Bocci:"Leao, oscurato Mbappè".

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Alessandro Bocci del CorSera:"Una notte da re, oltre i suoi limiti e l’insostenibile tendenza a farsi inghiottire dalla partita piuttosto che dominarla. Leao è stato l’anima del Milan che si è rimesso in piedi dopo essere finito al tappeto contro l’Udinese. Una partita perfetta per qualità, dedizione, efficacia. Il gol in rovesciata, che ha sorpreso Donnarumma, è stato la scintilla. Da quel momento il portoghese si è trasformato in Mbappé sino a oscurare il francese, che è il più forte del mondo anche se a San Siro non lo ha fatto vedere. Ora, non basta una partita per metterli sullo stesso piano. Ma Rafa ha i numeri per avvicinare Kylian. Agile, rapido, spietato nel dribbling morbido e fatale, ma anche nell’allungo palla al piede, quasi imprendibile sul primo scatto e bravissimo nella triangolazione stretta. Leao ha guidato il Milan nella partita che poteva farlo sprofondare all’inferno. La migliore in questa stagione perché, oltre alla tecnica, il dieci rossonero ci ha messo l’anima, l’impegno, la concentrazione e la capacità di soffrire, affondando sul povero Hakimi e rincorrendo Dembelé sino all’altezza dei terzini. Leao può ridare colore alla stagione milanista e guidarne la riscossa. Sinora ha inciso poco, 4 gol e 4 assist tra campionato e Coppa. Serve più continuità e meno indolenza. Per fare il salto di qualità deve uscire dal limbo. Non basta oscurare Mbappé una volta. E se il re non ha incantato contro la squadra per cui tifava da ragazzino, il merito è anche di Pioli. Contro il Psg il tecnico non ha sbagliato una mossa ed è riuscito a imbrigliare la stella francese come non aveva fatto al Parco dei Principi, costruendogli intorno una specie di gabbia con Calabria che lo aspettava, Reijnders che andava a raddoppiare e Tomori, schierato apposta sul centrodestra, come terzo baluardo. Leao, invece, ha goduto di ampia libertà di movimento. Luis Enrique pensa più a costruire che a distruggere, ma stavolta gli è andata male. E il Milan è rinato. Leao però adesso non lo deve abbandonare. Niente è perduto e tutto è ancora in gioco".
 
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Alessandro Bocci del CorSera:"Una notte da re, oltre i suoi limiti e l’insostenibile tendenza a farsi inghiottire dalla partita piuttosto che dominarla. Leao è stato l’anima del Milan che si è rimesso in piedi dopo essere finito al tappeto contro l’Udinese. Una partita perfetta per qualità, dedizione, efficacia. Il gol in rovesciata, che ha sorpreso Donnarumma, è stato la scintilla. Da quel momento il portoghese si è trasformato in Mbappé sino a oscurare il francese, che è il più forte del mondo anche se a San Siro non lo ha fatto vedere. Ora, non basta una partita per metterli sullo stesso piano. Ma Rafa ha i numeri per avvicinare Kylian. Agile, rapido, spietato nel dribbling morbido e fatale, ma anche nell’allungo palla al piede, quasi imprendibile sul primo scatto e bravissimo nella triangolazione stretta. Leao ha guidato il Milan nella partita che poteva farlo sprofondare all’inferno. La migliore in questa stagione perché, oltre alla tecnica, il dieci rossonero ci ha messo l’anima, l’impegno, la concentrazione e la capacità di soffrire, affondando sul povero Hakimi e rincorrendo Dembelé sino all’altezza dei terzini. Leao può ridare colore alla stagione milanista e guidarne la riscossa. Sinora ha inciso poco, 4 gol e 4 assist tra campionato e Coppa. Serve più continuità e meno indolenza. Per fare il salto di qualità deve uscire dal limbo. Non basta oscurare Mbappé una volta. E se il re non ha incantato contro la squadra per cui tifava da ragazzino, il merito è anche di Pioli. Contro il Psg il tecnico non ha sbagliato una mossa ed è riuscito a imbrigliare la stella francese come non aveva fatto al Parco dei Principi, costruendogli intorno una specie di gabbia con Calabria che lo aspettava, Reijnders che andava a raddoppiare e Tomori, schierato apposta sul centrodestra, come terzo baluardo. Leao, invece, ha goduto di ampia libertà di movimento. Luis Enrique pensa più a costruire che a distruggere, ma stavolta gli è andata male. E il Milan è rinato. Leao però adesso non lo deve abbandonare. Niente è perduto e tutto è ancora in gioco".
Ma avete fatto caso sui primi 2 passi che mbappè ha fatto fatica a saltare calabria?
Leao coi primi 2 passi prende un metro a tutti.

