Premesso che mi ritengo pressoché un ignorante.
Io credo che queste discussioni, ancorché utili e istruttive, poi alla fine si risolvono su posizioni che rimangono al 99% le stesse. Le idee politiche penso siano fra gli assiomi più indissolubili della mente umana, nemmeno un "inception", come il film, riuscirebbe a eradicarle. Forse solo nel lungo periodo.
Prendo me per esempio. Mi ritengo tendenzialmente di destra, per ideali. Ma ho anche profondi pensieri di sinistra. A me piacerebbe difendere il mio paese, nel rispetto di tutti, farlo crescere ed amplificarne le doti. Pensiero da "sovranista", anche se non è esattamente la definizione. Mi dà fastidio vedere il degrado e la crescente dissoluzione della nostra civiltà e della nostra identità. Vorrei disciplina e pugno duro, naturalmente senza fare del male gratuito. Ma quando ci va, ci vuole. Non è opportuno gestire milioni di persone con il guanto eccessivamente morbido, i prepotenti sono troppo avvantaggiati.
Ma sono anche per l'eguaglianza e comunità. Odio il modello americano e le multinazionali, e vorrei trattamenti paritari e supporto sociale per chi lavora. Vorrei per esempio che chi fa lavori umili e degradanti come il minatore guadagnasse quanto il manager che se ne sta alla scrivania, al caldo. Ovviamente con le dovute proporzioni, le responsabilità, e tutte le accezioni del termine.
Quindi dove mi colloco? Questo è il problema, riuscire a trovare la giusta collocazione. Questo è il dramma che viviamo in Italia. Visto la penosa politica messa in piazza, per un verso o per un altro, dal CSX e dal CDX, dove orientarsi? All'estrema destra allora. Oppure all'estrema sinistra.
Io lo ritengo un fatto inaccettabile, essere praticamente costretti a scegliere gli estremi quando mi sento sostanzialmente un moderato.