Boom di contagi nelle scuole

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
42,974
Reaction score
15,714
La lettera della maestra Rossella Ortolani che lascia la scuola per protesta riguardo quello che il protocollo obbliga a fare,snaturando la scuola e mandandola avanti solo per questioni ideologiche

Oggi abbiamo passato 2 ore in collegio plenario a cercare di capire come ci si doveva comportare nel caso un bambino palesasse un mal di testa.
Oggi abbiamo scoperto cosa deve fare un referente Covid e che il bimbo che presenta stati lievemente febbrili sarà accompagnato da qualcuno, nella stanza Covid (che basterebbe chiamare infermeria ma se no non fa abbastanza paura) in attesa che venga la mamma a prenderlo e di corsa perché se non trovano nessuno dei familiari al telefono, qualcuno potrebbe chiamare direttamente il 118.
Abbiamo capito poi che dopo scattano tanti di quei controlli a tappeto che se ci va bene, forse, chiudono solo la classe del bimbo trovato positivo al Virus dei virus, altrimenti chiudono tutta la scuola, nel caso ce ne siano diversi.

Sappiamo che i bambini entreranno ed usciranno da scuola, in tempi diversi, da tre entrate anche lontane fra loro, in modo che chi ha più figli corra da una parte all’altra a portarli e a riprenderli… Precisi percorsi segnati li vedranno tutti rigorosamente mascherati entrare in fila, distanziati e se i bimbi ritardano, possono entrare a scuola solo un’ora dopo. Come alle superiori.

Anche i genitori saranno mascherati all’uscita da scuola: così le maestre dei bambini delle classi prime non riconosceranno mai i parenti dei loro alunni e contravverranno, in modo involontario, a tutte le norme per la sicurezza legate alla riconsegna dei bambini alle famiglie.

A mensa si faranno 3 turni: il primo 50 minuti dopo la fine della ricreazione, nonché della merenda del mattino e l’ultimo alle 14…comodissimo!

Cosa faranno in classe? Niente!
Non possono toccarsi, scambiarsi il pennarello, accumulare i libri uno sopra l’altro, alzarsi per giocare con i loro amichetti…fare gruppi di lavoro, aiutarsi a vicenda, abbracciare la maestra.
Niente giochi di classe, niente giochi da casa, niente quaderni in buchina, o fogli sotto il banco…tutto al millimetro è pianificato per tenerli fermi al banco buoni buoni, perché appena si alzano e si avvicinano a qualcuno… scatta l’urlo della maestra, alla quale, con uno specifico corso di aggiornamento è stato inculcato (senza se e senza ma) che deve fare rispettare tutte le regole, pena la responsabilità di un contagio.

In giardino niente contatto e una classe alla volta, in palestra niente giochi di contatto. Alcune insegnanti dimenticatesi della didattica (che non interessa più a nessuno), si sono chieste: “Ma se la palla casca per terra mentre giocano a palla avvelenata e la prende un altro bambino che si fa: si deve disinfettare?”
Certo! Si ferma il gioco e ogni volta che la tocca qualcuno, la maestra, anziché fare l’arbitro, prende il disinfettante il cencetto e la disinfetta… sono stati geniali!

Sono riusciti a spengere tutti i neuroni degli italiani, a staccare tutte le sinapsi a creare il buio nei circuiti elettrici dei nostri cervelli.
Hanno vinto!
Sono almeno 30 anni che stanno lavorando per questo e ce l’hanno fatta: elettroencefalogramma piatto!
Elettroencefalogramma piatto di medici, insegnanti, dirigenti, genitori, tutte le componenti della scuola stanno sobbollendo nel calderone delle paure, dei divieti, del pensiero unico, a fuoco sempre più alto…e non se ne sono neppure accorti!

