Conferenza LIVE Terracciano Estupinan. Ore 11 - 12 agosto.

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Dalle ore 11 la conferenza di presentazione di Terracciano ed Estupinan

In aggiornamento LIVE con tutte le dichiarazioni

Estupinan:""Tutti quanti, non solo in Ecuador, conoscono il Milan che è un club storico. Non ho avuto l'opportunità di confrontarmi così tanto con il Milan ma so che giocatori ci sono passati: in Ecuador ci sono tantissimi tifosi. Sono contentissimo di essere qua: ho lavorato a lungo e sodo per giocare in un club come questo"

Sei vicino alla miglior condizione?

"Ne stavo parlando l'altro giorno con il preparatore: ridevamo insieme perché sono arrivato a Hong Kong con il paracadute praticamente. In tutte le squadre sono stato un giocatore fisico. Cerco sempre di mantenermi in condizione durante la pausa estiva e grazie a questa mia preparazione sono arrivato in buone condizioni: mi sento bene e non vedo l'ora di giocare a San Siro e dare gioia ai tifosi"


Cosa significa per te e la tua famiglia questo trasferimento?

"Quando abbiamo saputo che il Milan aveva manifestato interesse è stato emozionante. Con mia moglie, i figli e gli altri familiari ci siamo rallegrati. Tutte le persone della mia famiglia mi hanno aiutato e sono fondamentali a livello umano per la mia carriera. Vorrei sfruttare al massimo questa occasione, è un sogno che diventa realtà"

Il senso di responsabilità dell'eredità di Theo? Lo hai sentito?

"Sappiamo tutti che Theo è un giocatore eccellente, con un piede finissimo: qui ha lasciato il segno. Vorrei fargli i complimenti. Ora tocca a me, sono contentissimo e non vedo l'ora di occupare quella fascia. Lavorerò sodo per dimostrare a tutti di restituire al Milan la fiducia che hanno avuto in me. Non vedo l'ora di far gioire i tifosi. Cercherò di lavorare al meglio. Non vedo l'ora di vincere più titoli possibili al Milan ed è uno dei miei obiettivi. Contento di vestire il numero 2 che ha vestito un giocatore importantissimo come Cafù"

Quanto è stato importante De Zerbi?

"La prima cosa che mi ha aiutato è stata la comprensione dell'italiano: non lo parlo ma lo capisco, cercherò di impararla. A livello calcistico, sono contentissimo di essere stato allenato da De Zerbi: un grandissimo tecnico, a me ha aiutato moltissimo. Sono state due stagioni eccellenti e le ricordo con piacere grandissimo. Gli faccio i complimenti per le sue grandissime qualità umane e tattico-tecniche. Quanto ho appreso cercherò di riproporlo"

Cosa ti sta chiedendo Allegri come ruolo in campo?

"Come sapete una mia caratteristica è che difendo ma allo stesso tempo salgo e attacco: mi piace dialogare con centrocampisti e attaccanti. Al momento mi sto attenendo a quello che dice il mister. Se giochiamo a quattro posso salire e dialogare con gli attaccanti, ma posso giocare anche con la difesa a tre. Ho trovato un gruppo favoloso al Milan e siamo tutti motivati per ottenere traguardi grandi. Con una difesa a 4 spero di difendere al meglio ma anche di salire un pochino"

Allenato a Quito dall'ex rossonero Borghi: ci hai parlato?

"Non è durata tanto la nostra avventura insieme e non abbiamo parlato del Milan: per quei pochi momenti che abbiamo condiviso ho imparato tantissimo. Faceva benissimo la rabona e a noi terzini ci allenava tanto sul cross e i lanci lunghi"

Come pensi che sarà la connessione con Leao?

"Sono prontissimo, non vedo l'ora. Sappiamo tutti che piedi ha Rafa e le sue qualità tecniche: motivatissimo all'idea di giocare al suo fianco. Allo stesso tempo giocando con Rafa mi sento ancora più motivato: l'idea di aiutarlo mi galvanizza. Sin dall'inizio mi ha salutato e mi ha fatto un bellissimo sorriso, ho capito subito che possiamo fare cose buone insieme. Speriamo di poter fare male a tante squadre"

Com'è lavorare con Allegri? In cosa vorresti migliorare?

"Al primo impatto avuto con il mister ho pensato che è molto piacevole: scherza con i giocatori. Poi quando arriva il momento di lavorare è molto serio e vuole vincere, mi piace molto l'atteggiamento. In Premier sono cresciuto tantissimo, negli ultimi anni sono migliorato a livello di assist: cercherò anche qua di fare gol e assist. A me spetta non solo difendere ma anche salire e fare assist preziosi"

Perché il numero 2?

"Tantissimi giocatori hanno vestito questo numero. Il motivo per cui l'ho scelta è stato perché ho sentito delle parole molto belle e motivanti di Cafù sul mio conto: ho deciso di rendergli omaggio così"

De Zerbi ti ha definito uno dei migliori al mondo se fossi migliorato come controllo: cosa credi che tu debba migliorare?

