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E' guerra aperta tra il virologo Roberto Burioni ed il governatore della Toscana, Rossi, sulla questione relativa al rientro di 2500 cinesi nelle zone di Prato e Firenze.
Burioni attacca:"Non riesco a capire per quale motivo la Regione Toscana si intestardisca ad affermare che la quarantena non è necessaria. Sarebbe un minimo sacrificio per i 2.500 cittadini che porterebbe però una grandissima sicurezza per tutti gli altri". Non ha dubbi dunque Burioni sulla necessità di un periodo di isolamento per chi in questi giorni sta rientrando dalla Cina spronando la Regione Toscana alla "prudenza". Nessuno pretende che vengano rinchiusi in un carcere: basterebbe chiedergli di rimanere a casa per due settimane. La stessa cosa che molte multinazionali chiedono ai loro dipendenti che tornano dalla Cina. Limitandosi come leggo ad aprire un ambulatorio nel quale queste persone potranno recarsi in caso di malattia, quindi troppo tardi, la Regione Toscana decide di fare correre ai suoi cittadini un rischio evitabile con un minimo disagio per pochissimi di loro. La decisione è a mio giudizio sbagliata. Speriamo che una buona dose di fortuna possa compensare l'azzardo. Se non succederà niente, qualcuno dirà che è stato un allarme inopportuno. Certamente sono gli stessi che quando rivendono l'automobile con l'airbag intatto si lamentano della spesa che hanno sostenuto per qualcosa che si è rivelato inutile, perché non sono andati a sbattere".
Il solito Rossi (come da protocollo PD NDR) gli dà del fascista:"La Toscana in materia di prevenzione contro il Coronavirus, seguendo le linee nazionali di sorveglianza attiva, sta facendo più di tutte le altre Regioni. Chi ci attacca o non è bene informato o è in malafede o è un fascioleghista".
Burioni replica:"Il presidente della Regione Toscana, che secondo me sottovaluta il rischio del Coronavirus esponendo a rischi evitabili i propri cittadini, afferma che chi lo critica o è male informato o è fascioleghista. Lo stesso presidente che nella sua regione offre l'omeopatia all'interno del sistema sanitario. Complimenti davvero".
Burioni attacca:"Non riesco a capire per quale motivo la Regione Toscana si intestardisca ad affermare che la quarantena non è necessaria. Sarebbe un minimo sacrificio per i 2.500 cittadini che porterebbe però una grandissima sicurezza per tutti gli altri". Non ha dubbi dunque Burioni sulla necessità di un periodo di isolamento per chi in questi giorni sta rientrando dalla Cina spronando la Regione Toscana alla "prudenza". Nessuno pretende che vengano rinchiusi in un carcere: basterebbe chiedergli di rimanere a casa per due settimane. La stessa cosa che molte multinazionali chiedono ai loro dipendenti che tornano dalla Cina. Limitandosi come leggo ad aprire un ambulatorio nel quale queste persone potranno recarsi in caso di malattia, quindi troppo tardi, la Regione Toscana decide di fare correre ai suoi cittadini un rischio evitabile con un minimo disagio per pochissimi di loro. La decisione è a mio giudizio sbagliata. Speriamo che una buona dose di fortuna possa compensare l'azzardo. Se non succederà niente, qualcuno dirà che è stato un allarme inopportuno. Certamente sono gli stessi che quando rivendono l'automobile con l'airbag intatto si lamentano della spesa che hanno sostenuto per qualcosa che si è rivelato inutile, perché non sono andati a sbattere".
Il solito Rossi (come da protocollo PD NDR) gli dà del fascista:"La Toscana in materia di prevenzione contro il Coronavirus, seguendo le linee nazionali di sorveglianza attiva, sta facendo più di tutte le altre Regioni. Chi ci attacca o non è bene informato o è in malafede o è un fascioleghista".
Burioni replica:"Il presidente della Regione Toscana, che secondo me sottovaluta il rischio del Coronavirus esponendo a rischi evitabili i propri cittadini, afferma che chi lo critica o è male informato o è fascioleghista. Lo stesso presidente che nella sua regione offre l'omeopatia all'interno del sistema sanitario. Complimenti davvero".