Va bene così: dà un senso di sicurezza essere così disciplinati, inquadrati, regolamentati…oh questo governo è davvero serio!
Peccato che l’argomento principale sia: i bambini… allora non c’è che sperare che almeno loro gridino, urlino, cantino, saltino sui banchi, si abbraccino, si sbaciucchino, giochino ad acchiappino, al lego, ai puzzle, si scambino la merenda, e giochino a calcio… senza accorgersene… vivano…

Speriamo che almeno loro non si facciano irretire e scappino al controllo delle menti perverse che stanno tenendo sotto scacco il mondo.
Speriamo che almeno loro, in modo naturale… disobbediscano…tutti insieme, come quando il venerdì pomeriggio, stanchi di una settimana di schede da compilare, cominciano ad alzare la voce e davvero non li puoi fermare…sovrastano tutto e tutti…esprimono il loro disagio e nessuno può farli tacere.

Genitori! Se avete cuore di mandarli a scuola in queste condizioni almeno insegnate loro quello che avreste dovuto fare voi: insegnategli a disubbidire…per tornare ad essere liberamente vivi.
Io nel frattempo lascio andare tutto come deve andare, e me ne vado: prendo aspettativa, ma non perché ho paura del Virus dei virus, non perché ho paura delle conseguenze di un errore di distanziamento, non perché ho paura dei bambini, no.
Io non voglio essere complice di questo delirio, io insegno per tutti e cinque gli anni di scuola dei miei alunni a NON AVER PAURA.

Perché la paura inibisce l’esperienza.
La paura restringe il campo visivo.
La paura chiude il cuore.
La paura separa.
La paura isola.
La paura fa ammalare corpo e anima.
La paura è buia!
E i bambini sono figli della luce!
Forse per questo li stanno incatenando ai banchi…

E allora cari bimbi miei,
quando questa grande ombra oscura se ne sarà andata e la giustizia avrà portato alla luce le sue nefandezze, io tornerò ad insegnare come ho sempre fatto.
Ora miei cari piccoli non riesco a farlo perché è stato impedito il mio diritto d’insegnare e non posso oppormi se non andandomene. Perdonatemi.
Con amore,

la vostra maestra Rossella Ortolani.
 

danjr

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
11,445
Reaction score
3,173
Per me, numeri assolutamente non realistici. Ma in difetto.

Ci saranno orde di asintomatici, o magari che producono uno starnuto ogni due ore, che a loro volta contagiano compagni di classe che a loro volta "giustiziano" amici, familiari e parenti.
Se facessero i tamponi come nel
Calcio, sarebbero già tutte chiuse
 

danjr

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
11,445
Reaction score
3,173
Ma sicuro lungi da me dire che le scuole non c'entrano niente, ma non è nemmeno vero che è tutta colpa delle scuole. La questione è che ovunque vai devi rispettare il protocollo di sicurezza. Sicuramente ci sono scuole "non a norma" che vanno chiuse. Sicuramente ci sono scuole dove si può continuare ad andare in sicurezza.

Quando si capirà bene come si trasmette il virus potremo dirlo. Ricordati che a scuola ci sono potenzialmente tantissimi asintomatici che poi lo portano in giro, se lo trasmettono ecc. Non abbiamo dati relativi allo scorso anno, ma a Gennaio-Febbraio, ricordo alcune classi che avevo dimezzate. Io non sono così sicuro che il protocollo funzioni così bene, che bastino le mascherine ecc
 

danjr

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
11,445
Reaction score
3,173
è impossibile mettere in sicurezza una scuola per me. tanto come un bar o un campo profughi. non ci sono regole in certi posti.

già è quasi impossibile sul posto di lavoro...
Non è la stessa cosa, al bar ci vai di passaggio per qualche ora è al massimo con qualche amico, a scuola ci sono centinaia se non migliaia di persine che tutti i giorni vanno. Puoi essere perfetto nel comportamento per un paio di ore se esci in giro, ma 5 pre tutti i giorni per mesi... prima o poi l’errore ti scappa.
Penso che per i contagi i calcetti abbiamo influenti tipo 0,...
 