"Ho giocato per due stagioni con De Zerbi. La Premier è un campionato molto intenso e diverso dal campionato spagnolo da cui provenivo. In Inghilterra c'è da correre tanto e il pallone si muove tanto. De Zerbi ha notato che dovevo migliorare nella tecnica del passaggio: ho fatto tanti esercizi con lui e sono migliorato. Al Milan cercherò di migliorare, si può sempre"

Che gruppo hai trovato?

"Mi sento molto bene. Da quando sono atterrato tutti i miei compagni mi hanno dato il benvenuto più caloroso che potessi desiderare. Sento lo spirito dei miei compagni che vogliono raggiungere grandi traguardi. Abbiamo tutti voglia di lottare e già da domenica speriamo di cominciare con il piede giusto. Stiamo lavorando sodo e l'obiettivo è quello di iniziare nel miglior modo possibile. Il mister ci sta chiedendo molto e vuole far sì che la nostra mentalità vincitrice si svegli e faccia il bene del Milan"

Obiettivo?

"Rimanere in questo club per tanto tempo, ho lavorato sodo per approdare in un grande club: voglio scrivere la storia e cercherò di contribuire con i miei assist e gol. Sono molto contento di tutto questo, felicissimo di essere qua e vivere in una bellissima città: in centro c'è una bella atmosfera ed è bello vedere i tifosi con la maglietta del Milan. Sarà una bella sfida e cercherò di mettere tutto in pratica"

Qual è l'obiettivo per la stagione?

"In ogni partita voglio rendere i tifosi contenti e soddisfatti. Abbiamo tre competizioni e l'obiettivo è vincere tutte e tre. Arrivo in un grande club e voglio vincere titoli. Ho tanti sogni nel cassetto e so che se facciamo un buon lavoro possiamo farcela"

Sei il primo ecuadoriano del Milan...

"Sì, ho ricevuto tantissimi messaggi da ecuadoriani che tifano Milan. Ora tutti dicono che sono milanisti dal loro primo vagito. Già molti ecuadoriani che sono qua a Milano mi dicono che verranno allo stadio per tifarmi. Mi da tanto orgoglio, un passo in più per fare la storia e dare continuità alla mia storia. Io sono felicissimo, la mia famiglia è felicissima, tutti in Ecuador sono felicissimi e spero che compreranno la mia maglietta con il numero 2"


Terracciano:"Gli altri portieri? Dobbiamo fare squadra. Mi hanno accolto benissimo. Il preparatore ha grande esperienza, sapevo che avrebbe avuto un approccio importante. Ero curioso di conoscere Maignan, da capitano mi ha accolto benissimo anche lui".

Avevi mai pensato di arrivare al Milan?

"Non ci h mai pensato fino a quando non c'è stata una possibilità concreta. Tutti vogliono arrivare in una grande squadra. E' un motivo di orgoglio essere qui, è l'apice di un percorso iniziato tanto anni fa".

A chi hai detto per primo della chiamata del Milan?

"Mi confronto sempre con la mia famiglia, mia moglie, mio padre. Mi hanno detto di buttarmi subito, perchè era una grande opportunità".




Con Italiano alla Fiorentina avevi un grande rapporto...

"Con Italiano si era creato un rapporto importante. Allegri sta creando un gruppo importante e anche una squadra importante in campo".

Cosa ti può dare il Milan?

"Ho sempre voglia di migliorare anche alla mia età. C'è da ripartire dopo una stagione non all'altezza, tutti vogliamo riportare il Milan dove merita".

I tifosi del Milan ti ricordano per quell'"assist" a Leao in Milan-Fiorentina nell'anno dell'ultimo scudetto rossonero...

"Non ho mai pensato più tanto a quel giorno. Gli errori capitano, se lo fa un portiere fanno ancora più rumore. Se ne ho parlato con Leao? No no, non so nemmeno se se lo ricorda.

Cosa puoi portare al Milan?

"So bene qual è il mio ruolo in campo e nello spogliatoio. Mi farò trovare pronto quando verrò impiegato".

Cosa pensi del giovane Torriani?

"Lo conosco da poche settimane, ma posso confermare che ha tanto talento. Poi non si accontenta mai, ha la testa sulla spalle, quindi ha la mentalità giusta per fare bene. Lavorare con bravi portieri qui al Milan può essere utile per lui. L'atteggiamento che ha è importante".

Com'è stato conoscere Maignan?

"Ho sempre avuto curiosità di conoscerlo. Mi ha sempre dato l'idea di essere un giocatore di grande personalità ed è proprio così. Tutte le cose positive che pensavo su di lui le ho ritrovate. Lo ringrazio per come mi ha accolto. Posso solo avere cose positive da dire su di lui".

Com'è aver cambiato preparatore dei portieri?

"Ho cambiato diversi preparatori. E' una figura importante per noi. Abbiamo uno dei migliori in circolazione, sarà un valore aggiunto importante".

Come mai hai scelto il numero 1?

"Ho sempre usato questo numero quando potevo prenderlo. Per me il portiere ha il numero 1, quindi l'ho preso".

Com'è stato l'impatto al Milan? E quello con i tifosi?

"L'impatto è stato migliore anche di come me lo aspettavo. Con i tifosi ho avuto un approccio importante all'estero per ora, vedere così tanti milanisti è stato incredibile. Non vedo l'ora di vedere i tifosi a San Siro contro il Bari".

Hai sentito cosa sta succedendo a Gigio Donnarumma?

