Azov denuncia attacco chimico. Casus belli guerra mondiale? Londra avverte...

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Per me siamo stati asini in occidente.
Ma non certo perché siamo troppo duri con le misure economiche contro la Russia ma proprio perché bisognava parlare in modo chiaro PRIMA che la situazione degenerasse.
Dovevano dire a Putin che non avremo tollerato nessuna invasione del territorio ucraino se no li avremo stannati.
Invece non abbiamo detto nulla.
Anzi, abbiamo fatto l'esatto contrario dicendo da subito "No boots on the ground".
E così se l'è presa comoda ed e stato lui a minacciarci.
Quindi se mandiamo l'esercito ora avrà pure la scusa che lui ci aveva avvisato e quindi la colpa della WW3 e tutta nostra.
Avessimo parlato noi, la responsabilità sarebbe stata tutta sua.
E non penso che avrebbe invaso l'Ucraina sapendo che la nato avrebbe risposto in modo chiaro.

Non siamo troppo duri.
Siamo troppo poco cattivi.
Noi vogliamo dialogare. Vogliamo la diplomazia.
Non vogliamo la guerra.

La linea da non oltrepassare andava messa ben prima che tutto iniziasse.

Sì, anch'io sono del parere, in retrospettiva, che sarebbe stato più intelligente floddare l'Ucraina di contingente Nato già a gennaio, a quel punto non credo si sarebbero permessi mai d'invadere..
 

Andris

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ieri sera Sgarbi scoppiato su Draghi a Quarta Repubblica:

"Siamo stati in stato di emergenza per una malattia curabile trasformata nella peste universale.
E non puoi prendere il gas che sta da noi nei pozzi di estrazione fermi, lo ordini.

Hai rotto i co.glioni, Draghi.
Hai tolto la libertà alla gente e non prendi il gas dai pozzi, basta.
Non mettano le pale eoliche in Puglia che non servono a nulla, altro che ambientalisti.
Hai impedito di vivere, hai imposto green pass e non prendi il gas dai pozzi.
Basta! Basta! Vadano a prendere il gas dove c’è"
 
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ieri sera Sgarbi scoppiato su Draghi a Quarta Repubblica:

"Siamo stati in stato di emergenza per una malattia curabile trasformata nella peste universale.
E non puoi prendere il gas che sta da noi nei pozzi di estrazione fermi, lo ordini.

Hai rotto i co.glioni, Draghi.
Hai tolto la libertà alla gente e non prendi il gas dai pozzi, basta.
Non mettano le pale eoliche in Puglia che non servono a nulla, altro che ambientalisti.
Hai impedito di vivere, hai imposto green pass e non prendi il gas dai pozzi.
Basta! Basta! Vadano a prendere il gas dove c’è"

Gli ho sentito dire qualche giorno fa che le pale eoliche deturpavano il paesaggio italiano. Tra tutti gli esempi Ha fatto l'esempio del foggiano: avendo presente a cosa faceva riferimento, io dico che sono anche un pò abbellenti.

Comunque, la Basilicata è autosufficiente e gliene avanza una certa quantità,
 
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Questo discorso è veramente fazioso.

Tu sei mica quello che continua a parlare delle stragi degli USA nelle loro esportazioni di democarazia?
Eppure nessuno viene a dirti di arruolarti nei paesi attaccati dagli USA.

Scusa se mi sono intromesso nella vostra discussione, ma l' ho letto parecchie volte.

Che cacchio vuol dire arruolati? Io ho speso qualche decina di migliaia di Euro nell' Esercito Italiano, la mia protezione l' ho comprata, e ti dirò ampiamente sudata.

Sarebbe come dire, che hai un tumore, e se hai fretta allora operati da solo.
Ma che cavolo significa ragionare cosi?

Specifico, non è un discorso riferito ad un ipotetica entrata nella guerra Russia vs Ucraina, ma è un discorso generale.

Se qualunque persona, che ha pagato fior di tasse, vorrebbe che l' esercito italiano entrasse in una guerra perchè si sente per vie traverse minacciato, non sei tu che devi dirgli "arruolati".

