Cardinale rallenta o chiude? Closing, prestito, Elliott, stadio e futuro.

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Tuttosport: mentre il mercato non dà sussulti e rimane in attesa del centrocampista e del difensore che Stefano Pioli ha chiesto per completare la sua rosa, emergono delle novità importanti sotto l’aspetto societario. Il Milan, nel mese di settembre, passerà di mano da Elliott Management al fondo RedBird Capital di Gerry Cardinale che lo scorso giugno ha sottoscritto il signing per l’acquisizione del 99,93% delle azioni del club rossonero (che verranno controllate dalla holding olandese FootballCo Intermediate Cooperatief U.A mentre i veicoli saranno la ACM Intermediate Holding BV che a sua volta controlla il 100% di ACM Bidco BV, altra società di diritto olandese registrata sempre il 7 giugno 2022). È questo l’aspetto più importante e chiarificatore dell’operazione, visto che fino a qualche settimana fa si parlava di una partecipazione azionaria da parte di Elliott vicina al 30%, invece sarà Gerry Cardinale a controllare tutto il pacchetto azionario del Milan. Indicazioni precise, che non lasciano spazio a interpretazioni di sorta e che saranno ufficializzate nel corso del prossimo mese anche se una data certa per la cerimonia del closing non è ancora stata calendarizzata. C’è tempo fino al 30 settembre, ma da fonti vicine alla trattativa assicurano che il termine ultimo sarà pienamente rispettato e le cause intentate da Blue Skye e Yonghong Li contro Elliott presso il tribunale del Lussemburgo e di Manhattan per motivazioni diverse non freneranno la cessione del Milan a RedBird. Intanto Cardinale potrebbe essere a Milano per il derby del 3 settembre e ha già ripreso i contatti diretti sia con la dirigenza sia con Stefano Pioli, al quale ha fatto il suo personale augurio di buona stagione prima della partita con l'Udinese. In tutto questo contesto, va a chiarirsi anche quella che sarà la posizione di Elliott nel nuovo riassetto societario milanista. Il fondo della famiglia Singer rimarrà con una partecipazione finanziaria. Parte della cifra complessiva dell’operazione, ovvero 1.2 miliardi di euro, sarà raggiunta attraverso un vendor loan, ovvero un prestito da parte del venditore, che avrà un tasso d’interesse attorno al 7% che – dicono i ben informati – è inferiore rispetto a quelli che vengono applicati sul mercato. Questa pratica, in affari di questo tipo, è molto diffusa e la sua applicazione evita al club l’inserimento di terze parti – come ad esempio banche o istituti di credito – che possano chiedere garanzie a tutela del prestito elargito. In parole molto povere, si tratta di una dilazione di pagamento. Ma a quanto ammonterà il vendor loan? È ancora prematuro sbilanciarsi su una cifra effettiva, ciò che si sa è che potrebbe arrivare fino a un massimo di 600 milioni, ma potrebbe essere anche decisamente inferiore in base alla cifra che Cardinale riuscirà a raccogliere dai sottoscrittori dell’operazione Milan. Elliott, in base al contratto concordato per il vendor loan, avrà la possibilità di inserire fino a un massimo di due manager di sua nomina all’interno del consiglio di amministrazione del Milan e le indiscrezioni portano ai nomi di Gordon Singer e Giorgio Furlani, che viene anche visto come un possibile profilo per il ruolo di amministratore delegato nel momento in cui Ivan Gazidis dovesse salutare tutti alla scadenza del suo contratto, prevista per novembre. La prospettiva viene ovviamente monitorata con grande attenzione da Paolo Maldini che dopo la conquista dello scudetto si lasciò andare al famoso sfogo sul contratto attaccando lo stesso Gazidis; la posizione del dt ne uscirebbe rafforzata anche in virtù di un probabile filo diretto con lo stesso Cardinale. La visione di Gerry Cardinale è certamente a medio-lungo periodo, con l’obiettivo di trasformare il Milan in una vera e propria “media company” con l’obiettivo di proiettare l’intero club in una nuova dimensione, economica e sportiva. Ecco perché Cardinale sta seguendo da vicino tutto l’iter per il nuovo stadio (aveva visionato di persona l’area di Sesto San Giovanni) e vuole tenere il Milan ai vertici del calcio italiano e nell’élite europea. I conti economici dovranno migliorare ancora prima di poter arrivare a fare certe spese sul mercato, perché i -50 indicativi del bilancio 2021-22 sono ancora una fuoriuscita di cassa importante che non consente di essere troppo aggressivi negli acquisti. Serviranno però anche degli interventi importanti da parte della nuova proprietà in tema di rinnovi di contratto, in primis quello di Rafael Leao. Il portoghese è in attesa di una proposta migliorativa che si avvicini alle sua richiesta da 7 milioni.

