatto il centrale difensivo Maldini e Massara lasceranno andare Gabbia alla Sampdoria. Mentre coi parigini si continuerà a parlare di Diallo laddove lo scoglio è l’ingaggio impegnativo del giocatore, già convinto della destinazione rossonera. Si tenterà la strada del prestito, nel corso delle ultime settimane di mercato. Con la pazienza che ha contraddistinto i due dirigenti rossoneri, come raccontato anche dagli agenti di De Ketelaere a proposito dell’estenuante trattativa per il belga. . Oltre al difensore peraltro resta in corsa pure Tanganga del Tottenham anche in mediana c’è da fare. Il Milan è alle prese con il dopo-Kessie. La possibile uscita di Bakayoko priverebbe Pioli di un certo peso specifico in mezzo al campo. Il cerchio sembra essersi stretto attorno al giovane Sarr del Tottenham, un altro in grado di proporsi anche sulla trequarti come lo stesso Kessie (l’anno scorso) e ora Adli. Il Milan, i suoi nuovi, li vuole pronti all’uso: 55 presenze in due anni di Ligue 1 con il Metz sono un buon argomento, l’interesse delle big d’Europa per Sarr (prima che il Tottenham sbaragliasse la concorrenza e girasse il centrocampista in prestito) fa il resto. Il dialogo con Fabio Paratici, uomo-mercato degli inglesi, rimane apertissimo. Quindi il canale diretto con Londra può portare sostanziali novità
La verità è che dovevano arrivare altri due del livello di CDK nei ruoli che servivano. 50 milioni non sono niente per tre giocatori. Almeno stanzia la stessa cifra che hai investito su Romagnoli e kessie, altrimenti sei solo un bandito che vuole tagliare sul bilancio. Hanno tagliato altri 20 o 30 milioni a bilancio sti pezzenti.
 
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