Tuttosport in edicola: Il Milan continua a lavorare per trovare il difensore giusto da consegnare a Stefano Pioli. La strada non è semplice e il club, dopo aver messo una toppa col ritorno di Gabbia e l’acquisto di Terracciano - che servirà a colmare pure la partenza di Krunic -, sta cercando la giusta soluzione tecnica ed economica. Stabilito, a meno di sorprendenti occasioni a fine mercato, che l’investimento sull’attaccante verrà rimandato all’estate, Furlani, Moncada e D’Ottavio hanno ragionato se aumentare il budget per il difensore.
Si è sondato Dragusin, prima che scegliesse definitivamente il Tottenham, si è pensato a Buongiorno, piste però difficili da inseguire. Costa un po’ meno dei due difensori sopracitati Facundo Medina del Lens, mancino e argentino - quindi extracomunitario, ma il Milan avendo mollato il 18enne Popovic ha ancora uno slot libero -, ma le voci provenienti da Argentina e Francia non hanno trovato conferme negli ambienti rossoneri, anche se il giocatore piace. A rendere complicata l'eventuale operazione anche la presenza dell’intermediario Simonian che ha lavorato su Popovic. Si torna così a due ragazzi francesi, Tanguy Nianzou Kouassi del Siviglia e Lilian Brassier del Brest. Economicamente parlando potrebbe essere più semplice arrivare al primo, chiuso nel Siviglia e dunque acquistabile probabilmente anche con la formula del prestito con diritto. Alla dirigenza rossonera, però, oggi piace più Brassier, mancino e dunque più adatto alle necessità della retroguardia di Pioli. Il giocatore ha detto sì al Milan, è lusingato e vorrebbe trasferirsi in Italia, tant’è che ha frenato davanti alla proposta del Monaco. Il problema è che il Brest non scende da una valutazione di 12 milioni, ritenuta troppo alta dal Milan che non vorrebbe superare i 7-8. Il fatto che Brassier voglia il Milan, però, sta spingendo la dirigenza rossonera a prendersi ancora un po’ di tempo, con la speranza che nell’ultimo terzo di gennaio il club francese abbassi le sue pretese.