Repubblica dedica un articolo alla sfida tra le cinque squadra lombarde, ed ai 20 derby stagionali previsti nella stagione in corso, e sulla situazione societaria del Milan scrive: Il Milan è statunitense, col fondo Elliott, e a settembre dovrebbe restarlo, passando (anche attraverso un prestito di Elliott) alla società d’investimento RedBird di Gerry Cardinale: in pochi giorni si capirà se l’operazione sia stata rallentata o se invece è vicina alla chiusura
 
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7AlePato7

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Tuttosport: mentre il mercato non dà sussulti e rimane in attesa del centrocampista e del difensore che Stefano Pioli ha chiesto per completare la sua rosa, emergono delle novità importanti sotto l’aspetto societario. Il Milan, nel mese di settembre, passerà di mano da Elliott Management al fondo RedBird Capital di Gerry Cardinale che lo scorso giugno ha sottoscritto il signing per l’acquisizione del 99,93% delle azioni del club rossonero (che verranno controllate dalla holding olandese FootballCo Intermediate Cooperatief U.A mentre i veicoli saranno la ACM Intermediate Holding BV che a sua volta controlla il 100% di ACM Bidco BV, altra società di diritto olandese registrata sempre il 7 giugno 2022). È questo l’aspetto più importante e chiarificatore dell’operazione, visto che fino a qualche settimana fa si parlava di una partecipazione azionaria da parte di Elliott vicina al 30%, invece sarà Gerry Cardinale a controllare tutto il pacchetto azionario del Milan. Indicazioni precise, che non lasciano spazio a interpretazioni di sorta e che saranno ufficializzate nel corso del prossimo mese anche se una data certa per la cerimonia del closing non è ancora stata calendarizzata. C’è tempo fino al 30 settembre, ma da fonti vicine alla trattativa assicurano che il termine ultimo sarà pienamente rispettato e le cause intentate da Blue Skye e Yonghong Li contro Elliott presso il tribunale del Lussemburgo e di Manhattan per motivazioni diverse non freneranno la cessione del Milan a RedBird. Intanto Cardinale potrebbe essere a Milano per il derby del 3 settembre e ha già ripreso i contatti diretti sia con la dirigenza sia con Stefano Pioli, al quale ha fatto il suo personale augurio di buona stagione prima della partita con l'Udinese. In tutto questo contesto, va a chiarirsi anche quella che sarà la posizione di Elliott nel nuovo riassetto societario milanista. Il fondo della famiglia Singer rimarrà con una partecipazione finanziaria. Parte della cifra complessiva dell’operazione, ovvero 1.2 miliardi di euro, sarà raggiunta attraverso un vendor loan, ovvero un prestito da parte del venditore, che avrà un tasso d’interesse attorno al 7% che – dicono i ben informati – è inferiore rispetto a quelli che vengono applicati sul mercato. Questa pratica, in affari di questo tipo, è molto diffusa e la sua applicazione evita al club l’inserimento di terze parti – come ad esempio banche o istituti di credito – che possano chiedere garanzie a tutela del prestito elargito. In parole molto povere, si tratta di una dilazione di pagamento. Ma a quanto ammonterà il vendor loan? È ancora prematuro sbilanciarsi su una cifra effettiva, ciò che si sa è che potrebbe arrivare fino a un massimo di 600 milioni, ma potrebbe essere anche decisamente inferiore in base alla cifra che Cardinale riuscirà a raccogliere dai sottoscrittori dell’operazione Milan. Elliott, in base al contratto concordato per il vendor loan, avrà la possibilità di inserire fino a un massimo di due manager di sua nomina all’interno del consiglio di amministrazione del Milan e le indiscrezioni portano ai nomi di Gordon Singer e Giorgio Furlani, che viene anche visto come un possibile profilo per il ruolo di amministratore delegato nel momento in cui Ivan Gazidis dovesse salutare tutti alla scadenza del suo contratto, prevista per novembre. La prospettiva viene ovviamente monitorata con grande attenzione da Paolo Maldini che dopo la conquista dello scudetto si lasciò andare al famoso sfogo sul contratto attaccando lo stesso Gazidis; la posizione del dt ne uscirebbe rafforzata anche in virtù di un probabile filo diretto con lo stesso Cardinale. La visione di Gerry Cardinale è certamente a medio-lungo periodo, con l’obiettivo di trasformare il Milan in una vera e propria “media company” con l’obiettivo di proiettare l’intero club in una nuova dimensione, economica e sportiva. Ecco perché Cardinale sta seguendo da vicino tutto l’iter per il nuovo stadio (aveva visionato di persona l’area di Sesto San Giovanni) e vuole tenere il Milan ai vertici del calcio italiano e nell’élite europea. I conti economici dovranno migliorare ancora prima di poter arrivare a fare certe spese sul mercato, perché i -50 indicativi del bilancio 2021-22 sono ancora una fuoriuscita di cassa importante che non consente di essere troppo aggressivi negli acquisti. Serviranno però anche degli interventi importanti da parte della nuova proprietà in tema di rinnovi di contratto, in primis quello di Rafael Leao. Il portoghese è in attesa di una proposta migliorativa che si avvicini alle sua richiesta da 7 milioni.
Se mettono un uomo di Elliott come amministratore delegato credo vi sarebbero pochi dubbi su chi comanda davvero.
 

