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Angelo Di Livio sul Milan e su Leao:"In Milan-Brugge, Leao dava la sensazione che potesse fare qualcosa. Non pensavo che Fonseca lo togliesse, invece quelli che sono entrati hanno strappato la partita. Ha vinto per quei due cambi. Che gli vuoi dire, adesso ha ragione lui. Il Brugge gioca a calcio, non è una grande squadra, ma gioca a calcio. Secondo me, ora tante idee stanno entrando nella testa dei dirigenti del Milan. Se vuoi recuperare un giocatore, non devi guardare in faccia a nessuno e dare regole precise. L’allenatore deve mandare in campo chi sta meglio. La partita contro l’Udinese, restando in dieci, evidenzia che la squadra è con l’allenatore. Cosa costava a Leao abbracciare il gruppo, anziché fare l’indifferente e andare via con il musone? Vuoi fare polemica? E così la stai facendo. Mi sembra un discorso simile a quello fatto con Osimhen. Sarebbe andato via a 120-150 milioni, poi il Napoli si è accontentato di un prestito. In una squadra sono tutti utili e nessuno indispensabile. Se determinati atteggiamenti si ripetono, cominciano a dare fastidio. Qualcuno ha provato ad abbracciare Leao, ma non gli interessava".
