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Il presidente di lega Casini ha scritto ai club per varie riforme, tra cui la Coppa Italia
"Dobbiamo avere il coraggio di innovare, cambiare.
Così come dobbiamo avere il coraggio di riformare la Coppa Italia.
Questa competizione, oggi, non consente ai club dei diversi campionati di A, B, C e D di competere, se non in misura estremamente ridotta.
Non c’è una solidarietà poiché per concorrere alla divisione delle risorse economiche occorre attraversare diversi passaggi di qualificazione
Abbiamo esempi lampanti di quale tipo di coppa Nazionale funzioni, sia in termini di attrattiva verso il pubblico, sia in termini di solidarietà verso il sistema che di ritorno economico verso il tessuto sociale.
La riforma deve prevedere:
- formula all’inglese Davide contro Golia;
- maggiore e più equa suddivisione delle risorse finanziarie;
- partita unica giocata nello stadio del club meno forte
- organizzazione a carico di FIGC, che deve essere ente garante».
Periodicamente provano a riformare una competizione a cui non frega niente obiettivamente a nessuno, salvo dalla semifinale in poi. Le nuove idee copiate dall'Inghilterra mi sembrano ancora più assurde, porteranno ancora meno interesse verso questa coppa. Un Milan stesso, se va contro una squadra di lega pro, schiera le riserve delle riserve, e questo non porta interesse ne per i milanisti, ne per i tifosi della Pergolettese che vanno nel proprio stadio a vedere riserve e primavera.