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Repubblica dedica un articolo alla sfida tra le cinque squadra lombarde, ed ai 20 derby stagionali previsti nella stagione in corso, e sulla situazione societaria del Milan scrive: Il Milan è statunitense, col fondo Elliott, e a settembre dovrebbe restarlo, passando (anche attraverso un prestito di Elliott) alla società d’investimento RedBird di Gerry Cardinale: in pochi giorni si capirà se l’operazione sia stata rallentata o se invece è vicina alla chiusura
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Mika

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Ed ovviamente sarà uomo vicino a Silvio. Ma noi vediamo ufo,scie chimiche...
Ma poi magari l'AD sarà il braccio destro di Cardinale che ha il cognome tedesco e si dirà che siamo ancora di Elliot perché nel CDA avrà due uomini di cui si parla Gordon Singer e Furlan e siamo punto a capo.

Io dico che chi vuole vedere le scie chimiche le vede lo stesso a prescindere, chi non vuole vederle non le vede a prescindere.
 

diavolo

شراء ميل
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Ma poi magari l'AD sarà il braccio destro di Cardinale che ha il cognome tedesco e si dirà che siamo ancora di Elliot perché nel CDA avrà due uomini di cui si parla Gordon Singer e Furlan e siamo punto a capo.

Io dico che chi vuole vedere le scie chimiche le vede lo stesso a prescindere, chi non vuole vederle non le vede a prescindere.
Furlani il personaggio ricorrente.
 

Zenos

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Ma poi magari l'AD sarà il braccio destro di Cardinale che ha il cognome tedesco e si dirà che siamo ancora di Elliot perché nel CDA avrà due uomini di cui si parla Gordon Singer e Furlan e siamo punto a capo.

Io dico che chi vuole vedere le scie chimiche le vede lo stesso a prescindere, chi non vuole vederle non le vede a prescindere.
Siamo al 3 closing in 4 anni,abbiamo cambiato quasi 3 proprietà ed ogni volta c'è sempre qualcuno vicino al nano. Ma sarà sicuramente un caso.
 

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