Degrado Milano: sparatoria e poliziotto accoltellato.

gabri65

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Non fate del male a chi mi deve pagare la pensione, please.

PD.

E poi mi attaccano sul cattivone A Putine, noi siamo quelli liberi e senza dittatura.
 

28Maggio2003

....................
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Ripeto: basterebbe dare mano libera e qualche lanciafiamme a un po' di gente giusta, in un mesetto torna l'ordine.
 

Rudi84

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La Milano del pluriconfermato Beppe Sala sempre più nel degrado. Ieri, un marocchino che si divertiva a lanciare sassi contro passanti e treni, a Lambrate, ha accoltellato un Poliziotto che era intervenuto dopo la chiamata di una signora colpita da uno dei sassi scagliati dal delinquente.

Nella notte, un altro straniero è andato in escandescenza danneggiando gli arredi della stazione centrale. I poliziotti intervenuti sono stati costretti a sparare ed hanno ferito il malvivente alla spalla. E' ricoverato in codice rosso.
Ma non aveva avuto la geniale idea di chiudere i locali a mezzanotte quell'idiota? Vuol dire che non funziona neanche questo?
 
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E poi mi attaccano sul cattivone A Putine, noi siamo quelli liberi e senza dittatura.
Hai ovviamente tortissimo quando ti sbrodoli per Putin perché la democrazia, e quindi la libertà individuale, insieme all’integrità fisica, è una pre-condizione per qualunque altra cosa.
Tuttavia, la democrazia non deve essere portata all’estremo perché se no si giunge al paradosso che, in nome della democrazia, si accettano comportamenti che possono demolire la democrazia stessa e con essa i valori sui quali si fonda.
I due casi di cronaca oggetto del thread sono emblematici.
Nel caso di Lambrate, il tizio ne aveva combinata di ogni e stava ancora in giro.
Nel caso della Stazione centrale, il tizio è stato fermato dalle forze dell’ordine su segnalazione di una pattuglia dell’esercito, portato in questura e rilasciato solo poche ore prima dei fatti.
È inaccettabile portare il sacrosanto diritto alla libertà individuale fino all’estremo, fino al punto da mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini e degli appartenenti alle forze dell’ordine.

Cercando poi di fare un’analisi un po’ più generale, mi sembra che questi episodi siano la diretta conseguenza di un sistema-Paese che fa acqua da tutte le parti. Dalle difficoltà a mettere persone pericolose in condizioni di nuocere, al meccanismo dei rimpatri che non funziona, passando per quei poveri agenti che vengono mandati allo sbaraglio senza una formazione adeguata(lo deduco dal fatto che in entrambi i casi sia stato usato il taser ma senza esito). “Ci vuole l’esercito, ci vuole il taser” e va bene. Ma se poi non metti nelle condizioni di operare a regola d’arte a che serve? Solo a mettere in pericolo gli agenti.

Ultimo, ma primo per importanza, un grosso in bocca al lupo all’agente ferito.
E visto che te lo starai chiedendo: sì, per me hanno fatto bene a sparare.
 

gabri65

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Hai ovviamente tortissimo quando ti sbrodoli per Putin perché la democrazia, e quindi la libertà individuale, insieme all’integrità fisica, è una pre-condizione per qualunque altra cosa.
Tuttavia, la democrazia non deve essere portata all’estremo perché se no si giunge al paradosso che, in nome della democrazia, si accettano comportamenti che possono demolire la democrazia stessa e con essa i valori sui quali si fonda.
I due casi di cronaca oggetto del thread sono emblematici.
Nel caso di Lambrate, il tizio ne aveva combinata di ogni e stava ancora in giro.
Nel caso della Stazione centrale, il tizio è stato fermato dalle forze dell’ordine su segnalazione di una pattuglia dell’esercito, portato in questura e rilasciato solo poche ore prima dei fatti.
È inaccettabile portare il sacrosanto diritto alla libertà individuale fino all’estremo, fino al punto da mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini e degli appartenenti alle forze dell’ordine.

Cercando poi di fare un’analisi un po’ più generale, mi sembra che questi episodi siano la diretta conseguenza di un sistema-Paese che fa acqua da tutte le parti. Dalle difficoltà a mettere persone pericolose in condizioni di nuocere, al meccanismo dei rimpatri che non funziona, passando per quei poveri agenti che vengono mandati allo sbaraglio senza una formazione adeguata(lo deduco dal fatto che in entrambi i casi sia stato usato il taser ma senza esito). “Ci vuole l’esercito, ci vuole il taser” e va bene. Ma se poi non metti nelle condizioni di operare a regola d’arte a che serve? Solo a mettere in pericolo gli agenti.

Ultimo, ma primo per importanza, un grosso in bocca al lupo all’agente ferito.
E visto che te lo starai chiedendo: sì, per me hanno fatto bene a sparare.

tina-cipollari-non-ho-parole.gif
 

Milanismo

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Altra possibile soluzione: Tropa de Elite - Gli squadroni della morte
Ah beh quelli del Bope saprebbero molto bene come risolvere la faccenda. Penso che quello della stazione di Lambrate sarebbe già in obitorio, e probabilmente anche quello successivo.
 

Milanoide

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Io posso essere radicale e credere che il condannato abbia diritto alla possibilità di redimersi ed essere rieducato, riabilitato, reinserito nella società.

Però dopo tot volte non c'è speranza e bisogna prenderne atto.

Il paese di origine non collabora per il rimpatrio.

C-130
Volo tattico notturno.
Vannacci direttore di lancio.
Alla porta.
Via.

Ti sei bruciato tutte le possibilità.

Non difendo Sala, ma se si vogliono far partire i rastrellamenti non lo deve fare lui.

Saluti da Lampedusa

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