Cardinale:"Cambiamo il calcio. Milan più fisico e veloce".

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Un Milan più fisicato, veloce e dinamico sulla carta dovrebbe patire (finalmente) meno il derby.
Ma il condizionale è d'obbligo perchè Pioli ha dimostrato a piu riprese di essere in grado di strafare al punto di rovinare tutto.
Voglio una squadra cinica e concreta, sperando non provi a fare qualche "genialata" tipo, che ne so, Calabria trequartista alla Ronaldinho.
Maignan play e krunic in porta.
 

Giek

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Un Milan più fisicato, veloce e dinamico sulla carta dovrebbe patire (finalmente) meno il derby.
Ma il condizionale è d'obbligo perchè Pioli ha dimostrato a piu riprese di essere in grado di strafare al punto di rovinare tutto.
Voglio una squadra cinica e concreta, sperando non provi a fare qualche "genialata" tipo, che ne so, Calabria trequartista alla Ronaldinho.
Tranquillo che Pioli preparerà tatticamente la partita alla sua maniera: di mer.da
 

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Se si dovesse riassumere in un solo slogan la visione (sofisticata e in gran parte originale rispetto al
calcio italiano) di Gerry Cardinale, 56 anni, proprietario del Milan da uno, si potrebbe forse scegliere la frase «cambiamento non è una brutta parola». Per restare al top bisogna cambiare, Cardinale è entrato nel Milan in punta di piedi («per un anno ho tenuto l’organizzazione ereditata»), ma quest’estate ha iniziato a cambiare: ha voluto «un Milan più fisico, più forte, più veloce, più intenso, più europeo e in queste prime partite l’ho visto». Ma è tutto il calcio italiano che deve cambiare se vuole ridurre la distanza con gli altri campionati, in particolare con la Premier «e io credo di poter dare un contributo». Cardinale ne parla nell’intervista a Venanzio Postiglione (vicedirettore del Corriere della Sera) e Arianna Ravelli, servizio di copertina del numero di 7 domani in edicola.

Seguirà l'intervista completa
.
 
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Pian piano sta fugando i miei iniziali legittimi dubbi su di lui.

Non so se sappia realmente di calcio ma è comunque un uomo di sport.

Pian piano inizia a piacermi!

Spero di non sbagliarmi!
ma che vuoi che sappia che vive dall' altra parte del mondo, del Milan.

L' importante è scelga gli uomini giusti e deve essere bravo in questo, poi serve un po' di ****.

In CL quest' anno ci siamo finiti per un soffio, se non ci andavamo erano volatili per diabetici

Per ora comunque i fatti gli stanno dando ragione al 101%
 
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Se si dovesse riassumere in un solo slogan la visione (sofisticata e in gran parte originale rispetto al
calcio italiano) di Gerry Cardinale, 56 anni, proprietario del Milan da uno, si potrebbe forse scegliere la frase «cambiamento non è una brutta parola». Per restare al top bisogna cambiare, Cardinale è entrato nel Milan in punta di piedi («per un anno ho tenuto l’organizzazione ereditata»), ma quest’estate ha iniziato a cambiare: ha voluto «un Milan più fisico, più forte, più veloce, più intenso, più europeo e in queste prime partite l’ho visto». Ma è tutto il calcio italiano che deve cambiare se vuole ridurre la distanza con gli altri campionati, in particolare con la Premier «e io credo di poter dare un contributo». Cardinale ne parla nell’intervista a Venanzio Postiglione (vicedirettore del Corriere della Sera) e Arianna Ravelli, servizio di copertina del numero di 7 domani in edicola.

Seguirà l'intervista completa

ha ragione, il calcio deve cambiare se si vuole competere minimamente con le altre leghe europee. Inutile dirlo che serve una dirigenza e una programmazione all'altezza, impianti moderni e una vocazione allo show che manca palesemente in serie A.

Io inizierei distribuendo i diritti TV per una buona percentuale in base agli stadi e al prodotto mediatico che si può creare, con categorie di stadi da A a E per dire. Sarebbe un enorme incentivo, non è possibile avere stadi come Empoli o Verona in serie A per dire.
 
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ma che vuoi che sappia che vive dall' altra parte del mondo, del Milan.

L' importante è scelga gli uomini giusti e deve essere bravo in questo, poi serve un po' di ****.

In CL quest' anno ci siamo finiti per un soffio, se non ci andavamo erano volatili per diabetici

Per ora comunque i fatti gli stanno dando ragione al 101%


Anche Berlusconi per me non capiva una fava di pallone, Galliani così così (infatti senza Braida siamo sprofondati), però ha creato l'epopea di successi più grandiosa di sempre. La squadra leggendaria per eccellenza per almeno due cicli.

Della serie che per essere un mecenate non è necessario che tu sia un artista o un intellettuale.
 

Djici

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ma che vuoi che sappia che vive dall' altra parte del mondo, del Milan.

L' importante è scelga gli uomini giusti e deve essere bravo in questo, poi serve un po' di ****.

In CL quest' anno ci siamo finiti per un soffio, se non ci andavamo erano volatili per diabetici

Per ora comunque i fatti gli stanno dando ragione al 101%
I fatti quali sarebbero esattamente?
Perché a me piace non e piaciuto la sua gestione/comunicazione.
Ma davanti a fatto oggettivi pure io mi arrendo ?
E ad oggi non so quale scelte stanno pagando... (non dico che sta andando tutto a rotoli eh... dico che per ora non c'è nulla che può essere giudicati ne in bene ne in male).
E questo vale sia per la parte sportiva che per lo stadio.
Farlo senza l'Inter e qualcosa. Ma prima di cantare vittoria vediamo se lo facciamo e a cosa somigliera quello stadio.
 

Jackdvmilan

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Un mio amico lavora per una persona molto amica di Cardinale. Ha detto che è una persona d'oro e con una visione di business clamorosa. Che dire...stiamo a vedere
 
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