"Non conosco la situazione. Posso solo dire che è uno dei più forti al mondo, non avrà problemi a trovare un club che punti su di lui. Sulle vicende personali però preferisco non entrare".
 

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Sei vicino alla miglior condizione?

"Ne stavo parlando l'altro giorno con il preparatore: ridevamo insieme perché sono arrivato a Hong Kong con il paracadute praticamente. In tutte le squadre sono stato un giocatore fisico. Cerco sempre di mantenermi in condizione durante la pausa estiva e grazie a questa mia preparazione sono arrivato in buone condizioni: mi sento bene e non vedo l'ora di giocare a San Siro e dare gioia ai tifosi"




Cosa significa per te e la tua famiglia questo trasferimento?

"Quando abbiamo saputo che il Milan aveva manifestato interesse è stato emozionante. Con mia moglie, i figli e gli altri familiari ci siamo rallegrati. Tutte le persone della mia famiglia mi hanno aiutato e sono fondamentali a livello umano per la mia carriera. Vorrei sfruttare al massimo questa occasione, è un sogno che diventa realtà"

Il senso di responsabilità dell'eredità di Theo? Lo hai sentito?

"Sappiamo tutti che Theo è un giocatore eccellente, con un piede finissimo: qui ha lasciato il segno. Vorrei fargli i complimenti. Ora tocca a me, sono contentissimo e non vedo l'ora di occupare quella fascia. Lavorerò sodo per dimostrare a tutti di restituire al Milan la fiducia che hanno avuto in me. Non vedo l'ora di far gioire i tifosi. Cercherò di lavorare al meglio. Non vedo l'ora di vincere più titoli possibili al Milan ed è uno dei miei obiettivi. Contento di vestire il numero 2 che ha vestito un giocatore importantissimo come Cafù"

Quanto è stato importante De Zerbi?

"La prima cosa che mi ha aiutato è stata la comprensione dell'italiano: non lo parlo ma lo capisco, cercherò di impararla. A livello calcistico, sono contentissimo di essere stato allenato da De Zerbi: un grandissimo tecnico, a me ha aiutato moltissimo. Sono state due stagioni eccellenti e le ricordo con piacere grandissimo. Gli faccio i complimenti per le sue grandissime qualità umane e tattico-tecniche. Quanto ho appreso cercherò di riproporlo"
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Sei vicino alla miglior condizione?

"Ne stavo parlando l'altro giorno con il preparatore: ridevamo insieme perché sono arrivato a Hong Kong con il paracadute praticamente. In tutte le squadre sono stato un giocatore fisico. Cerco sempre di mantenermi in condizione durante la pausa estiva e grazie a questa mia preparazione sono arrivato in buone condizioni: mi sento bene e non vedo l'ora di giocare a San Siro e dare gioia ai tifosi"




Cosa significa per te e la tua famiglia questo trasferimento?

"Quando abbiamo saputo che il Milan aveva manifestato interesse è stato emozionante. Con mia moglie, i figli e gli altri familiari ci siamo rallegrati. Tutte le persone della mia famiglia mi hanno aiutato e sono fondamentali a livello umano per la mia carriera. Vorrei sfruttare al massimo questa occasione, è un sogno che diventa realtà"

Il senso di responsabilità dell'eredità di Theo? Lo hai sentito?

"Sappiamo tutti che Theo è un giocatore eccellente, con un piede finissimo: qui ha lasciato il segno. Vorrei fargli i complimenti. Ora tocca a me, sono contentissimo e non vedo l'ora di occupare quella fascia. Lavorerò sodo per dimostrare a tutti di restituire al Milan la fiducia che hanno avuto in me. Non vedo l'ora di far gioire i tifosi. Cercherò di lavorare al meglio. Non vedo l'ora di vincere più titoli possibili al Milan ed è uno dei miei obiettivi. Contento di vestire il numero 2 che ha vestito un giocatore importantissimo come Cafù"

Quanto è stato importante De Zerbi?

"La prima cosa che mi ha aiutato è stata la comprensione dell'italiano: non lo parlo ma lo capisco, cercherò di impararla. A livello calcistico, sono contentissimo di essere stato allenato da De Zerbi: un grandissimo tecnico, a me ha aiutato moltissimo. Sono state due stagioni eccellenti e le ricordo con piacere grandissimo. Gli faccio i complimenti per le sue grandissime qualità umane e tattico-tecniche. Quanto ho appreso cercherò di riproporlo"

Cosa ti sta chiedendo Allegri come ruolo in campo?

"Come sapete una mia caratteristica è che difendo ma allo stesso tempo salgo e attacco: mi piace dialogare con centrocampisti e attaccanti. Al momento mi sto attenendo a quello che dice il mister. Se giochiamo a quattro posso salire e dialogare con gli attaccanti, ma posso giocare anche con la difesa a tre. Ho trovato un gruppo favoloso al Milan e siamo tutti motivati per ottenere traguardi grandi. Con una difesa a 4 spero di difendere al meglio ma anche di salire un pochino"

Allenato a Quito dall'ex rossonero Borghi: ci hai parlato?

