Berlusconi e la sua Mission che non va dimenticata MAI

sipno

Bannato
Registrato
1 Agosto 2015
Messaggi
4,971
Reaction score
124
L'ho scritto in un altro post, in cui si parlava di dopo Gattuso, io sono tendenzialmente contrario ai tecnici stranieri, da noi storicamente hanno steccato...in generale in serie A faticano tremendamente. Sono d'accordo con te.

Si ma pure Capello e Sacchi bis.... Se arrivi senza idee stecchi pure con i campioni! E quel loro milan, MINKIA se ne aveva di Campioni.

Davids, e Kluivert fuori dal milan mi pare abbiano avuto una discreta carriera.

Insomma, scarso o anche fenomeno il mister riesce ad incidere in negativo.. e quando lo fa non c'è campione che tenga.

Quando sei scarso ovviamente risulta più facile distruggere, soprattutto se la dimensione della squadra ti schiaccia come succede con Gattuso che non riusciva nemmeno a Pisa e Sion a fare la differenza.
 
W

Wildbone

Guest
Perdonami. Dici cose giuste, ci mancherebbe, i tempi cambiano. Ma cambiano in continuazione, potevano essere applicati anche negli anni '60 o '80, fatte le dovute proporzioni. Il fatto è che noi tifosi ci nutriamo di retorica. Che senso ha allora tifare per un'azienda? La superficialità è quella, sempre più business. Certo, servono management e soldi, ma sono dei mezzi. Ma quale sarebbe l'imperativo per il quale questa azienda dovrebbe vincere e non semplicemente esistere? Perché c'è dell'altro sotto, non sono solo chiacchere, e secondo me ogni tanto va rammentato, come le buone tradizioni. Ed è quello che ti dà l'entusiasmo, la fede e l'orgoglio di appartenere a questi colori.

Ma mica sto dicendo di non porsi obiettivi, anche a livello tecnico e stilistico.
Sto dicendo che tutto deve partire da lì: gente capace e soldi. Altrimenti, se la mission è la cosa più importante, pretendiamo il bel gioco e il Milan dominante anche con in panchina Gattuso e in rosa gente come Chalanoglu, Suso, Kessie e via discorrendo.
E comunque col cavolo che i tifosi sono tutta retorica. Abbonamenti, biglietti e merchandising dove li mettiamo? I tifosi sono degli investitori, che pompano soldi nelle casse societarie. E se la squadra ha una rosa monca (mercato insufficiente) o ha in dirigenza o in panca gente incapace (management da rivedere), nemmeno il tifoso è disposto a spendere seriamente, oltre a perdere il gusto di tifare.
Quindi, ripeto, bello parlare di Berlusconi e la mission di 30 anni fa. Ma ora siamo nel 2019, ci sono un sacco di squadre molto più competitive di noi e che hanno dei progetti molto più solidi e ragionati del nostro. Dovremmo mangiarne di polvere per recuperare il terreno perduto, e tutto comincia da dirigenza, allenatore e mercato, non dal bel gioco e dal dominare le partite.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
23,997
Reaction score
21,913
Ma mica sto dicendo di non porsi obiettivi, anche a livello tecnico e stilistico.
Sto dicendo che tutto deve partire da lì: gente capace e soldi. Altrimenti, se la mission è la cosa più importante, pretendiamo il bel gioco e il Milan dominante anche con in panchina Gattuso e in rosa gente come Chalanoglu, Suso, Kessie e via discorrendo.
E comunque col cavolo che i tifosi sono tutta retorica. Abbonamenti, biglietti e merchandising dove li mettiamo? I tifosi sono degli investitori, che pompano soldi nelle casse societarie. E se la squadra ha una rosa monca (mercato insufficiente) o ha in dirigenza o in panca gente incapace (management da rivedere), nemmeno il tifoso è disposto a spendere seriamente, oltre a perdere il gusto di tifare.
Quindi, ripeto, bello parlare di Berlusconi e la mission di 30 anni fa. Ma ora siamo nel 2019, ci sono un sacco di squadre molto più competitive di noi e che hanno dei progetti molto più solidi e ragionati del nostro. Dovremmo mangiarne di polvere per recuperare il terreno perduto, e tutto comincia da dirigenza, allenatore e mercato, non dal bel gioco e dal dominare le partite.