Registrato
8 Ottobre 2018
Messaggi
44,097
Reaction score
14,301
Hai toccato un argomento complesso ma nevralgico.
La società dell'iperconsumo deve viaggiare alla massima velocità, se rallenta precipita come gli aerei supersonici.

Il virus limita la socialità, che nel consumo è il vero e proprio carburante.

Io rimango ancora un illuso che dopo questa pandemia (che per me durerà diversi anni) progetteremo una società un po' diversa, meno frenetica, con priorità ridefinite.

scordatelo. abbiamo avuto la dimostrazione dopo il 1o lockdown.

appena è calato il contagio gente a dire che il virus è esistito solo per i vecchi, perchè curato male, minimizzare, parlare di numeri gonfiati.
fette di prosciutto sugli occhi e aperitivi, discoteche, vacanze all'estero. non si può più tornare indietro.

si può solo trasferirsi in una luogo più "arretrato" o uno gestito meglio.
australia o canada fino a costarica o isola del pacifico :)
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,365
Reaction score
37,662
La lettera della maestra Rossella Ortolani che lascia la scuola per protesta riguardo quello che il protocollo obbliga a fare,snaturando la scuola e mandandola avanti solo per questioni ideologiche

Oggi abbiamo passato 2 ore in collegio plenario a cercare di capire come ci si doveva comportare nel caso un bambino palesasse un mal di testa.
Oggi abbiamo scoperto cosa deve fare un referente Covid e che il bimbo che presenta stati lievemente febbrili sarà accompagnato da qualcuno, nella stanza Covid (che basterebbe chiamare infermeria ma se no non fa abbastanza paura) in attesa che venga la mamma a prenderlo e di corsa perché se non trovano nessuno dei familiari al telefono, qualcuno potrebbe chiamare direttamente il 118.
Abbiamo capito poi che dopo scattano tanti di quei controlli a tappeto che se ci va bene, forse, chiudono solo la classe del bimbo trovato positivo al Virus dei virus, altrimenti chiudono tutta la scuola, nel caso ce ne siano diversi.

Sappiamo che i bambini entreranno ed usciranno da scuola, in tempi diversi, da tre entrate anche lontane fra loro, in modo che chi ha più figli corra da una parte all’altra a portarli e a riprenderli… Precisi percorsi segnati li vedranno tutti rigorosamente mascherati entrare in fila, distanziati e se i bimbi ritardano, possono entrare a scuola solo un’ora dopo. Come alle superiori.

Anche i genitori saranno mascherati all’uscita da scuola: così le maestre dei bambini delle classi prime non riconosceranno mai i parenti dei loro alunni e contravverranno, in modo involontario, a tutte le norme per la sicurezza legate alla riconsegna dei bambini alle famiglie.

A mensa si faranno 3 turni: il primo 50 minuti dopo la fine della ricreazione, nonché della merenda del mattino e l’ultimo alle 14…comodissimo!

Cosa faranno in classe? Niente!
Non possono toccarsi, scambiarsi il pennarello, accumulare i libri uno sopra l’altro, alzarsi per giocare con i loro amichetti…fare gruppi di lavoro, aiutarsi a vicenda, abbracciare la maestra.
Niente giochi di classe, niente giochi da casa, niente quaderni in buchina, o fogli sotto il banco…tutto al millimetro è pianificato per tenerli fermi al banco buoni buoni, perché appena si alzano e si avvicinano a qualcuno… scatta l’urlo della maestra, alla quale, con uno specifico corso di aggiornamento è stato inculcato (senza se e senza ma) che deve fare rispettare tutte le regole, pena la responsabilità di un contagio.

In giardino niente contatto e una classe alla volta, in palestra niente giochi di contatto. Alcune insegnanti dimenticatesi della didattica (che non interessa più a nessuno), si sono chieste: “Ma se la palla casca per terra mentre giocano a palla avvelenata e la prende un altro bambino che si fa: si deve disinfettare?”
Certo! Si ferma il gioco e ogni volta che la tocca qualcuno, la maestra, anziché fare l’arbitro, prende il disinfettante il cencetto e la disinfetta… sono stati geniali!

