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Crisanti a Padova Oggi:
"E’ proprio una questione di logica numerica.
Questi livelli di trasmissione dimostrano che sono i vaccinati che si stanno infettando e stanno trasmettendo il virus.
Ma le pare che a fronte di questo si prendono queste misure sulla quarantena, che sono assolutamente senza senso?
Inutile che ci prendiamo in giro.
I no vax sono di certo un problema ma non sono loro i responsabili di questi livelli di trasmissione.
Lo sono invece sicuramente persone vaccinate, anche con seconda o terza dose, che vengono infettate da Omicron e che poi lo veicolano
Tra il 5 e il 10 gennaio sapremo dai dati come ha viaggiato il virus durante le feste appena trascorse.
Dobbiamo aspettarci attorno ai 120mila casi per un po’ di giorni
Con 48 combinazioni come si fa capire come funzionano i vaccini?
L’Europa non ha ancora capito che bisogna prendere delle iniziative comuni.
Le faccio un esempio.
La decisione sulla quarta dose non la si può fare sulla base delle persone che hanno fatto la seconda o la terza, bensì sulla base del livello di protezione.
Ma questo lo abbiamo solo con Pfizer e Moderna.
Così succederà che, su 48 combinazioni, faremo in ritardo la dose a chi ne avrebbe davvero bisogno prima e la terza o la quarta dose a persone che non ne hanno bisogno.
Questo è profondamente sbagliato
La variante Omicron arriva da un Paese dove non si era vaccinato nessuno.
Se non si vaccinano le persone il virus trova spazio e si modifica.
Se non si fanno delle considerazioni e si cercano delle soluzioni a livello globale diventa difficile pensare di trovare una efficace soluzione.
Servirebbe un vaccino monodose per tutto il pianeta
Di questo dovrebbero occuparsi le case farmaceutiche e su questo dovrebbero spingere i governi di tutto il mondo
In questi ultimi sei mesi gli italiani sono stati illusi si stesse raggiungendo l’immunità di gregge e si è ritardato con la terza dose.
Si doveva cominciare con le inoculazioni al massimo da giugno o luglio
.Abbiamo invece pensato che il problema fosse risolto e abbiamo pensato di essere più bravi perché l’Italia aveva un numero di casi minore e così abbiamo aspettato.
All’apparenza sembrava tutto giusto, ma poi si è capito che avevamo fatto le cose male
Così come stanno le cose, con il livello di competenza che si dimostra, siamo nelle mani del virus e dei vaccini».
"E’ proprio una questione di logica numerica.
Questi livelli di trasmissione dimostrano che sono i vaccinati che si stanno infettando e stanno trasmettendo il virus.
Ma le pare che a fronte di questo si prendono queste misure sulla quarantena, che sono assolutamente senza senso?
Inutile che ci prendiamo in giro.
I no vax sono di certo un problema ma non sono loro i responsabili di questi livelli di trasmissione.
Lo sono invece sicuramente persone vaccinate, anche con seconda o terza dose, che vengono infettate da Omicron e che poi lo veicolano
Tra il 5 e il 10 gennaio sapremo dai dati come ha viaggiato il virus durante le feste appena trascorse.
Dobbiamo aspettarci attorno ai 120mila casi per un po’ di giorni
Con 48 combinazioni come si fa capire come funzionano i vaccini?
L’Europa non ha ancora capito che bisogna prendere delle iniziative comuni.
Le faccio un esempio.
La decisione sulla quarta dose non la si può fare sulla base delle persone che hanno fatto la seconda o la terza, bensì sulla base del livello di protezione.
Ma questo lo abbiamo solo con Pfizer e Moderna.
Così succederà che, su 48 combinazioni, faremo in ritardo la dose a chi ne avrebbe davvero bisogno prima e la terza o la quarta dose a persone che non ne hanno bisogno.
Questo è profondamente sbagliato
La variante Omicron arriva da un Paese dove non si era vaccinato nessuno.
Se non si vaccinano le persone il virus trova spazio e si modifica.
Se non si fanno delle considerazioni e si cercano delle soluzioni a livello globale diventa difficile pensare di trovare una efficace soluzione.
Servirebbe un vaccino monodose per tutto il pianeta
Di questo dovrebbero occuparsi le case farmaceutiche e su questo dovrebbero spingere i governi di tutto il mondo
In questi ultimi sei mesi gli italiani sono stati illusi si stesse raggiungendo l’immunità di gregge e si è ritardato con la terza dose.
Si doveva cominciare con le inoculazioni al massimo da giugno o luglio
.Abbiamo invece pensato che il problema fosse risolto e abbiamo pensato di essere più bravi perché l’Italia aveva un numero di casi minore e così abbiamo aspettato.
All’apparenza sembrava tutto giusto, ma poi si è capito che avevamo fatto le cose male
Così come stanno le cose, con il livello di competenza che si dimostra, siamo nelle mani del virus e dei vaccini».