Ma guarda, su codesto siamo perfettamente d'accordo. Io lo considero implicito avere un assetto societario di profilo, senza il quale non si va da nessuna parte. E figurati se voglio fare grande il Milan solo a paroloni. Rimarcavo solo che la parte che tu -- apparentemente, ma può darsi che non abbia bene interpretato -- hai criticato, per tue rispettabili ragioni, è invece secondo me molto importante. Credo di non dire una baggianata se affermo che, a partire dalla solita base, una squadra come ad esempio il Tottenham, non ha nessun vincolo morale a tornare a certi livelli, con un certo tipo di gioco e una certa partecipazione "passionale" dei tifosi. Semplicemente perché ad altissimi livelli non c'è mai stata. Discreti, sì, ma non altissimi. Il Milan invece sì. Poi che ce lo siamo dimenticati da un po' anni è la nostra attuale sventura. Ma ritornare ad alti livelli coincide esattamente proprio con questa consapevolezza di essere stati, e si spera essere di nuovo, una stella di prima grandezza nel mondo del calcio. Per questo è secondo me molto importante. Sono d'accordo con te che per il momento il bel gioco viene dopo il risultato, che ci permette di avanzare come solidità di club, questo va da sé. :)
 
W

Wildbone

Guest
Ma guarda, su codesto siamo perfettamente d'accordo. Io lo considero implicito avere un assetto societario di profilo, senza il quale non si va da nessuna parte. E figurati se voglio fare grande il Milan solo a paroloni. Rimarcavo solo che la parte che tu -- apparentemente, ma può darsi che non abbia bene interpretato -- hai criticato, per tue rispettabili ragioni, è invece secondo me molto importante. Credo di non dire una baggianata se affermo che, a partire dalla solita base, una squadra come ad esempio il Tottenham, non ha nessun vincolo morale a tornare a certi livelli, con un certo tipo di gioco e una certa partecipazione "passionale" dei tifosi. Semplicemente perché ad altissimi livelli non c'è mai stata. Discreti, sì, ma non altissimi. Il Milan invece sì. Poi che ce lo siamo dimenticati da un po' anni è la nostra attuale sventura. Ma ritornare ad alti livelli coincide esattamente proprio con questa consapevolezza di essere stati, e si spera essere di nuovo, una stella di prima grandezza nel mondo del calcio. Per questo è secondo me molto importante. Sono d'accordo con te che per il momento il bel gioco viene dopo il risultato, che ci permette di avanzare come solidità di club, questo va da sé. :)

Mah, guarda, io i vincoli morali non li apprezzo molto, perché spesso fanno passare in secondo piano le competenze.
Certo, fosse il 2010, con in rosa e in società determinate figure mitologiche del Milan vincente, ti direi che sicuramente ci sarebbero determinate implicazioni morali e di "atmosfera". Ma ormai quel Milan, se non per Maldini, Leo e Gattuso, è morto e sepolto. Il Milan di oggi è un club che ha subito una destrutturazione clamorosa (ancora sotto Berlusconi, lo stesso di cui si incensa la mission ma che poi ci ha portati all'inferno) e sta cercando di rinascere. E gli interpreti sono tutti cambiati, tanto in società quanto in panchina. Siamo giovani, non abbiamo esperienza e, giustamente, avendo tutta gente "nuova" e molti giovani, gli obblighi morali summenzionati non sono contemplabili. Non è come quando un neo acquisto arrivava nella rosa del 2003 e allora doveva assolutamente dimostrare tutto in un club sulla cresta dell'onda e ricco di leggende. Ora siamo un club con diverse promesse e tanti giocatori che non hanno mai vinto nulla, e che quindi, giustamente (scusa se mi ripeto), non ha responsabilità in più oltre a quelle di dover dare il massimo e di migliorare. Quel tipo di mission che voi state auspicando verrà col tempo, quando le nuove fondamenta si saranno cementificate per bene e avremo finalmente fatto quadrare il cerchio, tanto nella rosa quanto nella società e nei conti. Lo so che è brutto accorgersi che della gloria passata è rimasta tanta tanta cenere e poco altro. Ma è la verità. Non a caso siamo in una Serie A dominata da una singola squadra, e se guardiamo la classifica dei club, siamo lontanissimi dalla vetta, che un tempo ci giocavamo con Real e altri club leggendari. Ecco, proprio il Real, loro sono ancora là sopra, noi siamo precipitati nel nulla. Perché? Perché sono venuti a mancare i soldi e le competenze.
Quindi, ben venga il bel gioco, lo stile Milan e tutto il resto, ma solo dopo che saremo ritornati non dico nella top 5 dei club mondiali, ma quantomeno un club solido e che possa costruire le sue ambizioni su un terreno fatto di concretezza, competenza e talento.
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,263
Reaction score
3,975
Ho riflettuto. Ed ora faccio riflettere anche te, non so quanti anni tu abbia, ma ti ricordi quel Milan che cambiò il mondo del calcio da che presupposti era partito? Da una base solida, con dei campioni veri (Baresi, Maldini...) esaltati poi dall'arrivo di alcuni fuoriclasse assoluti (Gullit, Van Bastem, Rijkaard) che hanno saputo spostare gli equilibri.

