Cardinale: addio Milan a febbraio? Ibra e Furlani...

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News importanti sul futuro societario del Milan da Ernico Currò, su Repubblica in edicola: si è fatta ormai debole, anche per il dissidio con Ibrahimovic, la posizione del ds D’Ottavio. Ma le indiscrezioni più clamorose sul futuro arrivano da New York. L’era di Gerry Cardinale, da agosto 2022 azionista di controllo con la sua RedBird, potrebbe chiudersi in anticipo anche rispetto alla scadenza dell’agosto 2025: la chiave della vicenda è la restituzione al fondo Elliott di 693 milioni di euro di prestito (da 560 milioni sono già saliti a 653 per gli interessi), ottenuto proprio dal fondo della famiglia Singer per acquisire il controllo della società. I portavoce di RedBird, interpellati da Repubblica, smentiscono che il manager statunitense dell’entertainment abbia affrontato il tema della sua uscita con l’ad rossonero Furlani. Ma filtra dagli Usa l’ipotesi addio di Cardinale a febbraio 2025: per recuperare, senza plusvalenze, i 150 milioni investiti nel Milan attraverso il fondo RB FC Fund IV. Il prestito di Elliott si trasformerebbe in patrimonio netto: in pratica i Singer si riprenderebbero la maggioranza (con 843 milioni sugli 1,2 miliardi dell’operazione 2022), lasciando inizialmente a Cardinale il controllo del 30% delle quote. Di sicuro Furlani, manager di Elliott passato in quota RedBird, diventa più che mai l’ago della bilancia, con il parere vincolante di Gordon Singer, influente membro del Cda in forza del suddetto prestito. Il disimpegno di Cardinale postulerebbe il ridimensionamento di Ibrahimovic, che da consulente di Cardinale (senior advisor) svolge un compito ibrido di dirigente in pectore, accanto al dt Moncada.


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malos

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News importanti sul futuro societario del Milan da Ernico Currò, su Repubblica in edicola: si è fatta ormai debole, anche per il dissidio con Ibrahimovic, la posizione del ds D’Ottavio. Ma le indiscrezioni più clamorose sul futuro arrivano da New York. L’era di Gerry Cardinale, da agosto 2022 azionista di controllo con la sua RedBird, potrebbe chiudersi in anticipo anche rispetto alla scadenza dell’agosto 2025: la chiave della vicenda è la restituzione al fondo Elliott di 693 milioni di euro di prestito (da 560 milioni sono già saliti a 653 per gli interessi), ottenuto proprio dal fondo della famiglia Singer per acquisire il controllo della società. I portavoce di RedBird, interpellati da Repubblica, smentiscono che il manager statunitense dell’entertainment abbia affrontato il tema della sua uscita con l’ad rossonero Furlani. Ma filtra dagli Usa l’ipotesi addio di Cardinale a febbraio 2025: per recuperare, senza plusvalenze, i 150 milioni investiti nel Milan attraverso il fondo RB FC Fund IV. Il prestito di Elliott si trasformerebbe in patrimonio netto: in pratica i Singer si riprenderebbero la maggioranza (con 843 milioni sugli 1,2 miliardi dell’operazione 2022), lasciando inizialmente a Cardinale il controllo del 30% delle quote. Di sicuro Furlani, manager di Elliott passato in quota RedBird, diventa più che mai l’ago della bilancia, con il parere vincolante di Gordon Singer, influente membro del Cda in forza del suddetto prestito. Il disimpegno di Cardinale postulerebbe il ridimensionamento di Ibrahimovic, che da consulente di Cardinale (senior advisor) svolge un compito ibrido di dirigente in pectore, accanto al dt Moncada.


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Cmq Furlani il villan dei villans.
 

Zenos

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News importanti sul futuro societario del Milan da Ernico Currò, su Repubblica in edicola: si è fatta ormai debole, anche per il dissidio con Ibrahimovic, la posizione del ds D’Ottavio. Ma le indiscrezioni più clamorose sul futuro arrivano da New York. L’era di Gerry Cardinale, da agosto 2022 azionista di controllo con la sua RedBird, potrebbe chiudersi in anticipo anche rispetto alla scadenza dell’agosto 2025: la chiave della vicenda è la restituzione al fondo Elliott di 693 milioni di euro di prestito (da 560 milioni sono già saliti a 653 per gli interessi), ottenuto proprio dal fondo della famiglia Singer per acquisire il controllo della società. I portavoce di RedBird, interpellati da Repubblica, smentiscono che il manager statunitense dell’entertainment abbia affrontato il tema della sua uscita con l’ad rossonero Furlani. Ma filtra dagli Usa l’ipotesi addio di Cardinale a febbraio 2025: per recuperare, senza plusvalenze, i 150 milioni investiti nel Milan attraverso il fondo RB FC Fund IV. Il prestito di Elliott si trasformerebbe in patrimonio netto: in pratica i Singer si riprenderebbero la maggioranza (con 843 milioni sugli 1,2 miliardi dell’operazione 2022), lasciando inizialmente a Cardinale il controllo del 30% delle quote. Di sicuro Furlani, manager di Elliott passato in quota RedBird, diventa più che mai l’ago della bilancia, con il parere vincolante di Gordon Singer, influente membro del Cda in forza del suddetto prestito. Il disimpegno di Cardinale postulerebbe il ridimensionamento di Ibrahimovic, che da consulente di Cardinale (senior advisor) svolge un compito ibrido di dirigente in pectore, accanto al dt Moncada.


