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La conferenza di presentazione dei neo acquisti del Milan Leao, Bennacer e Duarte.
Bennacer:"Prime sensazioni? Mi sento molto bene. Sono contento perchè qui c'è tutto per fare il massimo. Io sto crescendo e il MIlan è la squadra perfetta per imparare ancora di più e lavorare bene. Il Milan ha avuto grandi campioni, io devo fare il massimo per essere vicino a loro. Preferisco il ruolo di play ma gioco dove vuole il mister. La Coppa d'Africa? Ho preso tanta esperienza ma in Africa è diverso. Non è lo stesso calcio. Non ho fatto niente di grande. Io vengo qui per dare il massimo, conosco le mie qualità. Vado a dare quello che potrò dare. Avevo altre richieste? Ero in coppa d'Africa e non avevo questo pensiero. Quando il Milan mi ha chiamato non ho pensato troppo. Sapevo che loro mi vogliono tanto. Questa è la cosa più importante. In coppa d'Africa ho preso ancora più esperienza e confidenza. Ma qui è diverso. Ci sono tanti grandi giocatori. Io devo fare il massimo come in coppa d'Africa".
Duarte:"La prima volta che sono arrivato sono rimasto contento per l'accoglienza. Contento di essere qui e di fare parte di questo club. Avevo questo sogno fin da bambino. Vedevo le partite del Milan con mio padre. Voglio lavorare forte per fare la storia. Maldini? Sono molto felice, io stavo facendo una gita quando ho ricevuto la chiamata di Maldini. Mio padre è suo fan. Voglio lavorare forte per fare le storia qui e non essere uno dei tanti. Avrò bisogno di tempo per adattarmi? Certamente il calcio brasiliano è un pò diverso come tattica e idee di gioco. Ma stavo già lavorando con Jesus che è simile a Giampaolo. Ho ancora bisogno di qualche giorno di adattamento. E voglio imparare la lingua e stare dentro le idee di Giampaolo".
Leao:"Dicono che se lavoro bene divento un fenomeno? Mi sento molto felice per questi elogi. Cerco di lavorare con molta umiltà tutti i giorni. Mi concentro a fare ciò che devo fare in campo. Giampaolo dice che sono un talento istintivo? Spero di poter dare molti assist a Piatek. Sono un centravanti ma mi piace giocare per la squadra e creare occasioni per gli altri. Io posso giocare prima o seconda punta. Darò sempre il massimo. Mi piace molto dare assistenza ai compagni, assist, muovermi in attacco. Ho scelto il Milan perchè è un grande club. Le persone che lavora qui hanno dimostrato che mi volevano veramente. Voglio essere un giocatore determinante per questo Milan? Voglio mettermi un nome in questo club. Non voglio essere uguale a nessuno".
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Ma quanto è scemo Pellegatti?