Come diceva prima il nostro [MENTION=1914]Casnop[/MENTION] che ci aveva visto lungo

ma, in ogni caso, la vedo dura. Difficilmente il governo sbloccherà i fondi in Cina e non vedo perché debba fare una eccezione per il Milan.
La rilevanza dei sopravvenuti mutamenti legislativi interni cinesi in tema di autorizzazioni valutarie su operazioni oltremare è confermata dall'alta autorità di Alberto Giacomo Forchielli, alla cui lettura rimando gli uditori, particolarmente quelli tuttora persuasi sulla possibilità di esportare miliardi di euro fuori dal patrio confine cinese con un semplice report e una procedura spot di record filing tre giorni valuta...

. Sulla esistenza di specifiche clausole risolutive degli accordi contrattuali, per l'effetto della mancata concessione delle autorizzazioni valutarie, si sofferma incidentalmente la stessa Fininvest nel comunicato stampa del 5 agosto scorso, rilasciato all'atto del signing con SES: "Il contratto, vincolante tra le parti, verrà perfezionato entro la fine del 2016 ("closing"), una volta ottenute le autorizzazioni previste in questi casi dalle autorità italiane e cinesi". Una dichiarazione di contenuto ricognitivo della clausola risolutiva espressa presente nei documenti contrattuali, e di esimente di responsabilità contrattuale per inadempimento della controparte cinese. L'insistenza di Fininvest in questa operazione, tra proroghe, acconti, caparre, ed altre proroghe, ha questa univoca motivazione, e ciò a proposito della sua condizione di debolezza contrattuale in questa vicenda, nella quale il gambler cinese sta sguazzando a suo piacimento. La responsabilità di questo caos, ribadiamo, è di Fininvest, e non per aver accettato una operazione condizionata e vigilata come questa, ma per aver avallato una operazione finanziaria a leva, dopo averne saggiamente respinta una l'anno precedente. L'odore dei soldi, ed il fiato sul collo di Vincent Bollorè, hanno acuito gli appetiti, e passi il resto. Più che il dolor potè il digiuno.
