Crisi energetica e inflazione - Topic generale.

Swaitak

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Claudio De Scalzi AD di ENI in un intervento agli Eni Awards riportato da Rainews:

"L'Italia oggi ha gas e si capisce dal fatto che l'hub italiano ha un costo del gas a 140-150 euro per megawattora e il Ttf è a 180-200 euro; c'è una differenza dovuta al fatto che lo sforzo di aver portato più gas ha abbassato i prezzi e l'offerta adesso supera la domanda, anche gli stoccaggi sono pieni. Certo questi metri cubi in più che stiamo portando stanno anche andando verso mercati che hanno prezzi più attraenti e questo è un problema che dobbiamo risolvere".

-Come risolvere questo problema?
"Andiamo, come ha detto il ministro Cingolani, anche al 100% degli stoccaggi che deve essere preso e comprato, in modo tale che il nostro sforzo non diventi un bellissimo sforzo di solidarietà perché avendo gli stoccaggi pieni e saturi meglio riusciamo a mantenere dei picchi e coprire un periodo più lungo".

-E' fiducioso per l'inverno?
"È difficile essere fiducioso, abbiamo fatto tutto il possibile per essere in una posizione positiva ma siamo in una interconnessione globale. Questo vuol dire che se i prezzi sono altissimi e il gas lo mettiamo in un hub ci sfugge. Quindi ci sono delle variabili del sistema che non sono sotto controllo di nessuno. Il contributo addizionale del gas russo che speriamo ritorni è fondamentale, 20 milioni di metri cubi al giorno che sono tra il 9-10% del supply (fornitura, ndr) che sta arrivando in Italia. È importante che i rigassificatori funzionino, è importante che non ci siano problemi tecnici alle produzioni in Algeria o Egitto o interruzioni dalla Libia. Sono tante le variabili ecco perché un sistema energetico deve essere sempre in ridondanza, non solo nell'offerta ma anche nelle infrastrutture. La ridondanza deve essere in termini di geografie e rigassificatori".

"Adesso un grosso sforzo lo abbiamo fatto con i tubi cercando di mantenere un flusso anche nei momenti non semplici, ma il grosso verrà dal gas liquefatto e se non avremo i rigassificatori il gas che viene dall'Angola, dalla Nigeria e a fine 2023 dal Mozambico e dall'Egitto andrà da altre parti, nei paesi dove ci sono rigassificatori"


-Servono altri rigassificatori in aggiunti a quelli offshore?
"Sì, perché il gas ci accompagnerà ancora per molto tempo e abbiamo bisogno di una ridondanza di installazioni. La Spagna consuma 30 miliardi di metri cubi ma ha rigassificatori per 65-70 miliardi, noi ne consumiamo 75 ma abbiamo rigassificatori per 17 miliardi. È chiaro che con i due mobili da 5 miliardi e un ulteriore terzo si entrerebbe in quella ridondanza di infrastrutture che può far tenere i prezzi più bassi perché l'offerta deve superare la domanda".

-Sui provvedimenti futuri
"a livello europeo dobbiamo diversificare non solo le fonti energetiche ma anche il mix energetico. Le rinnovabili sono sufficienti, abbiamo bisogno di biocarburanti, idrogeno ma anche il nucleare di quarta generazione e di un sistema energetico che non sia in contraddizione con lo sforzo di contrasto al cambiamento climatico".
 

Andris

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De Scalzi filorusso e pessimista, il governo dei migliori ha fatto il massimo e andrà tutto bene
 
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Claudio De Scalzi AD di ENI in un intervento agli Eni Awards riportato da Rainews:

"L'Italia oggi ha gas e si capisce dal fatto che l'hub italiano ha un costo del gas a 140-150 euro per megawattora e il Ttf è a 180-200 euro; c'è una differenza dovuta al fatto che lo sforzo di aver portato più gas ha abbassato i prezzi e l'offerta adesso supera la domanda, anche gli stoccaggi sono pieni. Certo questi metri cubi in più che stiamo portando stanno anche andando verso mercati che hanno prezzi più attraenti e questo è un problema che dobbiamo risolvere".


-Come risolvere questo problema?
"Andiamo, come ha detto il ministro Cingolani, anche al 100% degli stoccaggi che deve essere preso e comprato, in modo tale che il nostro sforzo non diventi un bellissimo sforzo di solidarietà perché avendo gli stoccaggi pieni e saturi meglio riusciamo a mantenere dei picchi e coprire un periodo più lungo".

-E' fiducioso per l'inverno?
"È difficile essere fiducioso, abbiamo fatto tutto il possibile per essere in una posizione positiva ma siamo in una interconnessione globale. Questo vuol dire che se i prezzi sono altissimi e il gas lo mettiamo in un hub ci sfugge. Quindi ci sono delle variabili del sistema che non sono sotto controllo di nessuno. Il contributo addizionale del gas russo che speriamo ritorni è fondamentale, 20 milioni di metri cubi al giorno che sono tra il 9-10% del supply (fornitura, ndr) che sta arrivando in Italia. È importante che i rigassificatori funzionino, è importante che non ci siano problemi tecnici alle produzioni in Algeria o Egitto o interruzioni dalla Libia. Sono tante le variabili ecco perché un sistema energetico deve essere sempre in ridondanza, non solo nell'offerta ma anche nelle infrastrutture. La ridondanza deve essere in termini di geografie e rigassificatori".

