Bonucci:"Al Milan ho capito che il mio posto è la Juve".

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Leonardo Bonucci, alla GDS, ancora sull'esperienza al Milan. Le dichiarazioni:"Sì, fu un anno difficile per me. Sia a livello personale che lavorativo. C’erano stati screzi e io, alla fine, specie dopo la sconfitta in Champions, ho preso una decisione poco lucida. Però devo dire che quella scelta, che certo mi ha condizionato la carriera, mi ha migliorato come uomo. Quei mesi al Milan mi hanno consentito di guardarmi dentro e capire che il mio posto era nella Juventus, in questa che sento come la mia famiglia. Ho conosciuto al Milan persone belle, prima tra queste Rino Gattuso. È stato un anno difficile. Ma non inutile. Al termine del quale sono stato molto contento di tornare a casa".
 

Julian4674

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Una delusione, io ci credevo, doveva essere il leader su cui ripartire, invece ha preferito tornare dove sta comodo, dove non ha pressioni e dove si vincono scudetti a ripetizione in ciabatte, dove non è il leader, all'ombra di Buffon e Chiellini. Un giocatore distante anni luce da un Ibra, che è arrivato, si è preso la squadra sulle spalle e sta alzando il livello di tutti, lui si uno che sposta gli equilibri anche a 39 anni, l'altro l'unica cosa che sposta è la sua Ferrari
 

Metti

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solo in un sistema corrotto in tutte le sue parti (vertici istituzionali, stampa, etc) uno come Bonucci può uscirsene con queste barzellettate. Un giocatore discreto tendente al buono, esaltato dal contesto in cui gioca e dal regolamento che - giocando da quelli - gli consente ciò che altrove non potrebbe fare (ricordo una sequenza di 9 partite in diffida, con fallo su mattia destro da cartellino arancione, ovviamente nemmeno sanzionato, e la giornata successiva in campo a decidere con un gol un big match... non ricordo se vs Napoli o Inter... o ricordo quando prese a testate Rizzoli senza che questi battesse ciglio)

fuori da quel contesto deviato, è uscita tutta la sua normalità. Asino in campo nel milan, in nazionale e nel contesto internazionale (preso a pesci in faccia da chiunque). Dal punto di vista caratteriale una persona con problemi (credo anche mentali), altro che leader

ci fosse una testata (non tante, una) che scrivesse la realtà anziché farsi manipolare, a questa gente farebbe fare una figura da cioccolatai indimenticabile. Come il libro bluff pubblicato da quel somaro di Chiellini, sponsorizzato tra un pò pure dal Papa, che probabilmente deve raccimolare grano per rifarsi il naso (perché altrimenti il senso non si spiega). Raccontasse poi le magnifiche gesta di Cardiff, o che ne so... di quando l'ha alzata a Berlino (la tavoletta del cesso intendo).

Gente fallita, che ha forse una o due occasioni per poter dare un senso alla sua carriera, in caso contrario dimenticatoio puro. Altrimenti non avrebbero bisogno di seminare odio su chiunque, si godrebbero i trionfi e i meriti personali. Senza scomodare gente come Baresi, Maldini, Nesta... anche solo un semplice Materazzi (per quanto io l'abbia odiato) ha segnato in finale mondiale ... FINALE MONDIALE ... ahah basta questo per ridicolizzare l'intera carriera di Chiellini e Bonucci, che una finale mondiale la possono giocare solo alla play
 
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Leonardo Bonucci, alla GDS, ancora sull'esperienza al Milan. Le dichiarazioni:"Sì, fu un anno difficile per me. Sia a livello personale che lavorativo. C’erano stati screzi e io, alla fine, specie dopo la sconfitta in Champions, ho preso una decisione poco lucida. Però devo dire che quella scelta, che certo mi ha condizionato la carriera, mi ha migliorato come uomo. Quei mesi al Milan mi hanno consentito di guardarmi dentro e capire che il mio posto era nella Juventus, in questa che sento come la mia famiglia. Ho conosciuto al Milan persone belle, prima tra queste Rino Gattuso. È stato un anno difficile. Ma non inutile. Al termine del quale sono stato molto contento di tornare a casa".

Hai fatto un tour per vedere qualche champions dai, mettiamola cosi.
Ora ti puoi vantare di aver giocato in un club e per un club che ha ha alzato 7 champions, mica robetta da tutti.
Curriculum migliorato.
Raccontalo a quel fabbro di chiellini.
 
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Leonardo Bonucci, alla GDS, ancora sull'esperienza al Milan. Le dichiarazioni:"Sì, fu un anno difficile per me. Sia a livello personale che lavorativo. C’erano stati screzi e io, alla fine, specie dopo la sconfitta in Champions, ho preso una decisione poco lucida. Però devo dire che quella scelta, che certo mi ha condizionato la carriera, mi ha migliorato come uomo. Quei mesi al Milan mi hanno consentito di guardarmi dentro e capire che il mio posto era nella Juventus, in questa che sento come la mia famiglia. Ho conosciuto al Milan persone belle, prima tra queste Rino Gattuso. È stato un anno difficile. Ma non inutile. Al termine del quale sono stato molto contento di tornare a casa".

Non ti ho mai voluto e avevo tanti motivi validissimi: difensore mediocre (bravo palla al piede), lento e senza particolari istinti per il gioco, ma ancor più mediocre personaggio, fasullo come il suo attuale compagno Chiellini, sbruffone e vigliacco.
Gli hanno dato persino la fascia di capitano e c'era chi era d'accordo. Roba da pazzi.
 

hiei87

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Quell'anno ha fatto capire a tutti anche il valore del Bonucci calciatore. Coi gobbi e in Italia, in un sistema collaudato, e contro avversari sempre remissivi, sembrava un gran difensore. Da noi ha fatto ridere. Romagnoli già sembrava di un'altra categoria...
 
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Alla Juve vinci scudetti anche se sei iuliano o porrini.
Al Milan vinci gli scudetti se sei baresi, nesta, costacurta, maldini.

Ovviamente per la stragrande maggioranza dei difensori italiani, la Juve è la propria casa.
 

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