Il mister è solo uno degli aspetti da cambiare per arrivare a certi livelli, per imporre gioco ed idee.

Al tempo anche altri avevano dei campioni eh..L'inter era zeppa di nazionali, lo stesso Napoli, ed in Europa pure vi erano squadroni come il Real..Noi eravamo fortissimi ma fu il cambio di mentalità a renderci quel drem team...io ti chiedo, se Berlusconi anziché scegliere Sacchi avesse fatto la cosa più semplice prendendo quello che era considerato il Top allenatore del tempo (Trappatoni) secondo te avremmo avuto lo stesso risultato?
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,263
Reaction score
3,975
Mah, guarda, io i vincoli morali non li apprezzo molto, perché spesso fanno passare in secondo piano le competenze.
Certo, fosse il 2010, con in rosa e in società determinate figure mitologiche del Milan vincente, ti direi che sicuramente ci sarebbero determinate implicazioni morali e di "atmosfera". Ma ormai quel Milan, se non per Maldini, Leo e Gattuso, è morto e sepolto. Il Milan di oggi è un club che ha subito una destrutturazione clamorosa (ancora sotto Berlusconi, lo stesso di cui si incensa la mission ma che poi ci ha portati all'inferno) e sta cercando di rinascere. E gli interpreti sono tutti cambiati, tanto in società quanto in panchina. Siamo giovani, non abbiamo esperienza e, giustamente, avendo tutta gente "nuova" e molti giovani, gli obblighi morali summenzionati non sono contemplabili. Non è come quando un neo acquisto arrivava nella rosa del 2003 e allora doveva assolutamente dimostrare tutto in un club sulla cresta dell'onda e ricco di leggende. Ora siamo un club con diverse promesse e tanti giocatori che non hanno mai vinto nulla, e che quindi, giustamente (scusa se mi ripeto), non ha responsabilità in più oltre a quelle di dover dare il massimo e di migliorare. Quel tipo di mission che voi state auspicando verrà col tempo, quando le nuove fondamenta si saranno cementificate per bene e avremo finalmente fatto quadrare il cerchio, tanto nella rosa quanto nella società e nei conti. Lo so che è brutto accorgersi che della gloria passata è rimasta tanta tanta cenere e poco altro. Ma è la verità. Non a caso siamo in una Serie A dominata da una singola squadra, e se guardiamo la classifica dei club, siamo lontanissimi dalla vetta, che un tempo ci giocavamo con Real e altri club leggendari. Ecco, proprio il Real, loro sono ancora là sopra, noi siamo precipitati nel nulla. Perché? Perché sono venuti a mancare i soldi e le competenze.
Quindi, ben venga il bel gioco, lo stile Milan e tutto il resto, ma solo dopo che saremo ritornati non dico nella top 5 dei club mondiali, ma quantomeno un club solido e che possa costruire le sue ambizioni su un terreno fatto di concretezza, competenza e talento.

Siamo già tornati un club solido, abbiamo una proprietà serie a gente competente in dirigenza..ora va ricostruita la parte sportiva
 

sipno

Bannato
Registrato
1 Agosto 2015
Messaggi
4,971
Reaction score
124
Al tempo anche altri avevano dei campioni eh..L'inter era zeppa di nazionali, lo stesso Napoli, ed in Europa pure vi erano squadroni come il Real..Noi eravamo fortissimi ma fu il cambio di mentalità a renderci quel drem team...io ti chiedo, se Berlusconi anziché scegliere Sacchi avesse fatto la cosa più semplice prendendo quello che era considerato il Top allenatore del tempo (Trappatoni) secondo te avremmo avuto lo stesso risultato?

Penso che se fosse successo quello, l'Italia stessa non avrebbe mai visto l'alba del nuovo calcio.
E sarebbe morta calcisticamente ancor prima... Non è un caso che con l'uscita di scena di quel Berlusconi, l'Italia calcistica si è ridotta ad un cumulo di cenere.

Era il Milan, il SUO MILAN ad accendere i riflettori sul nostro torneo.
 

Aron

Senior Member
Registrato
28 Aprile 2014
Messaggi
18,185
Reaction score
502
certi amori non finiscono
fanno dei giri immensi e poi ritornano

(to be continued)
 
Alto