Ripeto, se non abbiamo risposto alle minacce di Putin di nuclearizzarci, allo stato attuale, bada bene, attuale, non sono assolutamente favorevole all' entrata in guerra della NATO
puoi scrivere anche un tema..continueranno a dire "prendi il fucile e partihh" :asd:
 

Andris

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sono andato a rileggere degli articoli interessanti sull'Ucraina sul sito di Amnesty

repetita iuvant, dicevano i latini...soprattutto a chi indossa la spilletta ucraina


8 settembre 2014

Ucraina: mettere fine ad abusi e crimini di guerra dei battaglioni volontari pro-Kiev
"In un incontro avuto oggi col primo ministro Arseniy Yatsenyuk, il segretario generale di Amnesty International Salil Shetty ha sollecitato il governo ucraino a porre fine agli abusi e ai crimini di guerra commessi dai battaglioni volontari che operano accanto alle forze armate di Kiev.

Le autorità ucraine non devono replicare l’assenza di legge e gli abusi ricorrenti nelle aree precedentemente controllate dai separatisti‘ – ha dichiarato Shetty da Kiev. ‘Non fermare gli abusi e i possibili crimini di guerra dei battaglioni volontari rischia di aggravare significativamente la tensione nell’est del paese e di vanificare il proclamato intento delle nuove autorità ucraine di rafforzare e proteggere lo stato di diritto in modo più ampio‘ – ha aggiunto Shetty.

La richiesta di Amnesty International arriva il giorno dopo la pubblicazione dei risultati delle ricerche svolte dall’organizzazione per i diritti umani nella regione di Luhansk, secondo i quali il Battaglione Aidar ha commesso una numerosa serie di abusi. Si tratta di uno degli oltre 30 battaglioni di volontari apparsi durante il conflitto, parzialmente integrati nelle strutture di sicurezza ucraine impegnate a riconquistare le aree controllate dai separatisti.

Amnesty International ha documentato un crescendo di abusi, tra cui sequestri di persona, detenzioni illegali, maltrattamenti, rapine, estorsioni e forse anche esecuzioni, commessi dal Battaglione Aidar. In alcuni casi si tratta di crimini di guerra.

L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto alle autorità ucraine di riportare tutti i battaglioni volontari, compreso Aidar, sotto un’effettiva linea di comando e di controllo, indagare immediatamente su tutte le denunce di abusi e consegnare alla giustizia i responsabili. Il primo ministro ucraino ha dichiarato ad Amnesty International l’impegno del governo a chiamare tutti i responsabili degli abusi commessi nel corso del conflitto a rispondere del loro operato. ‘Amnesty International apprezza l’impegno del governo ucraino a riportare e ad assicurare giustizia nelle zone colpite dal conflitto. Verificheremo che questo impegno sia mantenuto‘ – ha concluso Shetty."

18 aprile 2015

Ucraina: necessarie indagini credibili sul susseguirsi di morti sospette

L’uccisione del giornalista Oles Buzina, avvenuta questa settimana in una strada di Kiev, è stata sufficientemente scioccante di per sé. Secondo il ministero degli interni ucraina, il giornalista 45enne – molto noto per le sue opinioni filorusse – è stato colpito da aggressori col volto coperto che gli hanno sparato da un’auto in corsa.

Rende ancora più agghiacciante la sua uccisione il fatto che è stata solo l’ultima di una serie di morti sospette di ex alleati del presidente ucraino deposto Viktor Janukovič. Il suo omicidio è avvenuto a un solo giorno di distanza da quello di un oppositore politico, Oleg Kalanikov, anch’egli ucciso da colpi di arma da fuoco nella capitale. Le morti di questa settimana non sono le uniche. A partire dalla fine di gennaio, diverse persone alleate con l’ex presidente Janukovič sono state trovate prive di vita – molte in circostanze sospette. Sono stati uccisi anche Oleksandr Pekluenko, ex governatore regionale, e Stanislav Melnik, ex parlamentare. Mihailo Čečtov, ex vicepresidente del Partito delle regioni del presidente Janukovič, è misteriosamente precipitato da una finestra del suo appartamento al 17° piano. Serhij Valter, sindaco della città sudorientale di Melitopol, è stato trovato impiccato, così come Okeksij Kolesnik, ex capo del governo regionale di Harkiv. Oleksandr Bordiuh, ex vicecapo della polizia di Melitopol, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione.

Questa sequenza di morti ha messo in grande difficoltà le autorità ucraine. Inizialmente, la polizia si è affrettata a classificarne molte come suicidi. È certamente plausibile che alcuni decessi possano essere stati suicidi o risultato di incidenti. Tuttavia, in assenza di indagini credibili e considerata la rapida successione delle morti nel più ampio contesto dell’attuale clima politico in Ucraina, non si può escludere che alcune siano state motivate politicamente. Ma per mano di chi? Senza indagini indipendenti, imparziali ed esaurienti non lo sapremo mai.

