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Ma figuriamoci, strapieno di chi vuole approfittare di questa situazione per avere vantaggi sul "lavoro", per passare la vita sul divano con gli schiavetti rider (in questo caso i diritti umani e dei lavoratori vanno a farsi f...) che gli portano spesa e tutto il resto. Non parliamo poi di quelli, spesso coincidenti con i primi, che recitano la parte dei benpensanti, dei radical chic, con il "complottista e negazionista" sempre a portata di labbra, il più delle volte random anche quando c'entra na fava, e poi sono i primi o i secondi a trasgredire le regole, anche quelle base. Naturalmente tutti amanti del filantropo, tutti antirazzisti, anticomplottisti, antimaschilisti ecc.
Ah anche antifascisti ma non antitotalitaristi e anti-dittatura![]()
Questo è un aspetto a cui ho pensato anch’io in alcune occasioni: chiudiamo tutto e non andiamo più a fare fisicamente la spesa, tanto c’è qualcuno che lo fa per noi, giusto? Un pensiero del genere, portato all’estremo in una situazione delicata come questa, mi induce a credere che molti non abbiano rispetto per l’altro e identifichino nei fattorini i monatti del XXI secolo.
Non concepisco, poi, l’idea di chi voglia starsene a casa per evitare fatiche sul campo: dal mio punto di vista, un lavoro è soddisfacente quando ti garantisce opportunità di crescita personale e culturale: come cresci standotene a casa?