Nel primo tempo la grinta e la fame si sono viste, non riuscendo però a sfruttare le occasioni da goal come si sarebbe dovuto.
Nel secondo tempo invece c'è stato un calo evidente, soprattutto fisico, e proprio per questo per il Milan è importantissimo, in questo momento, chiudere il primo tempo in vantaggio per puntare a contenersi e ripartire in contropiede nella seconda frazione di gara.
L'espulsione al 70esimo è stata la fine della partita.
Inoltre Cesena è un campo storicamente difficile per il Milan, come del resto a Verona (infatti a Verona temo che non faremo più di un punto), in cui l'avversario, conscio di questa tradizione positiva, tende sempre a esaltarsi.
A tutto questo aggiungiamo che la partita con la Juve ha respinto quell'ondata di entusiasmo che c'era e che a centrocampo mancano due titolari come Montolivo e Van Ginkel.
Per carità, è giusto incavolarsi per non aver vinto contro un avversario che lotta per la salvezza, ma la situazione attuale sarebbe spinosa per chiunque, anche se in panchina avessimo Mourinho.
Il Milan attuale ha un punto in meno di quello Zaccheroni alla sua prima annata di quel Milan post-crisi (che però perse due partite invece che una).
E' dura da accettare, ma questi primi risultati non sono nè oltre nè sotto le previsioni per una squadra che è un cantiere e a cui razionalmente non si può chiedere più di un terzo posto.
Poi magari succederà qualcosa di bello e di straordinario, ma non dobbiamo pretenderlo adesso.

Io aspetterei almeno fino alla decima giornata prima di trarre un bilancio su questo Milan.