Lasciando stare derive di natura politica, in africa il rischio attualmente non è calcolabile. I virus di stampo influenzale nel continente tendono ad avere una bassa trasmissibilità, a causa delle condizioni climatiche che sfavoriscono i contagi. A questo si aggiunge che l'attuale cura della patologia passa per inibitori come quelli per la cura per l'ebola, i cui farmaci sono relativamente diffusi dove serve.
Ecco l'impossibilità derivante dal calcolo. Troppe variabili. Se il ceppo attecchisce in una zona mite, prima di un centro di controllo, il rischio diffusione è elevato, ma sempre settoriale (non ci sono metropoli come le intendiamo noi, nonostante ci sia un problema igienico non da poco). Se il ceppo attecchisce in una zona calda, o comunque già segnata da virus come l'ebola potrebbe venire debellato senza neanche volerlo.
Non serve isolare il continente africano, cosa impossibile, serve... non ne ho idea.