Carfagna,rischio trombatura ?

Andris

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Continuano a rincorrersi sempre più fitte le voci su Silvio Berlusconi molto infastidito da questa piega ribelle alla Masaniello presa da Mara Carfagna,da sempre sua fedelissima che lui stesso ha voluto portare in politica dalla televisione dandole un ruolo sempre più importante fino al coordinamento del partito per il Meridione addirittura.
Non solo Carfagna critica puntualmente gli alleati di Forza Italia in tutti i governi locali,ma ora è uscita fuori con la polemica sull'antisemitismo quando Berlusconi è sempre stato un sostenitore di Israele e non ci sta di far vedere il partito poco sensibile sull'argomento.
Huffington Post riporta dei veri sfoghi fatti al suo entourage da Berlusconi.
Ora ritornano in mente i collegamenti con i "moderati" come i renziani,da lei subito smentito eppure fuori di Forza Italia non esisterebbe altro non stimando Salvini e Meloni se non il neopartito creato da Toti;quest'ultimo comunque è molto vicino alla lega,anzi lo stesso governatore ligure ha vinto grazie a quei voti.

Il Secolo d'Italia a proposito rievoca le posizioni e le dichiarazioni rilasciate da lei appena entrata in politica nel 2008:

"Prima di votare Berlusconi, votavo per il Msi.
In effetti, ancora non c’era stata la svolta di Fiuggi voluta da Gianfranco Fini.
Mio padre diceva che io e mio fratello, che ha due anni più di me e votava Msi come me, eravamo i fascisti di casa».

In teoria dunque un percorso molto simile a Giorgia Meloni.

Così come da ministro delle pari opportunità osteggiava apertamente le manifestazioni omosessuali,non a caso è stato l'ultimo ministro a non dare mai il patrocinio ai gay pride.

Sembra passato un secolo,visto che negli ultimi tempi è divenuta paladina anche delle minoranze in contrasto con il suo partito appellandosi al voto di coscienza.
Difficile che una persona improvvisamente cambi,avrà capito che convenga questa strada per una nuova verginità politica così come i primi tempi non citava mai il suo passato televisivo.

Fatto sta che clamorosamente in caso di elezioni anticipate c'è il rischio di non essere più candidata proprio dal suo "Papi" Berlusconi.
 

7vinte

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Continuano a rincorrersi sempre più fitte le voci su Silvio Berlusconi molto infastidito da questa piega ribelle alla Masaniello presa da Mara Carfagna,da sempre sua fedelissima che lui stesso ha voluto portare in politica dalla televisione dandole un ruolo sempre più importante fino al coordinamento del partito per il Meridione addirittura.
Non solo Carfagna critica puntualmente gli alleati di Forza Italia in tutti i governi locali,ma ora è uscita fuori con la polemica sull'antisemitismo quando Berlusconi è sempre stato un sostenitore di Israele e non ci sta di far vedere il partito poco sensibile sull'argomento.
Huffington Post riporta dei veri sfoghi fatti al suo entourage da Berlusconi.
Ora ritornano in mente i collegamenti con i "moderati" come i renziani,da lei subito smentito eppure fuori di Forza Italia non esisterebbe altro non stimando Salvini e Meloni se non il neopartito creato da Toti;quest'ultimo comunque è molto vicino alla lega,anzi lo stesso governatore ligure ha vinto grazie a quei voti.

Il Secolo d'Italia a proposito rievoca le posizioni e le dichiarazioni rilasciate da lei appena entrata in politica nel 2008:

"Prima di votare Berlusconi, votavo per il Msi.
In effetti, ancora non c’era stata la svolta di Fiuggi voluta da Gianfranco Fini.
Mio padre diceva che io e mio fratello, che ha due anni più di me e votava Msi come me, eravamo i fascisti di casa».

In teoria dunque un percorso molto simile a Giorgia Meloni.

Così come da ministro delle pari opportunità osteggiava apertamente le manifestazioni omosessuali,non a caso è stato l'ultimo ministro a non dare mai il patrocinio ai gay pride.

Sembra passato un secolo,visto che negli ultimi tempi è divenuta paladina anche delle minoranze in contrasto con il suo partito appellandosi al voto di coscienza.
Difficile che una persona improvvisamente cambi,avrà capito che convenga questa strada per una nuova verginità politica così come i primi tempi non citava mai il suo passato televisivo.

Fatto sta che clamorosamente in caso di elezioni anticipate c'è il rischio di non essere più candidata proprio dal suo "Papi" Berlusconi.

Complimenti per il titolo :asd:
 

gabri65

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Continuano a rincorrersi sempre più fitte le voci su Silvio Berlusconi molto infastidito da questa piega ribelle alla Masaniello presa da Mara Carfagna,da sempre sua fedelissima che lui stesso ha voluto portare in politica dalla televisione dandole un ruolo sempre più importante fino al coordinamento del partito per il Meridione addirittura.
Non solo Carfagna critica puntualmente gli alleati di Forza Italia in tutti i governi locali,ma ora è uscita fuori con la polemica sull'antisemitismo quando Berlusconi è sempre stato un sostenitore di Israele e non ci sta di far vedere il partito poco sensibile sull'argomento.
Huffington Post riporta dei veri sfoghi fatti al suo entourage da Berlusconi.
Ora ritornano in mente i collegamenti con i "moderati" come i renziani,da lei subito smentito eppure fuori di Forza Italia non esisterebbe altro non stimando Salvini e Meloni se non il neopartito creato da Toti;quest'ultimo comunque è molto vicino alla lega,anzi lo stesso governatore ligure ha vinto grazie a quei voti.

