La gente pensa che Internet sia un porto franco dove poter scrivere quello che si vuole insultando tutto e tutti senza pagarne le conseguenze ( discorso generale non sull amico Milo ).
La distorsione dei social netwwork ha portato a questo, è stato sdoganato l'insulto come stile di vita.
Se io consumatore posso comprare su internet ho il diritto di essere schifato e di esprimere il mio dissenso nello stesso contesto, poi so perfettamente che la funzione finale di internet non è lo svago o la libertà di pensiero ma è il controllo totale dell'informazione e la cessazione di ogni minimo dissenso, però quando si arriva a mettere le mani avanti su certe cose, andando a fare "minacce di cancellazione" oserei direi "provinciali", cioè che vanno addirittura a farti perdere ancora più consenso (ricercando tramite site:google e robe così), credibilità e clienti, c'è qualcosa di molto molto strano, forse la direttiva unica è questa, tutto deve splendere e si deve controllare ogni minima cosa, ma non è così che si fa economia, cioè io ad oggi non andrei mai a comprare, poi domani parlando con un tizio gli racconto la storia e pure lui magari eviterebbe tranquillamente di comprare da loro, altro che termini forti o termini da temerari, ci sono modi e modi di fare business, uno di questi è il più triste, perché vai a ricercare ad uno ad uno dei clienti che sono rimasti insoddisfatti e io, se bazzico qui, ho anche piacere a sapere certe cose, non esistono solo le recensioni positive, esiste anche il fastidio, se non lo accetti non fare questo lavoro e non prendertela per certi termini perché sono sicuro che anche con un altro termine avrebbero richiesto comunque la cancellazione del topic in questione.