La mia era una "critica", se così la vogliamo chiamare, o un "invito" allo staff tecnico, non alla dirigenza. Va bene dare tempo a un giovane, ma ci vuole che lo staff sia richiamato a capire come aiutare il ragazzo ad esprimersi per quelle che OGGI sono limiti e peculiarità.
Staff che in passato ha bocciato giovani di qualità perché non ha saputo valorizzarli appieno.
Leao, ad esempio. Che avesse doti fuori dal comune era evidente, ma non riusciva a rendere perché schierato prevalentemente da punta, poi sottopunta, poi esterno, e giocava una partita si e una no, o spezzoni di gara. Alcuni qui sul forum auspicavano che potesse scendere in campo con più frequenza e in un solo ruolo, quello più adatto a lasciarlo libero di esprimere le sue qualità principali, progressione palla al piede su tutte. Spalle alla porta non sapeva giocarci e anche oggi farebbe fatica. La svolta di Leao non è stata solo a livello mentale, ma di pari passo è arrivata la scelta di metterlo in una porzione di campo specifica.Senza quella, non avremmo mai avuto il Leao odierno.
Ecco, lo stesso auspico per De Ketelaere. Che abbia del talento e delle doti si vede. Si deve svegliare lui, ma il problema è principalmente tattico, a mio avviso. Lui trequartista in una serie A estremamente tattica è pesce fuor d'acqua. In fase di non possesso non ha mai lavorato molto, ma anche quando si tratta di cercare spazi per ricevere il pallone è titubante.
La considerazione finale è contestuale al discorso: se lo staff non riesce a lavorarci, perché non lo vede o non lo reputa mentalmente da Milan, piuttosto che insistere su una soluzione che non funziona e bruciarlo definitivamente, è meglio prendere in considerazione subito l'idea di cederlo.