"Adesso un grosso sforzo lo abbiamo fatto con i tubi cercando di mantenere un flusso anche nei momenti non semplici, ma il grosso verrà dal gas liquefatto e se non avremo i rigassificatori il gas che viene dall'Angola, dalla Nigeria e a fine 2023 dal Mozambico e dall'Egitto andrà da altre parti, nei paesi dove ci sono rigassificatori"


-Servono altri rigassificatori in aggiunti a quelli offshore?
"Sì, perché il gas ci accompagnerà ancora per molto tempo e abbiamo bisogno di una ridondanza di installazioni. La Spagna consuma 30 miliardi di metri cubi ma ha rigassificatori per 65-70 miliardi, noi ne consumiamo 75 ma abbiamo rigassificatori per 17 miliardi. È chiaro che con i due mobili da 5 miliardi e un ulteriore terzo si entrerebbe in quella ridondanza di infrastrutture che può far tenere i prezzi più bassi perché l'offerta deve superare la domanda".

-Sui provvedimenti futuri
"a livello europeo dobbiamo diversificare non solo le fonti energetiche ma anche il mix energetico. Le rinnovabili sono sufficienti, abbiamo bisogno di biocarburanti, idrogeno ma anche il nucleare di quarta generazione e di un sistema energetico che non sia in contraddizione con lo sforzo di contrasto al cambiamento climatico".
@Swaitak mi ricollego qui, mi sono.accorto solo ora che scrivevamo nel topic sbagliato.

Io non sapevo spiegartela, ma qui spiega tutto bene nell'intervista che hai riportato.

La metà dei problemi è dovuto più a questioni finanziarie che reali, roba da matti.

Comunque l'ultima parte, è indirizzata anche a tutti quelli che stanno rompendo le palle sui rigassificatori....
 

Swaitak

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@pazzomania se ti va leggila, esprime perfettamente i miei timori.
Timori che io proietto fino al 2024 perchè vedo difficoltoso il riempimento degli stoccaggi partendo da un livello probabilmente più basso di quello che avevamo quest'anno con l'aggravante di doverlo fare senza gas da tubo.

Per quanto riguarda Cingolani, a me non convince molto il suo piano ma non credo possa fare di più al momento se non affrettare l'arrivo dei rigassificatori (bisogna vedere se esistono pronta consegna).
Però ha detto chiaramente che avremo 10% in meno di gas per coniugarlo con la transizione energetica, insomma secondo lui dobbiamo installare 9 GW di rinnovabile quest'anno.
 

Swaitak

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@Swaitak mi ricollego qui, mi sono.accorto solo ora che scrivevamo nel topic sbagliato.

Io non sapevo spiegartela, ma qui spiega tutto bene nell'intervista che hai riportato.

La metà dei problemi è dovuto più a questioni finanziarie che reali, roba da matti.

Comunque l'ultima parte, è indirizzata anche a tutti quelli che stanno rompendo le palle sui rigassificatori....
si ma quelle dell'altro topic sono lamentele superate, ormai il danno finanziario è compiuto , vedremo cosa partoriranno i burocrati di Bruxelles.
La questione tecnica è quella che mi tiene sulle spine perchè non ho la percezione di come le cose stiano procedendo, mi sembra tanta aria fritta alla Salvini per farti capire :asd:
 
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@pazzomania se ti va leggila, esprime perfettamente i miei timori.
Timori che io proietto fino al 2024 perchè vedo difficoltoso il riempimento degli stoccaggi partendo da un livello probabilmente più basso di quello che avevamo quest'anno con l'aggravante di doverlo fare senza gas da tubo.

Per quanto riguarda Cingolani, a me non convince molto il suo piano ma non credo possa fare di più al momento se non affrettare l'arrivo dei rigassificatori (bisogna vedere se esistono pronta consegna).
Però ha detto chiaramente che avremo 10% in meno di gas per coniugarlo con la transizione energetica, insomma secondo lui dobbiamo installare 9 GW di rinnovabile quest'anno.
Io sulla disponibilità sono ottimista.

Sul prezzo va secondo me analizzata la questione.
Qui va fatto qualcosa
 

Andris

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solita perla di Republica sulla nuova vita post energetica

"Caldi ed eleganti: l’inverno del caro bollette richiede un cambio di look​

L'esigenza di abbassare il termostato sta portando ad un cambiamento nel costume: addio alla formalità classica, diamo il benvenuto al layering in versione elegante.
Portavoce di questa mutazione stilistica è il presidente francese Emmanuel Macron, che ha già sostituto la camicia con il dolcevita

La parola chiave per questo inverno dunque è layering, ovvero stratificare"



e andiamo con tutona, maglia della salute e pigiamone sotto i calzoni
vedremo gente stratificata in giro come l'omino della Michelin
 
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Devil man

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Prima o poi toccherà a tutti, attendo sulla riva del fiume
Ora non so la cronostoria di questa signora.. ma i piccoli panifici, bar, tabacchi e compagnia bella erano i complici che chiedevano il greencaz... Se no non compravi.

Adesso? Piangete? Non mettete più la bandiera Ucraina fuori dalla porta ?
 
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