Beppe Grillo torna a parlare del M5S e lo fa sul suo blog, con un post in merito alla crisi di governo tra M5S e Lega. Per il comico e fondatore del Movimento, non bisogna tornare alle urne ma provare nuove alleanze (per l'Huffington Post ad appoggiare i grillini potrebbe essere il PD).
"Dobbiamo fare dei cambiamenti? Facciamoli subito, altro che elezioni, salviamo il paese dal restyling in grigioverde dell’establishment, che lo sta avvolgendo!" recita l'articolo dal titolo "La coerenza dello scarafaggio" che non risparmia critiche a Matteo Salvini definito "tamarro".
Ma cos'è questo? Di un articolo intero questo è un post tutto tagliato e ritagliato, volto solo a far emergere il lato circense di una "alleanza" piddi e grillini. E infatti si commenta solo di questo.
Basta leggere i commenti alla pagine de Il Fatto, c'è gente che giustamente invita ad assumersi responsabilità.
Che intenzioni ha Salvini (e chi per lui)?
Ma davvero vi fermate all'ABC, al letterale?
Salvini, dopo il no del M5S al tav, ha dichiarato: "mi fermo qui perché questo è il governo dei no".
Neanche mio nipote di 7 anni si fermerebbe al letterale.
Fermare un governo per questi fatali NO è davvero molto sospetto. Anzi, il sospetto è stato apertamente dichiarato furberia da Giuseppe Conte (se mai non si fosse capito autonomamente).
Tornare ancora una volta al letterale è farsi malamente prendere per il naso. Nè più nè meno che una riproposizione del milione di posti di lavoro di Berlusconi, 1994.