"Non è durata tanto la nostra avventura insieme e non abbiamo parlato del Milan: per quei pochi momenti che abbiamo condiviso ho imparato tantissimo. Faceva benissimo la rabona e a noi terzini ci allenava tanto sul cross e i lanci lunghi"
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Sei vicino alla miglior condizione?

"Ne stavo parlando l'altro giorno con il preparatore: ridevamo insieme perché sono arrivato a Hong Kong con il paracadute praticamente. In tutte le squadre sono stato un giocatore fisico. Cerco sempre di mantenermi in condizione durante la pausa estiva e grazie a questa mia preparazione sono arrivato in buone condizioni: mi sento bene e non vedo l'ora di giocare a San Siro e dare gioia ai tifosi"




Cosa significa per te e la tua famiglia questo trasferimento?

"Quando abbiamo saputo che il Milan aveva manifestato interesse è stato emozionante. Con mia moglie, i figli e gli altri familiari ci siamo rallegrati. Tutte le persone della mia famiglia mi hanno aiutato e sono fondamentali a livello umano per la mia carriera. Vorrei sfruttare al massimo questa occasione, è un sogno che diventa realtà"

Il senso di responsabilità dell'eredità di Theo? Lo hai sentito?

"Sappiamo tutti che Theo è un giocatore eccellente, con un piede finissimo: qui ha lasciato il segno. Vorrei fargli i complimenti. Ora tocca a me, sono contentissimo e non vedo l'ora di occupare quella fascia. Lavorerò sodo per dimostrare a tutti di restituire al Milan la fiducia che hanno avuto in me. Non vedo l'ora di far gioire i tifosi. Cercherò di lavorare al meglio. Non vedo l'ora di vincere più titoli possibili al Milan ed è uno dei miei obiettivi. Contento di vestire il numero 2 che ha vestito un giocatore importantissimo come Cafù"

Quanto è stato importante De Zerbi?

"La prima cosa che mi ha aiutato è stata la comprensione dell'italiano: non lo parlo ma lo capisco, cercherò di impararla. A livello calcistico, sono contentissimo di essere stato allenato da De Zerbi: un grandissimo tecnico, a me ha aiutato moltissimo. Sono state due stagioni eccellenti e le ricordo con piacere grandissimo. Gli faccio i complimenti per le sue grandissime qualità umane e tattico-tecniche. Quanto ho appreso cercherò di riproporlo"

Cosa ti sta chiedendo Allegri come ruolo in campo?

"Come sapete una mia caratteristica è che difendo ma allo stesso tempo salgo e attacco: mi piace dialogare con centrocampisti e attaccanti. Al momento mi sto attenendo a quello che dice il mister. Se giochiamo a quattro posso salire e dialogare con gli attaccanti, ma posso giocare anche con la difesa a tre. Ho trovato un gruppo favoloso al Milan e siamo tutti motivati per ottenere traguardi grandi. Con una difesa a 4 spero di difendere al meglio ma anche di salire un pochino"

Allenato a Quito dall'ex rossonero Borghi: ci hai parlato?

"Non è durata tanto la nostra avventura insieme e non abbiamo parlato del Milan: per quei pochi momenti che abbiamo condiviso ho imparato tantissimo. Faceva benissimo la rabona e a noi terzini ci allenava tanto sul cross e i lanci lunghi"

Come pensi che sarà la connessione con Leao?

"Sono prontissimo, non vedo l'ora. Sappiamo tutti che piedi ha Rafa e le sue qualità tecniche: motivatissimo all'idea di giocare al suo fianco. Allo stesso tempo giocando con Rafa mi sento ancora più motivato: l'idea di aiutarlo mi galvanizza. Sin dall'inizio mi ha salutato e mi ha fatto un bellissimo sorriso, ho capito subito che possiamo fare cose buone insieme. Speriamo di poter fare male a tante squadre"

Com'è lavorare con Allegri? In cosa vorresti migliorare?

"Al primo impatto avuto con il mister ho pensato che è molto piacevole: scherza con i giocatori. Poi quando arriva il momento di lavorare è molto serio e vuole vincere, mi piace molto l'atteggiamento. In Premier sono cresciuto tantissimo, negli ultimi anni sono migliorato a livello di assist: cercherò anche qua di fare gol e assist. A me spetta non solo difendere ma anche salire e fare assist preziosi"

Perché il numero 2?

"Tantissimi giocatori hanno vestito questo numero. Il motivo per cui l'ho scelta è stato perché ho sentito delle parole molto belle e motivanti di Cafù sul mio conto: ho deciso di rendergli omaggio così"

De Zerbi ti ha definito uno dei migliori al mondo se fossi migliorato come controllo: cosa credi che tu debba migliorare?

"Ho giocato per due stagioni con De Zerbi. La Premier è un campionato molto intenso e diverso dal campionato spagnolo da cui provenivo. In Inghilterra c'è da correre tanto e il pallone si muove tanto. De Zerbi ha notato che dovevo migliorare nella tecnica del passaggio: ho fatto tanti esercizi con lui e sono migliorato. Al Milan cercherò di migliorare, si può sempre"

Che gruppo hai trovato?

