Berlusconi e la sua Mission che non va dimenticata MAI

First93

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Apro questo thread perché è evidente ormai che il percorso di Gattuso al Milan, come tecnico, è giunto alla fine e quindi a Giugno la società dovrà scegliere con chi ripartire l’anno prossimo.

Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo” puntualizzata poi ne “Il Milan dovrà essere sempre padrone del campo e padrone del gioco

Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo

E tutto lì signori, è il Milan


Sinceramente per quest'anno l'unica cosa che vorrei vedere è il quarto posto, raggiungerlo giocando bene o male non mi cambia. Il poter ripartire ad oggi non te lo dà il bel gioco, te lo permettono gli introiti della champions, fa schifo da dire ma è così. Dopo poi, una volta rientrati stabilmente in Champions, allora sì che pretendo una squadra che domini il campo e degli acquisti mirati per schiacciare gli avversari come facevamo anni fa.

Io vedo la Champions come un qualcosa che può farci ripartire, più del bel gioco. Forse sono un po' troppo razionale e poco sentimentale, ma la mia idea è questa. Quarto posto vuol dire maggiore appeal, maggiori introiti e anche maggiori emozioni per noi. Comunque non penso che il tuo discorso sia sbagliato del tutto, dominare il campo permette di avere più occasioni e vincere più spesso, però senza i giocatori giusti fai fatica.

Ultima cosa: io non capirò mai la differenza tra bel gioco e cattivo gioco, e poi perchè il catenaccio viene bollato come cattivo gioco? In fondo se non prendi gol, mal che ti và la pareggi no? Il calcio è fatto di episodi, quello che conta è sfruttare al massimo le occasioni che hai, puoi anche creare 20 occasioni da gol a partita ma se non la butti dentro non puoi vincere. Comunque vabbè, è solo una mia opinione soggettiva che vuol dire tutto e non vuol dire niente...
 
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Apro questo thread perché è evidente ormai che il percorso di Gattuso al Milan, come tecnico, è giunto alla fine e quindi a Giugno la società dovrà scegliere con chi ripartire l’anno prossimo.

Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo” puntualizzata poi ne “Il Milan dovrà essere sempre padrone del campo e padrone del gioco

Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo

E tutto lì signori, è il Milan

Gattuso è un problema, in quanto inadatto ad allenare una squadra come il Milan. Pertanto a Giugno credo vada via. Però oramai la "questione Rino" è diventato l'argomento principe di ogni discussione sul Milan. Cioè noi abbiamo gli argomenti chiave per ogni periodo. Abbiamo avuto il periodo "senatori che devono smammare"; in seguito la diatribe Pato-Tevez ce la siamo portati anni dietro; poi giustamente l'odio smisurato per il duo diabolico "Galliani-Berlu". Peraltro come non ricordare la gogna per ogni allenatore arrivato (in molti casi giusta). Il problema reale del Milan degli ultimi anni (anche se ultimamente qualche giocatore decente l'abbiamo preso) è TECNICO. Da almeno 7 anni la qualità della rosa è SCARNA. Gattuso ovvio debba smammare ma non è l'unico problema. Non ci fissiamo. La squadra è lo stesso costruita male per giocare con qualsiasi modulo (per mancanza di alternative o poca qualità). Che poi anche questa squadra possa fare meglio dal punto di vista prettamente numerico (punti) è sotto l'occhio di tutti. Però i problemi non si risolvono unicamente cacciando Rino, ma scegliendo si un tecnico adatto, però al contempo formando un roster adatto ai nostri obiettivi. Altrimenti odieremo anche il Conte o Sarri di turno...
 

Lineker10

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Apro questo thread perché è evidente ormai che il percorso di Gattuso al Milan, come tecnico, è giunto alla fine e quindi a Giugno la società dovrà scegliere con chi ripartire l’anno prossimo.

Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo” puntualizzata poi ne “Il Milan dovrà essere sempre padrone del campo e padrone del gioco

Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo

E tutto lì signori, è il Milan

Altra epoca. Trovo sempre sbagliato guardare al passato.
Deve nascere un nuovo Milan che abbia le radici nella nostra grande storia ma che sia al passo coi tempi.
Non sarà facile e, che piaccia o meno, non è detto che torneremo mai ad ammirare un Milan grande come quello che è stato.

Qualcosa c'è, poco, perché quel Milan è nato su un gruppo di giovani campioni che erano fuoriclasse in campo e fuori, con uno stile inconfondibile anche senza un pallone, ineccepibile nei comportamenti e nelle parole. Questo stile con tanta fatica lo stanno riportando a Milanello, dopo anni di *****ni e creste.

