Però io credo che da un punto di vista avrebbero potuto fare di tutto per prendere 1/2 elementi a gennaio per evitare proprio questo calo.. ameno sostituire quello che è il giocatore che tira avanti il Milan per quello che può da 3 anni(jack)
La storia della gestione di questo mercato di gennaio 2017 è ancora da scrivere dagli storici del Milan. Opinione personale, che vale dunque niente, ma una possibile lettura si troverebbe nel mancato accordo tra le parti della cessione del club quanto alla posizione attuale di Galliani, e quindi ai limiti della sua responsabilità nella delicatissima materia della compravendita dei calciatori. E qui viene in rilievo il vero lato oscuro della narrazione sul Milan di questi ultimi cinque anni, ovvero i termini dell'accordo contrattuale tra Fininvest, Milan e Galliani, sottoscritto all'atto del rinnovo quinquennale dei suoi incarichi nel club, nell'ormai lontano dicembre 2012. Cosa fu convenuto allora? Che il compenso dell'amministratore fosse a carico del club? In quali misure? La scelta della eventuale imputazione del compenso al club sarebbe stata forse posta all'espresso fine di inibire eventuali sortite di terzi verso il club, la cui cessione Fininvest avrebbe in qualche promesso a Galliani, e ad una sua iniziativa privata, quando i tempi (politici, soprattutto) sarebbero stati propizi, promessa che la holding del Biscione si sarebbe poi rimangiata allorchè arrivò una offerta particolarmente vantaggiosa da parte del gruppo cinese, così scatenando il risentimento e la denuncia da parte di Galliani degli accordi già presi? Forse che i cinesi, in sede di due diligence contabile, hanno rilevato fatti di mala gestio imputabili al passato dell'AD e, per favorire un accordo con Fininvest, abbiano acconsentito ad una rinuncia ad eventuali azioni di responsabilità nei suoi riguardi ma non anche al conferimento di un mandato speciale a tempo al medesimo per la gestione temporanea del mercato con uno specifico budget, vieppiù dopo aver constatato che la questione dei compensi stava per riproporsi con rinnovata virulenza nei rapporti tra Fininvest e Galliani, sì da inibire la prima dal mettere pressioni sul secondo onde fargli accettare forme di cogestione ad interim del mandato con l'AD in pectore Fassone, e che questo sviluppo abbia portato allo stallo operativo del club sul mercato? Molte domande, molte suggestioni forse, ma la sensazione, che i fatti non smentiscono, che la storia di Galliani, ed il suo destino, non cesseranno di interferire con il percorso del Milan prossimo venturo, non a livello di politiche societarie, ma certamente sul piano contrattuale e di responsabilità. Certo, chi intendeva usare questa situazione per creare pregiudizio agli interessi sportivi del Milan e crearsi una propria rendita personale, ora non potrà dire di aver sbagliato i propri calcoli. La speranza che essi siano davvero gli ultimi in conto al nostro club.
