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Come riportato dalla GDS in edicola, CDK in 7 partite non ha ancora inquadrato la porta: 0 tiri per il belga. Non ha ancora inquadrato la porta Per l’allenatore è in crescita, deve solo adattarsi alla A: è stato preso anche per i gol. Charles deve entrare a pieno negli schemi d’attacco e di conseguenza risultare più incisivo. È una normale fase di inserimento, sarebbe straordinario il contrario: che De Ketelaere, a 21 anni, in una squadra nuova e in un campionato diverso, avesse già preso per mano il Milan.
A preoccupare è la difesa: i Il conto delle reti subite in campionato è salito a 8, un’enormità rispetto agli standard scudetto del girone di ritorno 2021-22 (9 gol incassati in 19 partite). Tuttavia, confrontando i primi 7 turni di questa Serie A con i primi 7 dello scorso anno i valori non sono poi così distanti: i rossoneri avevano preso 5 gol e chiuso la porta in tre occasioni, una in più della A attuale. Per ritrovare il passo del Diavolo di acciaio, insomma, il tempo non manca. Il punto semmai è recuperare l’affidabilità di reparto anche riducendo al minimo le sbandate dei singoli, come nel caso di Tomori, poco attento sul gol-partita di Simeone e in generale più incline all’errore rispetto al passato. «È vero, stiamo p r end end o qualche gol di troppo», ha ammesso Pioli, che ha spiegato come qualche lettura sbagliata possa essere il prezzo da pagare per l’atteggiamento aggressivo dei suoi. Rivedendo i gol subiti, però, c’è una zona rossa dalla quale gli avversari rifiniscono spesso le azioni per colpire il Milan: 6 delle 10 reti prese traAeChampions sono maturate sul lato destro della difesa. È solo un caso o il Diavolo adesso pende a sinistra anche quando difende?
CorSera: Milan, niente drammi dopo il KO col Napoli. Ma la difesa preoccupa. Già 8 le reti subite in 7 partite, quando in tutta l’annata scorsa furono 31. Decimo reparto del torneo: c’è una crepa nel muro rossonero. Troppe le reti evitabili, come quella di Simeone, lasciato libero di colpire. In particolare difficoltà c’è Tomori, che sta giocando nettamente sotto ai suoi standard abituali. E anche l’esperto Kjaer sembra ancora un po’ indietro di condizione, dopo il lungo infortunio al crociato. I meccanismi difensivi vanno regolati. E alla svelta, anche.
Tuttosport: al Milan manca un Kessie. Senza di lui i centrali sono indifesi. Incassati 8 gol in 7 giornate e, senza le parate di super Maignan, pure con Sassuolo e Inter sarebbero stati guai. Il Milan quest'anno è ancora più spregiudicato per questo Pioli chiede maggiore attenzione da parte di tutti. A differenza della solita Inter, che durante la preparazione aveva incassato 10 gol in 5 amichevoli, il Milan in estate aveva tenuto abbastanza bene, perdendo gli equilibri solamente contro gli ungheresi dello ZTE (sconfitta per 3-2). Alla prima di campionato, però, contro la già pimpante Udinese, si erano notati i primi campanelli d’allarme. Due le reti prese, entrambe su errori di valutazione o piazzamento, così come accaduto anche con Atalanta (squadra troppo schiacciata verso la porta e passiva nel contrastare Malinovskyi), Inter (De Ketelaere sorpreso da Brozovic in occasione dello 0-1 e Tomori freddato da Dzeko sul 3-2) e Sampdoria (Tonali morbido nella marcatura su Djuricic). Stesso copione in Europa: a Salisburgo sono stati Calabria e Kalulu a non contrastare a dovere Okafor, mentre con la Dinamo Zagabria, come spiegato da Pioli, è stata l’intera retroguardia a farsi sorprendere da Petkovic e Orsic. Come rimediare alla situazione? Sicuramente con una maggiore attenzione e un lavoro specifico su alcune situazioni di gioco, ma, come analizzato nell'articolo a fianco, questo Milan rispetto a quello della scorsa stagione potrebbe avere maggiori problemi di equilibrio difensivo, sia per un'indole e un'idea di gioco più spregiudicata, sia per una struttura diversa del suo centrocampo dove inevitabilmente si sente l'assenza di un mediano come Kessie.