Poi per tutto il resto serve tanto, nel calcio di oggi prima di tutto una quantità inverosimile di milioni da investire, serve tanto coraggio, professionalità, coerenza, tempo...

Chissà se torneremo mai a ammirare una squadra che ambisce a vincere la Champions... Io ci credo e ci spero ma non è scontato.

Il discorso del bel gioco è fuffa. Senza i Gullit Van Basten Donadoni Baresi Maldini... Ma la lista è lunga... le parole sarebbero rimaste vuote come tante altre che ha pronunciato Berlusconi in tempi più recenti e bui del nostro Milan.
Certamente può essere usato come orientamento nella scelta degli uomini, giocatori e allenatori, ma poco più.
 
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Io condivido quello che scrivi,
ma la mia priorità è tornare competitivi, pur giocando male, ma rivivere quelle emozioni di essere li a giocarsi lo scudetto come minimo.

Il bel gioco di quel Milan era perfetto per l'estero, ma in Italia non portava grandissimi risultati,
tant'è che sotto la sua gestione Berlusconi ha vinto solo 8 scudetti, questo per dirti che difficilmente vedrai una squadra che vince lo scudetto giocando bene... le partite che contano, in serie A, sono "sporche".
È facile dire l'Atalanta gioca bene, si certo contro il chievo sicuramente, ma se trova una squadra chiusa che randella, anche l'Atalanta fa fatica.

Io voglio tornare a vincere,
si essere il Napoli di Sarri e finire a mani vuote, no grazie.

Torniamo a vincere, poi penseremo al bel gioco...
Bravo Manue
 
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Altra epoca. Trovo sempre sbagliato guardare al passato.
Deve nascere un nuovo Milan che abbia le radici nella nostra grande storia ma che sia al passo coi tempi.
Non sarà facile e, che piaccia o meno, non è detto che torneremo mai ad ammirare un Milan grande come quello che è stato.

Qualcosa c'è, poco, perché quel Milan è nato su un gruppo di giovani campioni che erano fuoriclasse in campo e fuori, con uno stile inconfondibile anche senza un pallone, ineccepibile nei comportamenti e nelle parole. Questo stile con tanta fatica lo stanno riportando a Milanello, dopo anni di *****ni e creste.

Poi per tutto il resto serve tanto, nel calcio di oggi prima di tutto una quantità inverosimile di milioni da investire, serve tanto coraggio, professionalità, coerenza, tempo...

Chissà se torneremo mai a ammirare una squadra che ambisce a vincere la Champions... Io ci credo e ci spero ma non è scontato.

Il discorso del bel gioco è fuffa. Senza i Gullit Van Basten Donadoni Baresi Maldini... Ma la lista è lunga... le parole sarebbero rimaste vuote come tante altre che ha pronunciato Berlusconi in tempi più recenti e bui del nostro Milan.
Certamente può essere usato come orientamento nella scelta degli uomini, giocatori e allenatori, ma poco più.
Hai messo per iscritto anche i miei pensieri grazie
 
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Tre/quattro innesti che vuole il prossimo allenatore, sperando a questo punto che possa essere uno tra Conte e Sarri.

E' necessario per il bene di questa squadra e per il suo futuro che il prossimo allenatore sia in grado di insegnare calcio, vuol dire mandare a memoria movimenti, schemi, idee. Non voglio riproporre vecchi discorsi ma i 200 modi di battere una rimessa laterale di Sarri non sono folclore o sciocchezze ma l'essenza per crescere. Noi non abbiamo nemmeno uno schema da corner.

Se si ha un maestro di calcio si cresce e nel breve/medio periodo si giocherà a calcio. Io ho visto giocare bene sia le squadre di Conte che quelle di Sarri, fisionomie e pensieri diversi ma squadre orientate alla vittoria e organizzate. Questo ci serve.
 

Milanforever26

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Altra epoca. Trovo sempre sbagliato guardare al passato.
Deve nascere un nuovo Milan che abbia le radici nella nostra grande storia ma che sia al passo coi tempi.
Non sarà facile e, che piaccia o meno, non è detto che torneremo mai ad ammirare un Milan grande come quello che è stato.

Qualcosa c'è, poco, perché quel Milan è nato su un gruppo di giovani campioni che erano fuoriclasse in campo e fuori, con uno stile inconfondibile anche senza un pallone, ineccepibile nei comportamenti e nelle parole. Questo stile con tanta fatica lo stanno riportando a Milanello, dopo anni di *****ni e creste.

Poi per tutto il resto serve tanto, nel calcio di oggi prima di tutto una quantità inverosimile di milioni da investire, serve tanto coraggio, professionalità, coerenza, tempo...

