La questione la affronta CalcioeFinanza.
Elliot subentra improvvisamente a giugno 2018 a metà mercato, da in fretta e furia le chiavi in mano a Leonardo, il quale, in autonomia, perchè è l'unico con esperienza di calcio li dentro, fa le sue scelte "espansive".
Nel frattempo Elliott definisce con Gazidis, la stagione va come va, a Gennaio Gazidis (appena arrivato) e Leonardo discutono e trovano un fragile compromesso liberandosi del mega contratto di Higuain ma accettando di reinvestire i risparmi nell'accoppiata Paquetà Piatek per permettere a Leonardo di inseguire il suo progetto all-in di reientro in CL.
Fallito questo, Leonardo se ne va un minuto dopo (senza dire nulla, ha fallito) e Gazidis impone la nuova linea del taglio costi, del tentativo di conciliare con la UEFA..
I conti fotografano chiaramente che c'è un Milan Elliott-Leonardo e un Milan Elliott-Gazidis con approcci diametralmente opposti.
Scusami ma devo dichiararmi non concorde.
Tu (cioè, scusa, CF) parti dall'assunto che Elliott si sia trovato in questa situazione quasi a sua insaputa. A parte i complotti, che dovrebbero essere ormai quasi certezze, la pantomima col cinese affetto da corona-milan-virus andava avanti ormai da un pezzo.
Picchiamo sempre sul solito tasto, Elliott non è uno sprovveduto, né un'ente di carità. E' una organizzazione che non si fa scrupoli a battagliare con nazioni intere, adesso non venitemi a dire che si mette a investire dall'oggi al domani in un mercato come quello del calcio.
Non si va a prendere un DT come Leonardo e quasi contemporaneamente si prende un AD da un altro mondo, con visioni, questo sì, diametralmente opposte. E' stato detto e stradetto in qualsiasi lingua. Il comandamento #1 in questo tipo di organizzazione è una pianificazione chirurgica delle cose, con obiettivi e procedure ben precise e consolidate.
E' chiaro che Elliott non ha preso il Milan per passione, visto che non si fanno vedere. E se lo ha preso per investimento hanno preso un bel granchio, cosa inammissibile a certi livelli. Siccome questa ipotesi mi sembra abbastanza remota visto i personaggi, non rimane che una gestione "disinteressata", diciamo "in comodato d'uso", senza farsi troppo male e con direttive magari ricevute dai "mandanti".
Per quanto riguarda Leonardo, ha semplicemente esagerato (dal loro punto di vista). Probabilmente è partito in quarta con il cercare di risollevare il Milan in tempi brevi e con la convinzione che esistessero risorse infinite. Poi le magagne sono venute al pettine e la cosa è terminata lì. La cosa è risultata molto teatrale a causa del carattere di Leonardo, molto impulsivo e risoluto.