Il Secolo d'Italia a proposito rievoca le posizioni e le dichiarazioni rilasciate da lei appena entrata in politica nel 2008:

"Prima di votare Berlusconi, votavo per il Msi.
In effetti, ancora non c’era stata la svolta di Fiuggi voluta da Gianfranco Fini.
Mio padre diceva che io e mio fratello, che ha due anni più di me e votava Msi come me, eravamo i fascisti di casa».

In teoria dunque un percorso molto simile a Giorgia Meloni.

Così come da ministro delle pari opportunità osteggiava apertamente le manifestazioni omosessuali,non a caso è stato l'ultimo ministro a non dare mai il patrocinio ai gay pride.

Sembra passato un secolo,visto che negli ultimi tempi è divenuta paladina anche delle minoranze in contrasto con il suo partito appellandosi al voto di coscienza.
Difficile che una persona improvvisamente cambi,avrà capito che convenga questa strada per una nuova verginità politica così come i primi tempi non citava mai il suo passato televisivo.

Fatto sta che clamorosamente in caso di elezioni anticipate c'è il rischio di non essere più candidata proprio dal suo "Papi" Berlusconi.

Se avesse intrapreso la carriera pornografica sarebbe stata una stella di levatura mondiale. Pessimo esempio di come non sfruttare le potenzialità che Madre Natura ti ha donato.
 

Toby rosso nero

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Sì, è così. Io e altri lo sosteniamo da tempi non sospetti.

Ah, date un'occhiata all'intervista alla Pascale di oggi, sul Fatto Quotidiano.
Si dichiara bisex, anti-Salvini e pro Carfagna, "preoccupata" per l'avvicinamento di Berlusconi alla lega.
 

fabri47

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Al di là del personaggio di Berlusconi, che credibilità può avere la Lega se continua a stare con questi? FI è un PD con meno consensi.
 

Andris

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la lega ha sempre bisogno di forza italia,perchè altrimenti nei comuni e nelle regioni non potrebbe battere da sola le coalizioni di centro-sinistra fuori dal nord.
per non parlare degli inciuci per l'elezione dei presidenti di provincia,grazie al genio renziano che ci ha tolto il potere elettorale
è opportunismo da entrambe le parti

forza italia comunque è radicato nel territorio in 25 anni di esistenza del partito,al contrario la lega è costretta a raccattare trasformisti per la sua "classe dirigente" al centro-sud.
anche uno che si presenta come lista civica ma con precedenti con forza italia capita spesso pure
 

Milanforever26

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Continuano a rincorrersi sempre più fitte le voci su Silvio Berlusconi molto infastidito da questa piega ribelle alla Masaniello presa da Mara Carfagna,da sempre sua fedelissima che lui stesso ha voluto portare in politica dalla televisione dandole un ruolo sempre più importante fino al coordinamento del partito per il Meridione addirittura.
Non solo Carfagna critica puntualmente gli alleati di Forza Italia in tutti i governi locali,ma ora è uscita fuori con la polemica sull'antisemitismo quando Berlusconi è sempre stato un sostenitore di Israele e non ci sta di far vedere il partito poco sensibile sull'argomento.
Huffington Post riporta dei veri sfoghi fatti al suo entourage da Berlusconi.
Ora ritornano in mente i collegamenti con i "moderati" come i renziani,da lei subito smentito eppure fuori di Forza Italia non esisterebbe altro non stimando Salvini e Meloni se non il neopartito creato da Toti;quest'ultimo comunque è molto vicino alla lega,anzi lo stesso governatore ligure ha vinto grazie a quei voti.

Il Secolo d'Italia a proposito rievoca le posizioni e le dichiarazioni rilasciate da lei appena entrata in politica nel 2008:

"Prima di votare Berlusconi, votavo per il Msi.
In effetti, ancora non c’era stata la svolta di Fiuggi voluta da Gianfranco Fini.
Mio padre diceva che io e mio fratello, che ha due anni più di me e votava Msi come me, eravamo i fascisti di casa».

In teoria dunque un percorso molto simile a Giorgia Meloni.

Così come da ministro delle pari opportunità osteggiava apertamente le manifestazioni omosessuali,non a caso è stato l'ultimo ministro a non dare mai il patrocinio ai gay pride.

Sembra passato un secolo,visto che negli ultimi tempi è divenuta paladina anche delle minoranze in contrasto con il suo partito appellandosi al voto di coscienza.
Difficile che una persona improvvisamente cambi,avrà capito che convenga questa strada per una nuova verginità politica così come i primi tempi non citava mai il suo passato televisivo.

Fatto sta che clamorosamente in caso di elezioni anticipate c'è il rischio di non essere più candidata proprio dal suo "Papi" Berlusconi.

Normale che con FI ormai in decomposizione cerchi di aprirsi un futuro nel Renzismo
 
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