Chissà se torneremo mai a ammirare una squadra che ambisce a vincere la Champions... Io ci credo e ci spero ma non è scontato.

Il discorso del bel gioco è fuffa. Senza i Gullit Van Basten Donadoni Baresi Maldini... Ma la lista è lunga... le parole sarebbero rimaste vuote come tante altre che ha pronunciato Berlusconi in tempi più recenti e bui del nostro Milan.
Certamente può essere usato come orientamento nella scelta degli uomini, giocatori e allenatori, ma poco più.

Rossi
Tassotti Galli Maldini Panucci
Boban Albertini Desailly Donadoni
Massaro Savicevic

Con questa rosa siamo andati in campo e abbiamo infilato 4 supposte nel sedere del Barcellona

Ripeto, smettiamola di considerare "il bel gioco" le schifezze, nefandezze viste in questi anni e spacciate per bel gioco (i finti tiki-taka; i mille passaggini nella nostra metà campo, la manovra avvolgente ai 2 all'ora)..è una questione di mentalità: una squadra senza paura che cerca di giocare e di vincere le partite.
Per me è l'unica via da perseguire..

Non dico domani mattina con questa rosa, dico per crescere..ma se non prendi un manico che sa inculcare una certa maniera di interpretare le partite dove vuoi andare?
 

Milanforever26

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Assolutamente d'accordo sull'andare in campo sicuri di se,
non avendo paura di nessuno...

cosa che Gattuso non sa neanche dove sta di casa

Elmetto in testa e veleno contro la Spal...ma di che parliamo?
Voglio bene a Rino..ma su queste basi il Milan non lo rivedremo mai...
 

Lineker10

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Rossi
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Boban Albertini Desailly Donadoni
Massaro Savicevic

Con questa rosa siamo andati in campo e abbiamo infilato 4 supposte nel sedere del Barcellona

Ripeto, smettiamola di considerare "il bel gioco" le schifezze, nefandezze viste in questi anni e spacciate per bel gioco (i finti tiki-taka; i mille passaggini nella nostra metà campo, la manovra avvolgente ai 2 all'ora)..è una questione di mentalità: una squadra senza paura che cerca di giocare e di vincere le partite.
Per me è l'unica via da perseguire..

Non dico domani mattina con questa rosa, dico per crescere..ma se non prendi un manico che sa inculcare una certa maniera di interpretare le partite dove vuoi andare?

Codesto era il Milan di Capello, nemmeno il migliore, quello che faceva della sua forza la fase difensiva e viveva delle grandi giocate dei fuoriclasse. Codesto Milan, seppur meraviglioso e imbattibile, non era proprio testimone del bel gioco berlusconiano... altri lo sono stati molto di più.
Anche per dire che alla fine il bel gioco è un concetto retorico, più che altro.

Comunque OK, per me se prendiamo un allenatore che insegna calcio e fa giocare bene le squadre non sono che contento... ma non illudetevi, se gli diamo la macchina che abbiamo adesso ci spappoleremo il fegato anche l'anno prossimo, fino a quando metteremo il cappio che oggi ha al collo Gattuso anche al futuro maestro di calcio.

Dovremo fare tanti cambiamenti, sperando di essersi qualificati alla Champions nel frattempo, tanti tanti cambiamenti.
 

Milanforever26

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Codesto era il Milan di Capello, nemmeno il migliore, quello che faceva della sua forza la fase difensiva e viveva delle grandi giocate dei fuoriclasse. Codesto Milan, seppur meraviglioso e imbattibile, non era proprio testimone del bel gioco berlusconiano... altri lo sono stati molto di più.
Anche per dire che alla fine il bel gioco è un concetto retorico, più che altro.

Comunque OK, per me se prendiamo un allenatore che insegna calcio e fa giocare bene le squadre non sono che contento... ma non illudetevi, se gli diamo la macchina che abbiamo adesso ci spappoleremo il fegato anche l'anno prossimo, fino a quando metteremo il cappio che oggi ha al collo Gattuso anche al futuro maestro di calcio.

Dovremo fare tanti cambiamenti, sperando di essersi qualificati alla Champions nel frattempo, tanti tanti cambiamenti.

Infatti per me il bel gioco è solo una favoletta..il concetto è come si va in campo..il Milan di Capello, specie quello del '94 non era bellissimo ma non era certo una squadra che scendeva in campo con la tremarella e per giocare in contropiede..era una squadra cinica, ma che vinceva imponendosi..

Io la vedo così, se vogliamo tornare al vertice (l'obbiettivo è quello giusto?) dobbiamo tornare ad avere una identità e fiducia in noi
 
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