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E via poi con un altro burattino al posto di Gerry. Il mostro è stato creato, difficile distruggerlo.
 

Toby rosso nero

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News importanti sul futuro societario del Milan da Ernico Currò, su Repubblica in edicola: si è fatta ormai debole, anche per il dissidio con Ibrahimovic, la posizione del ds D’Ottavio. Ma le indiscrezioni più clamorose sul futuro arrivano da New York. L’era di Gerry Cardinale, da agosto 2022 azionista di controllo con la sua RedBird, potrebbe chiudersi in anticipo anche rispetto alla scadenza dell’agosto 2025: la chiave della vicenda è la restituzione al fondo Elliott di 693 milioni di euro di prestito (da 560 milioni sono già saliti a 653 per gli interessi), ottenuto proprio dal fondo della famiglia Singer per acquisire il controllo della società. I portavoce di RedBird, interpellati da Repubblica, smentiscono che il manager statunitense dell’entertainment abbia affrontato il tema della sua uscita con l’ad rossonero Furlani. Ma filtra dagli Usa l’ipotesi addio di Cardinale a febbraio 2025: per recuperare, senza plusvalenze, i 150 milioni investiti nel Milan attraverso il fondo RB FC Fund IV. Il prestito di Elliott si trasformerebbe in patrimonio netto: in pratica i Singer si riprenderebbero la maggioranza (con 843 milioni sugli 1,2 miliardi dell’operazione 2022), lasciando inizialmente a Cardinale il controllo del 30% delle quote. Di sicuro Furlani, manager di Elliott passato in quota RedBird, diventa più che mai l’ago della bilancia, con il parere vincolante di Gordon Singer, influente membro del Cda in forza del suddetto prestito. Il disimpegno di Cardinale postulerebbe il ridimensionamento di Ibrahimovic, che da consulente di Cardinale (senior advisor) svolge un compito ibrido di dirigente in pectore, accanto al dt Moncada.


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Per quel che riguarda il viaggio a new York tutto stra anticipato qui come al solito. Vertice di mercato, certo...

Eh ma quando parliamo di strapotere di Furlani e di Elliott, siamo visionari...
Molti vedono la sua faccia da paperino uscito da un cartone animato e pensano che sia un personaggio insignificante che non conta nulla.

Non cambierò mai idea, fino a che il fondo Elliott resta al Milan, tutto andrà sempre a rotoli sportivamente. Ed economicamente, ogni bilancio pseudo positivo è solo finalizzato ad interessi extra campo. Non è certo uno scudetto ogni 20 anni, che non era minimamente nei programmi dei rabbini, a modificare il giudizio su Elliott.
 

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Brotherhedo

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Furlani e` "la banalita` del male" al servizio dei suoi padroni.

Queste news, di fatto, se confermate (ed e` uno scenario altamente realistico e probabile), sono un necrologio per il fu AC Milan.
 

Super_Lollo

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Ma la vera domanda è: che senso avrebbe per Cardinale perdere il Milan per una cifra per RedBird “ridicola” ? Sono soldi che hanno in pancia e che tirerebbero fuori tempo zero ( hanno appena comprato Paramount per 8 miliardi )
Quindi se dovesse succedere una cosa del genere sarebbe “studiata”, ma a che pro ?

Tutto senza senso.
 

bobbylukr

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Ma la vera domanda è: che senso avrebbe per Cardinale perdere il Milan per una cifra per RedBird “ridicola” ? Sono soldi che hanno in pancia e che tirerebbero fuori tempo zero ( hanno appena comprato Paramount per 8 miliardi )
Quindi se dovesse succedere una cosa del genere sarebbe “studiata”, ma a che pro ?

Tutto senza senso.
Beh che sia stato una testa di legno consapevole che si è reso disponibile per evitare che altri comprassero il Milan è un' ipotesi che è circolata subito. E c'era tutta una spiegazione finanziaria/fiscale, che non ricordo, per cui Elliot tenendo in questo modo il Milan, con continui vendor loan fake, ci guadagna...
 
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