Lo hanno sempre avuto...da li uscirono Inzaghi e Vieri...
Si certo, ma nel contesto Italiano di quegli anni dove gli Inzaghi ed i Vieri sbucavano da ogni angolo d'Italia. Quando la scuola calcio Italiana aveva un senso (anche contestualizzata al calcio dell'epoca), oggi invece se si paragonano i giovani con quelli classe '60/'70 viene da rabbrividire, ma anche paragonandoli a quelli delle altre maggiori nazionali Europee.
Nella penuria generale non solo hanno portato molti giocatori del vivaio nelle loro fila (Kessie, Caldara, Conti, Gollini, Gagliardini tra quelli che hanno esordito da loro) o gli hanno usati per fare plusvalenza (Kulusevsky, Traoré, Bastoni tra gli altri), ma hanno anche adottato una filosofia di gioco moderna che li rendono più pronti ad esordire nella prima squadra. Non so quanti in Italia meglio di loro.
Uno dei fattori, poi come ha detto bene
@diavoloINme c'é un grande merito della dirigenza sportiva nell'aver voluto apportare questi cambiamenti strutturali, nell'aver scelto i giocatori giusti e nell'aver preso l'allenatore perfetto per far rendere al massimo tutto l'ambiente.
Insomma, c'é molto da copiare. Sicuramente é una di quelle strade che porta ad un vicolo cieco ad un certo punto, io fino alla primavera (senza necessità di vendere i migliori) copierei tutto, invece la gestione della prima squadra é esemplare per certi versi e fallimentare per altri, non riuscirai mai a vincere nulla se ogni singolo anno vendi i migliori e se contieni le spese puntando al bilancio positivo anno dopo anno. Vediamo come hanno intenzione di muoversi, sicuramente se mantengono questa filosofia sulla primavera saranno sempre nella parte destra della classifica.