gabri65;2324224 ha scritto:
Hai centrato il punto.
Agli attori (bravi) piace Shakespeare, piace recitare e ci mettono qualcosa che va aldilà dell'esecuzione meccanica.
Per questo non tutti sono attori. E se un perfetto sconosciuto si mette a recitare Shakespeare non solo fa brutta figura, ma arriverà a fartelo odiare.
Esattamente quello che stanno facendo. Quello che questa gente latra in maniera insopportabile sono pure ideologie di comodo che piano piano sono riusciti a far diventare il nostro pane quotidiano. Se esistesse una reale minaccia di democrazia e la gente vivesse in una atmosfera di terrore, scollegata dal contesto generalizzato, allora una battaglia passionale e necessaria sarebbe salutata, non sarebbe vista con sospetto.
Uno spettatore con un po' di sale in zucca è capace di distinguere tra la rappresentazione fatta dagli attori dal testo su cui si basa la rappresentazione. Negli ultimi anni nel mondo del teatro va di moda la riproposizione in chiave moderna di alcuni "testi sacri" del teatro. A fronte di alcune riproposizioni a mio parere geniali, ne ho viste tantissime che non mi hanno per nulla colpito. Non per questo ho cambiato opinione sul valore dell'opera che ha ispirato la rivisitazione.
Lo stesso vale in politica. Sta all'elettore/cittadino distinguere tra l'idea e il comportamento della componente politica che di quell'idea si fa promotrice. Il fatto che io sia convinto dell'importanza del tema dei diritti politici e sociali non mi ha portato a farmi la tessera del pd o a votarlo. Questo perché son sempre stato consapevole che si trattasse in primo luogo di temi che sarebbero dovuti essere patrimonio comune(in altri Paesi leggi che qui vengono considerate da comunisti sono state fatte da partiti di centrodestra), in secondo luogo perché sono sempre stato convinto che quella del presunto csx fosse solo una posizione strumentale per raccattare voti.
Che poi è quello che ho sempre cercato di spiegarti tutte le volte in cui mi hai insultato dandomi del piddino.
gabri65;2324224 ha scritto:
Sembra che i "diversi" siano minacciati dalla mattina alla sera, e non possono neanche uscire di casa. Quando invece sono ormai i padroni dei media, ogni programma e ogni serie televisiva ci mette sempre il carico sopra. E chi lo osserva viene prontamente denigrato e bollato con i peggiori epiteti. Non si può nemmeno portarsi le mani agli occhi e farseli a mandorla, che parte subito il linciaggio. Ma che roba è.
Quale minaccia. Io questa minaccia dove viene vista, non lo so. O meglio, esiste, ed esiste nei confronti del popolo tutto, e non ha certo connotazioni razziste od omofobe.
Ha connotati di soppressione del pensiero e della normalità, quella vera delle tradizioni, visto che l'unica cosa che riescono a fare questi viscidi è alla fine censurare i poeti del passato, i biscotti di colore nero e i films di Alvaro Vitali.
Il mondo dello spettacolo non è lo specchio del mondo reale. In tv viene preso un omosessuale perché omosessuale e fa "figo", nel mondo reale nessuno viene assunto in quanto omosessuale(e, aggiungerei, per fortuna! Sarebbe umiliante in primis per la persona). Quel che le persone del mondo reale chiedono è di essere assunti o non essere assunti in base al curriculum, non in base al sesso, orientamento sessuale ecc.
Io non condivido le battaglie futili, tipo quella contro Gerry Scotti e Hunziker, perché si tratta di "battaglie" che sviliscono e sminuiscono la questione. Nel mondo reale una donna in "età da figli" nel privato può incontrare difficoltà. E qui deve essere lo Stato a intervenire per far sì che il datore di lavoro 1) non subisca "danni" dall'eventuale maternità, quindi prevedere un reale supporto alla maternità e alle famiglie; 2)se, nonostante questi interventi il privato continuasse a discriminare donne in "età da figli", prevedere le giuste sanzioni.
Su quanto poi sia diffuso il fenomeno discriminatorio né tu né io possiamo averne contezza. L'unica cosa certa è che a me non è mai successo che qualcuno si mettesse a sindacare sulla persona che mi portavo a letto, tranne gli amici quando, in gioventù, mi dicevano "ma chi è quella cozza che ti sei sportellato?"(aveva le tette grosse).