A preoccupare è la difesa: i Il conto delle reti subite in campionato è salito a 8, un’enormità rispetto agli standard scudetto del girone di ritorno 2021-22 (9 gol incassati in 19 partite). Tuttavia, confrontando i primi 7 turni di questa Serie A con i primi 7 dello scorso anno i valori non sono poi così distanti: i rossoneri avevano preso 5 gol e chiuso la porta in tre occasioni, una in più della A attuale. Per ritrovare il passo del Diavolo di acciaio, insomma, il tempo non manca. Il punto semmai è recuperare l’affidabilità di reparto anche riducendo al minimo le sbandate dei singoli, come nel caso di Tomori, poco attento sul gol-partita di Simeone e in generale più incline all’errore rispetto al passato. «È vero, stiamo p r end end o qualche gol di troppo», ha ammesso Pioli, che ha spiegato come qualche lettura sbagliata possa essere il prezzo da pagare per l’atteggiamento aggressivo dei suoi. Rivedendo i gol subiti, però, c’è una zona rossa dalla quale gli avversari rifiniscono spesso le azioni per colpire il Milan: 6 delle 10 reti prese traAeChampions sono maturate sul lato destro della difesa. È solo un caso o il Diavolo adesso pende a sinistra anche quando difende?
CorSera: Milan, niente drammi dopo il KO col Napoli. Ma la difesa preoccupa. Già 8 le reti subite in 7 partite, quando in tutta l’annata scorsa furono 31. Decimo reparto del torneo: c’è una crepa nel muro rossonero. Troppe le reti evitabili, come quella di Simeone, lasciato libero di colpire. In particolare difficoltà c’è Tomori, che sta giocando nettamente sotto ai suoi standard abituali. E anche l’esperto Kjaer sembra ancora un po’ indietro di condizione, dopo il lungo infortunio al crociato. I meccanismi difensivi vanno regolati. E alla svelta, anche.
Tuttosport: al Milan manca un Kessie. Senza di lui i centrali sono indifesi. Incassati 8 gol in 7 giornate e, senza le parate di super Maignan, pure con Sassuolo e Inter sarebbero stati guai. Il Milan quest'anno è ancora più spregiudicato per questo Pioli chiede maggiore attenzione da parte di tutti. A differenza della solita Inter, che durante la preparazione aveva incassato 10 gol in 5 amichevoli, il Milan in estate aveva tenuto abbastanza bene, perdendo gli equilibri solamente contro gli ungheresi dello ZTE (sconfitta per 3-2). Alla prima di campionato, però, contro la già pimpante Udinese, si erano notati i primi campanelli d’allarme. Due le reti prese, entrambe su errori di valutazione o piazzamento, così come accaduto anche con Atalanta (squadra troppo schiacciata verso la porta e passiva nel contrastare Malinovskyi), Inter (De Ketelaere sorpreso da Brozovic in occasione dello 0-1 e Tomori freddato da Dzeko sul 3-2) e Sampdoria (Tonali morbido nella marcatura su Djuricic). Stesso copione in Europa: a Salisburgo sono stati Calabria e Kalulu a non contrastare a dovere Okafor, mentre con la Dinamo Zagabria, come spiegato da Pioli, è stata l’intera retroguardia a farsi sorprendere da Petkovic e Orsic. Come rimediare alla situazione? Sicuramente con una maggiore attenzione e un lavoro specifico su alcune situazioni di gioco, ma, come analizzato nell'articolo a fianco, questo Milan rispetto a quello della scorsa stagione potrebbe avere maggiori problemi di equilibrio difensivo, sia per un'indole e un'idea di gioco più spregiudicata, sia per una struttura diversa del suo centrocampo dove inevitabilmente si sente l'assenza di un mediano come Kessie.
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