Attenzione : non sto dicendo leao sia più forte nè che dribbli meglio, anche perchè mbappè ha una coordinazione che leao si sogna.
Però nei primi 2 passi leao oggi non ha eguali.
 

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Alessandro Bocci del CorSera:"Una notte da re, oltre i suoi limiti e l’insostenibile tendenza a farsi inghiottire dalla partita piuttosto che dominarla. Leao è stato l’anima del Milan che si è rimesso in piedi dopo essere finito al tappeto contro l’Udinese. Una partita perfetta per qualità, dedizione, efficacia. Il gol in rovesciata, che ha sorpreso Donnarumma, è stato la scintilla. Da quel momento il portoghese si è trasformato in Mbappé sino a oscurare il francese, che è il più forte del mondo anche se a San Siro non lo ha fatto vedere. Ora, non basta una partita per metterli sullo stesso piano. Ma Rafa ha i numeri per avvicinare Kylian. Agile, rapido, spietato nel dribbling morbido e fatale, ma anche nell’allungo palla al piede, quasi imprendibile sul primo scatto e bravissimo nella triangolazione stretta. Leao ha guidato il Milan nella partita che poteva farlo sprofondare all’inferno. La migliore in questa stagione perché, oltre alla tecnica, il dieci rossonero ci ha messo l’anima, l’impegno, la concentrazione e la capacità di soffrire, affondando sul povero Hakimi e rincorrendo Dembelé sino all’altezza dei terzini. Leao può ridare colore alla stagione milanista e guidarne la riscossa. Sinora ha inciso poco, 4 gol e 4 assist tra campionato e Coppa. Serve più continuità e meno indolenza. Per fare il salto di qualità deve uscire dal limbo. Non basta oscurare Mbappé una volta. E se il re non ha incantato contro la squadra per cui tifava da ragazzino, il merito è anche di Pioli. Contro il Psg il tecnico non ha sbagliato una mossa ed è riuscito a imbrigliare la stella francese come non aveva fatto al Parco dei Principi, costruendogli intorno una specie di gabbia con Calabria che lo aspettava, Reijnders che andava a raddoppiare e Tomori, schierato apposta sul centrodestra, come terzo baluardo. Leao, invece, ha goduto di ampia libertà di movimento. Luis Enrique pensa più a costruire che a distruggere, ma stavolta gli è andata male. E il Milan è rinato. Leao però adesso non lo deve abbandonare. Niente è perduto e tutto è ancora in gioco".
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Pit96

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Ma avete fatto caso sui primi 2 passi che mbappè ha fatto fatica a saltare calabria?
Leao coi primi 2 passi prende un metro a tutti.

Attenzione : non sto dicendo leao sia più forte nè che dribbli meglio, anche perchè mbappè ha una coordinazione che leao si sogna.
Però nei primi 2 passi leao oggi non ha eguali.
Oddio, forse Mbappè vedendo Calabria si è detto che non era necessario esagerare con lo scatto :asd:
Però sì, Leao ha dimostrato (sverniciando Hakimi) che nell'accelerazione sui primi passi non ha rivali
 
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Mbappé fortissimo ma in Serie A e con la rosa attuale del Milan, al posto di Leao farebbe fatica ugualmente anche lui
 
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Ma avete fatto caso sui primi 2 passi che mbappè ha fatto fatica a saltare calabria?
Leao coi primi 2 passi prende un metro a tutti.

Attenzione : non sto dicendo leao sia più forte nè che dribbli meglio, anche perchè mbappè ha una coordinazione che leao si sogna.
Però nei primi 2 passi leao oggi non ha eguali.
no dai.
1o tentativo gli ha dato 4 metri e se lo è fumato, poi son stati sempre 2 o 3 contro 1 e calabria partiva con troppo vantaggio.

comunque i primi 5 metri leao è il numero 1 lo hodetto più volte già, è irreale perchè gli altri sembrano fermi.
 
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