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Lele Adani senza freni in un'intervista al Fatto Quotidiano:
"Divido la gente? Non vivo per il consenso, non sono un politico. Uomo di spettacolo? Il calcio è spettacolo, il mio status è trasportato dal pallone.
Per chi voto? Nasco in famiglia operaia ma la politica non fa parte della mia vita. Certo andavo sempre alle Feste dell'Unità: non solo a quella di Reggio Emilia, pure nei paesini limitrofi: trovavi gente con passione, con valori, molti volontari; era un modo per uscire di casa e mangiare al ristorante.
Rimorchiavo più da calciatore o opinionista? Non rispondo. Non ho mai avuto problemi. Ora sto bene, ho una vita stabile e felice.
Sesso? E' personale. E' questione di serenità mentale, anche prima delle partite. Dico sì, se serve.
Silvio Baldini il mio mentore, come un fratello. Una volta mi squalificarono, così venne nello spogliatoio: “Venerdì, prima dell’alba, ti porto in un posto: vieni sotto casa”. Destinazione Monte Baldo, lo conosceva bene perché ci andava a caccia o a funghi; fu una passeggiata spirituale e, raggiunta una radura, proprio all’alba, si spogliò nonostante il freddo. A quel punto mi lasciò per un quarto d’ora, per una sorta di preghiera.
La cosa più strana che ho fatto? Con la Fiorentina, nel 2001, ho vinto la Coppa Italia; a un certo punto, durante la notte, la Coppa non si trovava. Tutti a cercarla. Era a casa mia, partecipe di una notte di fuoco con una donna, oggetto del desiderio. Il giorno dopo la riportai nello spogliatoio.
Scudetto? Lo vince l'Inter."
"Divido la gente? Non vivo per il consenso, non sono un politico. Uomo di spettacolo? Il calcio è spettacolo, il mio status è trasportato dal pallone.
Per chi voto? Nasco in famiglia operaia ma la politica non fa parte della mia vita. Certo andavo sempre alle Feste dell'Unità: non solo a quella di Reggio Emilia, pure nei paesini limitrofi: trovavi gente con passione, con valori, molti volontari; era un modo per uscire di casa e mangiare al ristorante.
Rimorchiavo più da calciatore o opinionista? Non rispondo. Non ho mai avuto problemi. Ora sto bene, ho una vita stabile e felice.
Sesso? E' personale. E' questione di serenità mentale, anche prima delle partite. Dico sì, se serve.
Silvio Baldini il mio mentore, come un fratello. Una volta mi squalificarono, così venne nello spogliatoio: “Venerdì, prima dell’alba, ti porto in un posto: vieni sotto casa”. Destinazione Monte Baldo, lo conosceva bene perché ci andava a caccia o a funghi; fu una passeggiata spirituale e, raggiunta una radura, proprio all’alba, si spogliò nonostante il freddo. A quel punto mi lasciò per un quarto d’ora, per una sorta di preghiera.
La cosa più strana che ho fatto? Con la Fiorentina, nel 2001, ho vinto la Coppa Italia; a un certo punto, durante la notte, la Coppa non si trovava. Tutti a cercarla. Era a casa mia, partecipe di una notte di fuoco con una donna, oggetto del desiderio. Il giorno dopo la riportai nello spogliatoio.
Scudetto? Lo vince l'Inter."