"Mi sento molto bene. Da quando sono atterrato tutti i miei compagni mi hanno dato il benvenuto più caloroso che potessi desiderare. Sento lo spirito dei miei compagni che vogliono raggiungere grandi traguardi. Abbiamo tutti voglia di lottare e già da domenica speriamo di cominciare con il piede giusto. Stiamo lavorando sodo e l'obiettivo è quello di iniziare nel miglior modo possibile. Il mister ci sta chiedendo molto e vuole far sì che la nostra mentalità vincitrice si svegli e faccia il bene del Milan"

Obiettivo?

"Rimanere in questo club per tanto tempo, ho lavorato sodo per approdare in un grande club: voglio scrivere la storia e cercherò di contribuire con i miei assist e gol. Sono molto contento di tutto questo, felicissimo di essere qua e vivere in una bellissima città: in centro c'è una bella atmosfera ed è bello vedere i tifosi con la maglietta del Milan. Sarà una bella sfida e cercherò di mettere tutto in pratica"

Qual è l'obiettivo per la stagione?

"In ogni partita voglio rendere i tifosi contenti e soddisfatti. Abbiamo tre competizioni e l'obiettivo è vincere tutte e tre. Arrivo in un grande club e voglio vincere titoli. Ho tanti sogni nel cassetto e so che se facciamo un buon lavoro possiamo farcela"

Sei il primo ecuadoriano del Milan...

"Sì, ho ricevuto tantissimi messaggi da ecuadoriani che tifano Milan. Ora tutti dicono che sono milanisti dal loro primo vagito. Già molti ecuadoriani che sono qua a Milano mi dicono che verranno allo stadio per tifarmi. Mi da tanto orgoglio, un passo in più per fare la storia e dare continuità alla mia storia. Io sono felicissimo, la mia famiglia è felicissima, tutti in Ecuador sono felicissimi e spero che compreranno la mia maglietta con il numero 2"
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Sei vicino alla miglior condizione?

"Ne stavo parlando l'altro giorno con il preparatore: ridevamo insieme perché sono arrivato a Hong Kong con il paracadute praticamente. In tutte le squadre sono stato un giocatore fisico. Cerco sempre di mantenermi in condizione durante la pausa estiva e grazie a questa mia preparazione sono arrivato in buone condizioni: mi sento bene e non vedo l'ora di giocare a San Siro e dare gioia ai tifosi"


Cosa significa per te e la tua famiglia questo trasferimento?

"Quando abbiamo saputo che il Milan aveva manifestato interesse è stato emozionante. Con mia moglie, i figli e gli altri familiari ci siamo rallegrati. Tutte le persone della mia famiglia mi hanno aiutato e sono fondamentali a livello umano per la mia carriera. Vorrei sfruttare al massimo questa occasione, è un sogno che diventa realtà"

Il senso di responsabilità dell'eredità di Theo? Lo hai sentito?

"Sappiamo tutti che Theo è un giocatore eccellente, con un piede finissimo: qui ha lasciato il segno. Vorrei fargli i complimenti. Ora tocca a me, sono contentissimo e non vedo l'ora di occupare quella fascia. Lavorerò sodo per dimostrare a tutti di restituire al Milan la fiducia che hanno avuto in me. Non vedo l'ora di far gioire i tifosi. Cercherò di lavorare al meglio. Non vedo l'ora di vincere più titoli possibili al Milan ed è uno dei miei obiettivi. Contento di vestire il numero 2 che ha vestito un giocatore importantissimo come Cafù"

Quanto è stato importante De Zerbi?

"La prima cosa che mi ha aiutato è stata la comprensione dell'italiano: non lo parlo ma lo capisco, cercherò di impararla. A livello calcistico, sono contentissimo di essere stato allenato da De Zerbi: un grandissimo tecnico, a me ha aiutato moltissimo. Sono state due stagioni eccellenti e le ricordo con piacere grandissimo. Gli faccio i complimenti per le sue grandissime qualità umane e tattico-tecniche. Quanto ho appreso cercherò di riproporlo"

Cosa ti sta chiedendo Allegri come ruolo in campo?

"Come sapete una mia caratteristica è che difendo ma allo stesso tempo salgo e attacco: mi piace dialogare con centrocampisti e attaccanti. Al momento mi sto attenendo a quello che dice il mister. Se giochiamo a quattro posso salire e dialogare con gli attaccanti, ma posso giocare anche con la difesa a tre. Ho trovato un gruppo favoloso al Milan e siamo tutti motivati per ottenere traguardi grandi. Con una difesa a 4 spero di difendere al meglio ma anche di salire un pochino"

Allenato a Quito dall'ex rossonero Borghi: ci hai parlato?

"Non è durata tanto la nostra avventura insieme e non abbiamo parlato del Milan: per quei pochi momenti che abbiamo condiviso ho imparato tantissimo. Faceva benissimo la rabona e a noi terzini ci allenava tanto sul cross e i lanci lunghi"

Come pensi che sarà la connessione con Leao?

"Sono prontissimo, non vedo l'ora. Sappiamo tutti che piedi ha Rafa e le sue qualità tecniche: motivatissimo all'idea di giocare al suo fianco. Allo stesso tempo giocando con Rafa mi sento ancora più motivato: l'idea di aiutarlo mi galvanizza. Sin dall'inizio mi ha salutato e mi ha fatto un bellissimo sorriso, ho capito subito che possiamo fare cose buone insieme. Speriamo di poter fare male a tante squadre"

Com'è lavorare con Allegri? In cosa vorresti migliorare?

