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Che spettacolo ragazzi.sono d'accordo e non c'e' veramente nulla di male a guardare indietro a quegli anni con la giusta dose di nostalgia. Non erano solo gli 11 campioni in campo. Era un'organizzazione perfetta, fino ai giardinieri, cuochi, lavapiatti e chi rifaceva le stanze a Milanello la mattina. Era tutto piu' romantico. Ricordo ancora quando andai a Via Turati con un amico e suonai il campanello e ci hanno fatto salire. Aspettiamo li sul pianerottolo (la sede del Milan era piccolissima per chi ci e' stato, un appartamento praticamente). Ci dicono "il dottor Galliani oggi non c'e' potete venire". Ci fanno entrare in sala trofei e siamo rimasti da soli 10 minuti a farci le foto. Non dimentichero' mai l'emozione
Un Milan che sapeva davvero di casa, nella sua grandezza sapeva essere comunque vicino ai tifosi anche per episodi come questo che hai raccontato.
Eravamo un club unico, che vinceva sul campo meritando, che rispettava gli avversari e rispettava i suoi tifosi soprattutto. Con giocatori che erano campioni dentro e fuori dal campo, uomini ancora prima che giocatori. Quanto mi manca quel Milan lí.