Calhanoglu a DAZN. Ecco le parole del turco
Nel calcio è normale avere periodi diversi nel corso di una stagione, possono esserci degli alti e bassi. Credo che questi momenti possano fortificarci in vista del girone di ritorno. Siamo a tre punti dalla Champions, è tutto in gioco. Potevamo fare meglio, avere più punti, ma non molliam. Non mi sento sotto pressione. Se non segno vengo giudicato negativamente, ma questo non è corretto. Se gioco per la squadra e faccio quello che chiede il mister, avrò comunque fatto bene il mio lavoro. Biglia e Bonaventura sono out, quindi ogni tanto devo giocare al loro posto. Sicuramente mi piacerebbe di più giocare dietro le punte, ma non cambia niente. L'importante è stare concentrato sulla partita che devo fare. Il mio futuro? "Io sono felice al Milan, sono contento di Gattuso e del suo staff. Qui a Milano mi sento bene Il rapporto con Gattuso è veramente buono, anche quando si arrabbia con me. Lo accetto perché è un tecnico con mentalità vincente. Quando è così è sempre meglio non dire niente, altrimenti ti arriva la papagna...".
Mi ricordo quando tutti noi, in coro, recitavamo queste parole "Chala è più forte di Suso, è l'unico top potenziale in rosa", questo fino a 3 mesi fa.
Ha perso la moglie e probabilmente la dignità, è un tipo fragile emotivamente e si vede, si sente troppe pressioni addosso e soprattutto la cosa peggiore di tutte: gioca sempre, cosa che attira su di se critiche che non è in grado di sopportare.
Io penso che andrebbe lasciato tranquillo e reinserito con costanza fra i titolari nel momento in cui è in piena ripresa emotiva e fisica.
È un investimento fatto appena 1 anno fa, venderlo ora significherebbe venderlo nel peggior momento possibile e perderci. Bisognerebbe dargli tempo e serenità e venderlo quando ritorna ad essere quello di gennaio scorso, così da trovare qualcuno che ti dia anche 40-45 milioni per lui.
È inutile continuare a criticarlo, è in palese crisi, e la colpa è di chi continua a schierarlo.
Quando un giocatore non è in forma lo si lascia fuori.
Bisogna tutelare prima di tutto l'investimento, e questo lo si fa dandogli il tempo che ci vuole, non buttandolo nella mischia a prendere caxxi in faccia.