"Al primo impatto avuto con il mister ho pensato che è molto piacevole: scherza con i giocatori. Poi quando arriva il momento di lavorare è molto serio e vuole vincere, mi piace molto l'atteggiamento. In Premier sono cresciuto tantissimo, negli ultimi anni sono migliorato a livello di assist: cercherò anche qua di fare gol e assist. A me spetta non solo difendere ma anche salire e fare assist preziosi"

Perché il numero 2?

"Tantissimi giocatori hanno vestito questo numero. Il motivo per cui l'ho scelta è stato perché ho sentito delle parole molto belle e motivanti di Cafù sul mio conto: ho deciso di rendergli omaggio così"

De Zerbi ti ha definito uno dei migliori al mondo se fossi migliorato come controllo: cosa credi che tu debba migliorare?

"Ho giocato per due stagioni con De Zerbi. La Premier è un campionato molto intenso e diverso dal campionato spagnolo da cui provenivo. In Inghilterra c'è da correre tanto e il pallone si muove tanto. De Zerbi ha notato che dovevo migliorare nella tecnica del passaggio: ho fatto tanti esercizi con lui e sono migliorato. Al Milan cercherò di migliorare, si può sempre"

Che gruppo hai trovato?

"Mi sento molto bene. Da quando sono atterrato tutti i miei compagni mi hanno dato il benvenuto più caloroso che potessi desiderare. Sento lo spirito dei miei compagni che vogliono raggiungere grandi traguardi. Abbiamo tutti voglia di lottare e già da domenica speriamo di cominciare con il piede giusto. Stiamo lavorando sodo e l'obiettivo è quello di iniziare nel miglior modo possibile. Il mister ci sta chiedendo molto e vuole far sì che la nostra mentalità vincitrice si svegli e faccia il bene del Milan"

Obiettivo?

"Rimanere in questo club per tanto tempo, ho lavorato sodo per approdare in un grande club: voglio scrivere la storia e cercherò di contribuire con i miei assist e gol. Sono molto contento di tutto questo, felicissimo di essere qua e vivere in una bellissima città: in centro c'è una bella atmosfera ed è bello vedere i tifosi con la maglietta del Milan. Sarà una bella sfida e cercherò di mettere tutto in pratica"

Qual è l'obiettivo per la stagione?

"In ogni partita voglio rendere i tifosi contenti e soddisfatti. Abbiamo tre competizioni e l'obiettivo è vincere tutte e tre. Arrivo in un grande club e voglio vincere titoli. Ho tanti sogni nel cassetto e so che se facciamo un buon lavoro possiamo farcela"

Sei il primo ecuadoriano del Milan...

"Sì, ho ricevuto tantissimi messaggi da ecuadoriani che tifano Milan. Ora tutti dicono che sono milanisti dal loro primo vagito. Già molti ecuadoriani che sono qua a Milano mi dicono che verranno allo stadio per tifarmi. Mi da tanto orgoglio, un passo in più per fare la storia e dare continuità alla mia storia. Io sono felicissimo, la mia famiglia è felicissima, tutti in Ecuador sono felicissimi e spero che compreranno la mia maglietta con il numero 2"


Terracciano:"Gli altri portieri? Dobbiamo fare squadra. Mi hanno accolto benissimo. Il preparatore ha grande esperienza, sapevo che avrebbe avuto un approccio importante. Ero curioso di conoscere Maignan, da capitano mi ha accolto benissimo anche lui".

Avevi mai pensato di arrivare al Milan?

"Non ci h mai pensato fino a quando non c'è stata una possibilità concreta. Tutti vogliono arrivare in una grande squadra. E' un motivo di orgoglio essere qui, è l'apice di un percorso iniziato tanto anni fa".

A chi hai detto per primo della chiamata del Milan?

"Mi confronto sempre con la mia famiglia, mia moglie, mio padre. Mi hanno detto di buttarmi subito, perchè era una grande opportunità".




Con Italiano alla Fiorentina avevi un grande rapporto...

"Con Italiano si era creato un rapporto importante. Allegri sta creando un gruppo importante e anche una squadra importante in campo".

Cosa ti può dare il Milan?

"Ho sempre voglia di migliorare anche alla mia età. C'è da ripartire dopo una stagione non all'altezza, tutti vogliamo riportare il Milan dove merita".

I tifosi del Milan ti ricordano per quell'"assist" a Leao in Milan-Fiorentina nell'anno dell'ultimo scudetto rossonero...

"Non ho mai pensato più tanto a quel giorno. Gli errori capitano, se lo fa un portiere fanno ancora più rumore. Se ne ho parlato con Leao? No no, non so nemmeno se se lo ricorda.

Cosa puoi portare al Milan?

"So bene qual è il mio ruolo in campo e nello spogliatoio. Mi farò trovare pronto quando verrò impiegato".

Cosa pensi del giovane Torriani?

"Lo conosco da poche settimane, ma posso confermare che ha tanto talento. Poi non si accontenta mai, ha la testa sulla spalle, quindi ha la mentalità giusta per fare bene. Lavorare con bravi portieri qui al Milan può essere utile per lui. L'atteggiamento che ha è importante".

