Io l'ho interpretata in modo diverso.
So per certo che ci sono stati partners (marito e moglie) che sono stati divisi dall'emergenza per mere problematiche di territorio e di spostamenti e non hanno avuto la possibilità di ricongiungersi nell'immediato.
Una legge particolare e molto elastica è stata scritta solo per i bambini di figli separati perchè, vista le delicatezza della faccenda, si doveva garantire il diritto alla bigenitorialità.
Io ora non conosco di preciso la vostra situazione sentimentale e di residenza, la logica del decreto è che bisogna continuare a mantenere le distanze ed evitare assembramenti.
Se tu, faccio un ipotesi, vivi solo e la tua fidanzata vive sola è ovvio che potete ricongiungervi come coppia presso la tua o la sua abitazione perchè la coppia è per antonomasia unita(decade il concetto di distanza) e perchè comunque non avete altri contatti familiari.
Ma questo lo avreste potuto fare anche due mesi fa compatibilmente con gli spostamenti concessi.
Ma se, contrariamente, uno dei due vive con la propria famiglia è altrettanto ovvio che si possa fare un passo o in una direzione o nell'altra e non si possa giocare a ping-pong tra due residenze e due nuclei familiari.
Lo impongono l'emergenza sanitaria e il decreto.
Questo ultimo decreto, nello specifico, riconosce l'importanza delle visite e delle frequentazioni familiari (parenti di ogni ordine e grado), pur mantenendo distanze e usando le mascherine, ma non riconosce il diritto a vedere saltuariamente il partner.
Nel momento in cui il partner entra in casa diventa un nucleo familiare.
Quello che io personalmente non ho chiaro è questo:
Io convivo da anni con la mia ragazza. possiamo entrambi andare a trovare i miei genitori o i suoi genitori o il nostro nipote?
Di fatto non siamo sposati quindi teoricamente i suoi genitori non sono legalmente definibili miei parenti. o sbaglio?