- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 43,121
- Reaction score
- 15,831
Continuano a rincorrersi sempre più fitte le voci su Silvio Berlusconi molto infastidito da questa piega ribelle alla Masaniello presa da Mara Carfagna,da sempre sua fedelissima che lui stesso ha voluto portare in politica dalla televisione dandole un ruolo sempre più importante fino al coordinamento del partito per il Meridione addirittura.
Non solo Carfagna critica puntualmente gli alleati di Forza Italia in tutti i governi locali,ma ora è uscita fuori con la polemica sull'antisemitismo quando Berlusconi è sempre stato un sostenitore di Israele e non ci sta di far vedere il partito poco sensibile sull'argomento.
Huffington Post riporta dei veri sfoghi fatti al suo entourage da Berlusconi.
Ora ritornano in mente i collegamenti con i "moderati" come i renziani,da lei subito smentito eppure fuori di Forza Italia non esisterebbe altro non stimando Salvini e Meloni se non il neopartito creato da Toti;quest'ultimo comunque è molto vicino alla lega,anzi lo stesso governatore ligure ha vinto grazie a quei voti.
Il Secolo d'Italia a proposito rievoca le posizioni e le dichiarazioni rilasciate da lei appena entrata in politica nel 2008:
"Prima di votare Berlusconi, votavo per il Msi.
In effetti, ancora non c’era stata la svolta di Fiuggi voluta da Gianfranco Fini.
Mio padre diceva che io e mio fratello, che ha due anni più di me e votava Msi come me, eravamo i fascisti di casa».
In teoria dunque un percorso molto simile a Giorgia Meloni.
Così come da ministro delle pari opportunità osteggiava apertamente le manifestazioni omosessuali,non a caso è stato l'ultimo ministro a non dare mai il patrocinio ai gay pride.
Sembra passato un secolo,visto che negli ultimi tempi è divenuta paladina anche delle minoranze in contrasto con il suo partito appellandosi al voto di coscienza.
Difficile che una persona improvvisamente cambi,avrà capito che convenga questa strada per una nuova verginità politica così come i primi tempi non citava mai il suo passato televisivo.
Fatto sta che clamorosamente in caso di elezioni anticipate c'è il rischio di non essere più candidata proprio dal suo "Papi" Berlusconi.
Non solo Carfagna critica puntualmente gli alleati di Forza Italia in tutti i governi locali,ma ora è uscita fuori con la polemica sull'antisemitismo quando Berlusconi è sempre stato un sostenitore di Israele e non ci sta di far vedere il partito poco sensibile sull'argomento.
Huffington Post riporta dei veri sfoghi fatti al suo entourage da Berlusconi.
Ora ritornano in mente i collegamenti con i "moderati" come i renziani,da lei subito smentito eppure fuori di Forza Italia non esisterebbe altro non stimando Salvini e Meloni se non il neopartito creato da Toti;quest'ultimo comunque è molto vicino alla lega,anzi lo stesso governatore ligure ha vinto grazie a quei voti.
Il Secolo d'Italia a proposito rievoca le posizioni e le dichiarazioni rilasciate da lei appena entrata in politica nel 2008:
"Prima di votare Berlusconi, votavo per il Msi.
In effetti, ancora non c’era stata la svolta di Fiuggi voluta da Gianfranco Fini.
Mio padre diceva che io e mio fratello, che ha due anni più di me e votava Msi come me, eravamo i fascisti di casa».
In teoria dunque un percorso molto simile a Giorgia Meloni.
Così come da ministro delle pari opportunità osteggiava apertamente le manifestazioni omosessuali,non a caso è stato l'ultimo ministro a non dare mai il patrocinio ai gay pride.
Sembra passato un secolo,visto che negli ultimi tempi è divenuta paladina anche delle minoranze in contrasto con il suo partito appellandosi al voto di coscienza.
Difficile che una persona improvvisamente cambi,avrà capito che convenga questa strada per una nuova verginità politica così come i primi tempi non citava mai il suo passato televisivo.
Fatto sta che clamorosamente in caso di elezioni anticipate c'è il rischio di non essere più candidata proprio dal suo "Papi" Berlusconi.