Com'è stato conoscere Maignan?

"Ho sempre avuto curiosità di conoscerlo. Mi ha sempre dato l'idea di essere un giocatore di grande personalità ed è proprio così. Tutte le cose positive che pensavo su di lui le ho ritrovate. Lo ringrazio per come mi ha accolto. Posso solo avere cose positive da dire su di lui".
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Sei vicino alla miglior condizione?

"Ne stavo parlando l'altro giorno con il preparatore: ridevamo insieme perché sono arrivato a Hong Kong con il paracadute praticamente. In tutte le squadre sono stato un giocatore fisico. Cerco sempre di mantenermi in condizione durante la pausa estiva e grazie a questa mia preparazione sono arrivato in buone condizioni: mi sento bene e non vedo l'ora di giocare a San Siro e dare gioia ai tifosi"


Cosa significa per te e la tua famiglia questo trasferimento?

"Quando abbiamo saputo che il Milan aveva manifestato interesse è stato emozionante. Con mia moglie, i figli e gli altri familiari ci siamo rallegrati. Tutte le persone della mia famiglia mi hanno aiutato e sono fondamentali a livello umano per la mia carriera. Vorrei sfruttare al massimo questa occasione, è un sogno che diventa realtà"

Il senso di responsabilità dell'eredità di Theo? Lo hai sentito?

"Sappiamo tutti che Theo è un giocatore eccellente, con un piede finissimo: qui ha lasciato il segno. Vorrei fargli i complimenti. Ora tocca a me, sono contentissimo e non vedo l'ora di occupare quella fascia. Lavorerò sodo per dimostrare a tutti di restituire al Milan la fiducia che hanno avuto in me. Non vedo l'ora di far gioire i tifosi. Cercherò di lavorare al meglio. Non vedo l'ora di vincere più titoli possibili al Milan ed è uno dei miei obiettivi. Contento di vestire il numero 2 che ha vestito un giocatore importantissimo come Cafù"

Quanto è stato importante De Zerbi?

"La prima cosa che mi ha aiutato è stata la comprensione dell'italiano: non lo parlo ma lo capisco, cercherò di impararla. A livello calcistico, sono contentissimo di essere stato allenato da De Zerbi: un grandissimo tecnico, a me ha aiutato moltissimo. Sono state due stagioni eccellenti e le ricordo con piacere grandissimo. Gli faccio i complimenti per le sue grandissime qualità umane e tattico-tecniche. Quanto ho appreso cercherò di riproporlo"

Cosa ti sta chiedendo Allegri come ruolo in campo?

"Come sapete una mia caratteristica è che difendo ma allo stesso tempo salgo e attacco: mi piace dialogare con centrocampisti e attaccanti. Al momento mi sto attenendo a quello che dice il mister. Se giochiamo a quattro posso salire e dialogare con gli attaccanti, ma posso giocare anche con la difesa a tre. Ho trovato un gruppo favoloso al Milan e siamo tutti motivati per ottenere traguardi grandi. Con una difesa a 4 spero di difendere al meglio ma anche di salire un pochino"

Allenato a Quito dall'ex rossonero Borghi: ci hai parlato?

"Non è durata tanto la nostra avventura insieme e non abbiamo parlato del Milan: per quei pochi momenti che abbiamo condiviso ho imparato tantissimo. Faceva benissimo la rabona e a noi terzini ci allenava tanto sul cross e i lanci lunghi"

Come pensi che sarà la connessione con Leao?

"Sono prontissimo, non vedo l'ora. Sappiamo tutti che piedi ha Rafa e le sue qualità tecniche: motivatissimo all'idea di giocare al suo fianco. Allo stesso tempo giocando con Rafa mi sento ancora più motivato: l'idea di aiutarlo mi galvanizza. Sin dall'inizio mi ha salutato e mi ha fatto un bellissimo sorriso, ho capito subito che possiamo fare cose buone insieme. Speriamo di poter fare male a tante squadre"

Com'è lavorare con Allegri? In cosa vorresti migliorare?

"Al primo impatto avuto con il mister ho pensato che è molto piacevole: scherza con i giocatori. Poi quando arriva il momento di lavorare è molto serio e vuole vincere, mi piace molto l'atteggiamento. In Premier sono cresciuto tantissimo, negli ultimi anni sono migliorato a livello di assist: cercherò anche qua di fare gol e assist. A me spetta non solo difendere ma anche salire e fare assist preziosi"

Perché il numero 2?

"Tantissimi giocatori hanno vestito questo numero. Il motivo per cui l'ho scelta è stato perché ho sentito delle parole molto belle e motivanti di Cafù sul mio conto: ho deciso di rendergli omaggio così"

De Zerbi ti ha definito uno dei migliori al mondo se fossi migliorato come controllo: cosa credi che tu debba migliorare?

"Ho giocato per due stagioni con De Zerbi. La Premier è un campionato molto intenso e diverso dal campionato spagnolo da cui provenivo. In Inghilterra c'è da correre tanto e il pallone si muove tanto. De Zerbi ha notato che dovevo migliorare nella tecnica del passaggio: ho fatto tanti esercizi con lui e sono migliorato. Al Milan cercherò di migliorare, si può sempre"

Che gruppo hai trovato?