La maggior parte dei decessi è avvenuta in circostanze misteriose. Forse perché se ne sono rese conto, le autorità hanno aperto indagini per alcuni casi. Ma Amnesty International non ha ancora visto prove di risultati credibili da tali indagini. Occorrono indagini immediate, imparziali ed efficaci. Se l’Ucraina intende iniziare ad affrontare il problema della diffusa impunità per gravi violazioni dei diritti umani, tutte quelle indagini devono essere credibili.

Un recente rapporto di Amnesty International ha rivelato, per esempio, come praticamente nessuno è stato chiamato a rispondere per oltre 100 uccisioni e per un numero ancora più alto di pestaggi e maltrattamenti della polizia ai danni dei manifestanti durante le proteste di EuroMaydan nel febbraio 2014. Oltre alla persistente mancanza di giustizia per le uccisioni durante le proteste EuroMaydan e la recente successione di morti di oppositori, l’organizzazione ha anche documentato un preoccupante aumento di altre forme di persecuzione.

Politici dell’opposizione subiscono violenze, spesso effettuate da gruppi o singoli individui vicini alla destra. Al tempo stesso, esponenti del mondo dell’informazione subiscono vessazioni da parte delle autorità. Tra loro, il giornalista e famoso blogger Ruslan Kotsaba, recentemente dichiarato prigioniero di coscienza da Amnesty International, il primo dopo cinque anni. Rischia più di 10 anni di carcere con l’accusa di ‘alto tradimento’ e per le sue opinioni sul conflitto nell’Ucraina orientale.

Ruslan Kotsaba è stato arrestato il 7 febbraio a Ivano-Frankivs’k, una città a 130 chilometri a sudest di Leopoli, dopo aver pubblicato su internet un video che descriveva il conflitto come ‘la guerra civile fratricida del Donbass. Egli si era anche dichiarato contrario alla leva militare di ucraini per partecipare al conflitto.

Il 31 marzo è stato formalmente incriminato per ‘alto tradimento’ e rischia fino a 15 anni di carcere, oltre a ulteriori otto anni per l’accusa di ‘ostacolare le attività legittime delle forze armate’. Amnesty International ha chiesto il suo rilascio immediato e incondizionato e considera il trattamento inflittogli come una sfacciata limitazione al diritto alla libertà di espressione. La libertà di esercitare pacificamente quel diritto era uno dei principali slogan dei manifestanti di EuroMaydan.

Negare ora lo stesso diritto agli alleati di Janukovič e ad altri membri dell’opposizione – con la prigione, la morte o la mancanza di un’indagine effettiva – sarebbe il colmo dell’ipocrisia. Ed è anche un tradimento dei diritti umani, che devono essere tutelati nei confronti di chiunque, indipendentemente dalle sue opinioni politiche.
 

Rivera10

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sono andato a rileggere degli articoli interessanti sull'Ucraina sul sito di Amnesty

repetita iuvant, dicevano i latini...soprattutto a chi indossa la spilletta ucraina


8 settembre 2014

Ucraina: mettere fine ad abusi e crimini di guerra dei battaglioni volontari pro-Kiev


18 aprile 2015

Ucraina: necessarie indagini credibili sul susseguirsi di morti sospette

Ma che bella gente?
 

Blu71

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8 settembre 2014

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18 aprile 2015

Ucraina: necessarie indagini credibili sul susseguirsi di morti sospette


Stranamente qualcuno che tutto vede e tutto prevede non si è accorto di nulla.
 
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8 settembre 2014

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18 aprile 2015

Ucraina: necessarie indagini credibili sul susseguirsi di morti sospette
Ma se volete possiamo anche parlare dei rapporti torbidi tra Akhmetov e Ihor Kolomoiskoy con Zelensky... Non capisco cosa ciò aggiunga al discorso.
 

Andris

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Ma se volete possiamo anche parlare dei rapporti torbidi tra Akhmetov e Ihor Kolomoiskoy con Zelensky... Non capisco cosa ciò aggiunga al discorso.
avevano promesso di far pulizia e dopo otto anni stanno tutti là, nessuno condannato.

così come tanta gente è stata uccisa perchè "filorussa" e i giornalisti occidentali fanno scena muta o addirittura parteggiano per l'Ucraina definendola una democrazia.
dove sono i processi e le condanne ?
per fortuna c'è chi risponde che non sia una democrazia....

è inutile che Zelensky compili il questionario per l'UE, là rimarrà insieme a quello turco e di altri ex balcani
non rispetta nulla dei punti per l'ingresso europeo
 
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