Sono riusciti a spengere tutti i neuroni degli italiani, a staccare tutte le sinapsi a creare il buio nei circuiti elettrici dei nostri cervelli.
Hanno vinto!
Sono almeno 30 anni che stanno lavorando per questo e ce l’hanno fatta: elettroencefalogramma piatto!
Elettroencefalogramma piatto di medici, insegnanti, dirigenti, genitori, tutte le componenti della scuola stanno sobbollendo nel calderone delle paure, dei divieti, del pensiero unico, a fuoco sempre più alto…e non se ne sono neppure accorti!

Va bene così: dà un senso di sicurezza essere così disciplinati, inquadrati, regolamentati…oh questo governo è davvero serio!
Peccato che l’argomento principale sia: i bambini… allora non c’è che sperare che almeno loro gridino, urlino, cantino, saltino sui banchi, si abbraccino, si sbaciucchino, giochino ad acchiappino, al lego, ai puzzle, si scambino la merenda, e giochino a calcio… senza accorgersene… vivano…

Speriamo che almeno loro non si facciano irretire e scappino al controllo delle menti perverse che stanno tenendo sotto scacco il mondo.
Speriamo che almeno loro, in modo naturale… disobbediscano…tutti insieme, come quando il venerdì pomeriggio, stanchi di una settimana di schede da compilare, cominciano ad alzare la voce e davvero non li puoi fermare…sovrastano tutto e tutti…esprimono il loro disagio e nessuno può farli tacere.

Genitori! Se avete cuore di mandarli a scuola in queste condizioni almeno insegnate loro quello che avreste dovuto fare voi: insegnategli a disubbidire…per tornare ad essere liberamente vivi.
Io nel frattempo lascio andare tutto come deve andare, e me ne vado: prendo aspettativa, ma non perché ho paura del Virus dei virus, non perché ho paura delle conseguenze di un errore di distanziamento, non perché ho paura dei bambini, no.
Io non voglio essere complice di questo delirio, io insegno per tutti e cinque gli anni di scuola dei miei alunni a NON AVER PAURA.

Perché la paura inibisce l’esperienza.
La paura restringe il campo visivo.
La paura chiude il cuore.
La paura separa.
La paura isola.
La paura fa ammalare corpo e anima.
La paura è buia!
E i bambini sono figli della luce!
Forse per questo li stanno incatenando ai banchi…

E allora cari bimbi miei,
quando questa grande ombra oscura se ne sarà andata e la giustizia avrà portato alla luce le sue nefandezze, io tornerò ad insegnare come ho sempre fatto.
Ora miei cari piccoli non riesco a farlo perché è stato impedito il mio diritto d’insegnare e non posso oppormi se non andandomene. Perdonatemi.
Con amore,

la vostra maestra Rossella Ortolani.

In buona sostanza cosa vorrebbe??
Far giocare i bimbi tutti col das a stretto contatto e provare le canzoncine di natale?
Il testo è toccante, intimo e mosso da amore verso il proprio lavoro ma non capisco cosa sta indirettamente chiedendo.
Di fare come se nulla fosse???
 

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
42,974
Reaction score
15,714
In buona sostanza cosa vorrebbe??
Far giocare i bimbi tutti col das a stretto contatto e provare le canzoncine di natale?
Il testo è toccante, intimo e mosso da amore verso il proprio lavoro ma non capisco cosa sta indirettamente chiedendo.
Di fare come se nulla fosse???

io l'ho interpretata che la scuola così per lei non ha senso,sarebbe stato meglio fermarla e quindi si ferma lei visto che non può fermare il sistema.
in effetti nessuno descrive con precisione quanto avviene,fanno giusto il video di 10 secondi per far vedere i banchi distanti e le mascherine.
la quotidianità è sconosciuta a chi non sta dentro
 
Alto