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Ancora Libia per il ministro degli esteri Di Maio che stavolta presenta il suo pupillo Di Stefano,sottosegretario.
L'obiettivo è ancora limitare il flusso dei migranti e per farlo sono disposti a riattivare l'accordo che fece Berlusconi con Gheddafi nel 2008,cioè infrastrutture tra cui un'autostrada strategica e la ristrutturazione dell'aeroporto di Tripoli (un'azienda italiana ha vinto l'appalto per due terminal).
Al tempo di Gheddafi ben 100 aziende italiane erano attive nel paese nordafricano,oltre allo strapotere dell'ENI,ma la guerra prima e la primavera araba poi hanno bloccato tutto.
L'Italia è tornata il primo interlocutore europeo,dopo l'arretramento di Haftar sostenuto da Macron.
Stavolta però rispetto agli anni di Berlusconi ci sono anche Turchia e Russia molto attive,anche grazie al loro intervento c'è attualmente un compromesso politico al governo tra il presidente del parlamento e il presidente del consiglio libici.
Corriere della Sera
L'obiettivo è ancora limitare il flusso dei migranti e per farlo sono disposti a riattivare l'accordo che fece Berlusconi con Gheddafi nel 2008,cioè infrastrutture tra cui un'autostrada strategica e la ristrutturazione dell'aeroporto di Tripoli (un'azienda italiana ha vinto l'appalto per due terminal).
Al tempo di Gheddafi ben 100 aziende italiane erano attive nel paese nordafricano,oltre allo strapotere dell'ENI,ma la guerra prima e la primavera araba poi hanno bloccato tutto.
L'Italia è tornata il primo interlocutore europeo,dopo l'arretramento di Haftar sostenuto da Macron.
Stavolta però rispetto agli anni di Berlusconi ci sono anche Turchia e Russia molto attive,anche grazie al loro intervento c'è attualmente un compromesso politico al governo tra il presidente del parlamento e il presidente del consiglio libici.
Corriere della Sera