"Mi sento molto bene. Da quando sono atterrato tutti i miei compagni mi hanno dato il benvenuto più caloroso che potessi desiderare. Sento lo spirito dei miei compagni che vogliono raggiungere grandi traguardi. Abbiamo tutti voglia di lottare e già da domenica speriamo di cominciare con il piede giusto. Stiamo lavorando sodo e l'obiettivo è quello di iniziare nel miglior modo possibile. Il mister ci sta chiedendo molto e vuole far sì che la nostra mentalità vincitrice si svegli e faccia il bene del Milan"

Obiettivo?

"Rimanere in questo club per tanto tempo, ho lavorato sodo per approdare in un grande club: voglio scrivere la storia e cercherò di contribuire con i miei assist e gol. Sono molto contento di tutto questo, felicissimo di essere qua e vivere in una bellissima città: in centro c'è una bella atmosfera ed è bello vedere i tifosi con la maglietta del Milan. Sarà una bella sfida e cercherò di mettere tutto in pratica"

Qual è l'obiettivo per la stagione?

"In ogni partita voglio rendere i tifosi contenti e soddisfatti. Abbiamo tre competizioni e l'obiettivo è vincere tutte e tre. Arrivo in un grande club e voglio vincere titoli. Ho tanti sogni nel cassetto e so che se facciamo un buon lavoro possiamo farcela"

Sei il primo ecuadoriano del Milan...

"Sì, ho ricevuto tantissimi messaggi da ecuadoriani che tifano Milan. Ora tutti dicono che sono milanisti dal loro primo vagito. Già molti ecuadoriani che sono qua a Milano mi dicono che verranno allo stadio per tifarmi. Mi da tanto orgoglio, un passo in più per fare la storia e dare continuità alla mia storia. Io sono felicissimo, la mia famiglia è felicissima, tutti in Ecuador sono felicissimi e spero che compreranno la mia maglietta con il numero 2"


Terracciano:"Gli altri portieri? Dobbiamo fare squadra. Mi hanno accolto benissimo. Il preparatore ha grande esperienza, sapevo che avrebbe avuto un approccio importante. Ero curioso di conoscere Maignan, da capitano mi ha accolto benissimo anche lui".

Avevi mai pensato di arrivare al Milan?

"Non ci h mai pensato fino a quando non c'è stata una possibilità concreta. Tutti vogliono arrivare in una grande squadra. E' un motivo di orgoglio essere qui, è l'apice di un percorso iniziato tanto anni fa".

A chi hai detto per primo della chiamata del Milan?

"Mi confronto sempre con la mia famiglia, mia moglie, mio padre. Mi hanno detto di buttarmi subito, perchè era una grande opportunità".




Con Italiano alla Fiorentina avevi un grande rapporto...

"Con Italiano si era creato un rapporto importante. Allegri sta creando un gruppo importante e anche una squadra importante in campo".

Cosa ti può dare il Milan?

"Ho sempre voglia di migliorare anche alla mia età. C'è da ripartire dopo una stagione non all'altezza, tutti vogliamo riportare il Milan dove merita".

I tifosi del Milan ti ricordano per quell'"assist" a Leao in Milan-Fiorentina nell'anno dell'ultimo scudetto rossonero...

"Non ho mai pensato più tanto a quel giorno. Gli errori capitano, se lo fa un portiere fanno ancora più rumore. Se ne ho parlato con Leao? No no, non so nemmeno se se lo ricorda.

Cosa puoi portare al Milan?

"So bene qual è il mio ruolo in campo e nello spogliatoio. Mi farò trovare pronto quando verrò impiegato".

Cosa pensi del giovane Torriani?

"Lo conosco da poche settimane, ma posso confermare che ha tanto talento. Poi non si accontenta mai, ha la testa sulla spalle, quindi ha la mentalità giusta per fare bene. Lavorare con bravi portieri qui al Milan può essere utile per lui. L'atteggiamento che ha è importante".

Com'è stato conoscere Maignan?

"Ho sempre avuto curiosità di conoscerlo. Mi ha sempre dato l'idea di essere un giocatore di grande personalità ed è proprio così. Tutte le cose positive che pensavo su di lui le ho ritrovate. Lo ringrazio per come mi ha accolto. Posso solo avere cose positive da dire su di lui".

Com'è aver cambiato preparatore dei portieri?

"Ho cambiato diversi preparatori. E' una figura importante per noi. Abbiamo uno dei migliori in circolazione, sarà un valore aggiunto importante".

Come mai hai scelto il numero 1?

"Ho sempre usato questo numero quando potevo prenderlo. Per me il portiere ha il numero 1, quindi l'ho preso".

Com'è stato l'impatto al Milan? E quello con i tifosi?

"L'impatto è stato migliore anche di come me lo aspettavo. Con i tifosi ho avuto un approccio importante all'estero per ora, vedere così tanti milanisti è stato incredibile. Non vedo l'ora di vedere i tifosi a San Siro contro il Bari".

Hai sentito cosa sta succedendo a Gigio Donnarumma?

"Non conosco la situazione. Posso solo dire che è uno dei più forti al mondo, non avrà problemi a trovare un club che punti su di lui. Sulle vicende personali però preferisco non entrare".
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