Eh, ma allora la discussione passa ad un altro livello ...
Concordo, tenendo conto che qualsiasi cosa uscita dall'azienda agricola di Zio Bill è in genere una puttanata che serve a loro solo per mantenere la supremazia con implementazioni al limite del criminoso, non tanto in termini tecnologici, ma dirigendo il mercato su robe che possono gestire alla nazi-maniera. Ad esempio sembra che adesso vogliono mollare tutta la base di software in C++ e dirigersi verso Rust, uno dei soliti linguaggi uscito da poco, illeggibile per quanto mi riguarda. Altro polverone del quale non ci sarebbe bisogno.
Anche a me sta sulle scatole Rust, ti dirò. E non vedo il motivo per buttarlo dentro il kernel Linux.
Però lato applicativo secondo me è passabile.
Se si riesce a scrivere software memory safe senza dover per forza andare di roba managed come Java o .NET, secondo me è meglio.
Certo, si potrebbe argomentare che basterebbe usare C ed evitare di far scrivere il codice ai cani, ma alla fine, amico mio, sai meglio di me che comanda il business.
D'altronde, la corsa al GHz c'è stata perché si è smesso di ottimizzare il software.
Hardware is cheap, dicevano. Ed oggi ci ritroviamo ad usare pendrive da sviariati GB per trasferire file che ieri mettevamo su un Floppy Disk da 1.44 MB.
Tutto è tremendamente bloated, oramai. Dai sistemi operativi ai formati di file di testo formattato.
Ovviamente, i soliti adepti urleranno al gombloddoh, perché secondo loro Zio Bill è un'altro angelo che ci ha portato tanto benessere informatico, senza sapere tutte le magagne tecniche che conoscono quelli che lavorano sul pezzo.
Detto questo, la punta di diamante dell'aumento di performances è per il momento in fase di stallo per quanto riguarda le capacità delle CPU. C'è stata parecchia evoluzione sul discorso delle caches, che sono diventate un componente essenziale dei cores, che però comportano CPU sempre più complicate, con istruzioni ritirate, branch prediction, esecuzioni speculative, etc etc. Io purtroppo ci ho a che fare e non sono per niente semplici da manipolare a basso livello.
Quello che sta andando molto "di moda" è il settore sicurezza, con queste CPU che hanno vari meccanismi per impedire l'esecuzione di codice pirata, con ennemila strati di esecuzione, hypervisor, etc etc. Ma a volte certe robe mi sembrano un gran troiaio, tenendo conto che sono comunque aspetti importanti.
Il processore più promettente è al momento il RISC-V, che se non altro è royalty-free e promette di essere altamente espandibile.
Comunque, per ora, aumenti stratosferici di performances non credo siano all'orizzonte, incrementeranno il numero dei core e le dimensioni della cache, altri fattori non mi vengono in mente.
Beh non ci saranno anche perché ormai il software di base, come il sistema operativo, ha perso di valore.
Oramai, con l'avvento dei container e delle architetture distribuite, la potenza di calcolo richiesta per ogni workload, anche in concorrenza, è inferiore ed è spalmata su vari nodi di un cluster.
Quindi diciamo che oramai lo scaling verticale della potenza di calcolo non ha poi molto senso.
Oggi se c'è carenza di CPU, si aggiunge un altro nodo al cluster e si sfrutta il parallelismo.