Armani:”Arnault ambisce a Milano”.

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Arnault ... lo sa anche Armani ormai, vuole difendere il suo giardino..
ma non può.
 

Aron

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Giorgio Armani al Corsera sul suo impegno per Milano e su Arnault:” Dal momento che ci sono, sono e faccio. E poi anche Bernard Arnault ambisce a Milano e se vuole lui acquisire la squadra del Milan, io posso ancora: è la mia città, qui lavoro e respiro".

Bene, vedo che stanno iniziando a venire fuori i veri nomi.
 

danjr

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Giorgio Armani al Corsera sul suo impegno per Milano e su Arnault:” Dal momento che ci sono, sono e faccio. E poi anche Bernard Arnault ambisce a Milano e se vuole lui acquisire la squadra del Milan, io posso ancora: è la mia città, qui lavoro e respiro".

Armani oltre a comporre abiti è capace di comporre frasi in italiano?
 
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Ho visto certi vestiti di armani, dire che sono brutti è fare un complimento.

L'ultimo acquisto da me fatto Armani, consiste in una cintura che s'è totalmente sfaldata nel giro di un anno.
Ofelé fa el to mesté è il caso di dire, mi sa.
 

RojoNero

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Rimane comunque il quarto uomo più ricco d'Italia.

può arrivare anche il più ricco del mondo nel calcio di oggi è fondamentale il progetto di una proprietà! il tempo del magnate che arriva e spende l'impossibile per prendere campioni è finito da un pezzo... bisogna crescere step by step
 

A.C Milan 1899

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può arrivare anche il più ricco del mondo nel calcio di oggi è fondamentale il progetto di una proprietà! il tempo del magnate che arriva e spende l'impossibile per prendere campioni è finito da un pezzo... bisogna crescere step by step

Il caso Neymar dice cose diverse.
 
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a parte la frase che non si capisce mi pare interessante come conferma del fatto che arnault vuole il milan.
 

A.C Milan 1899

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a parte la frase che non si capisce mi pare interessante come conferma del fatto che arnault vuole il milan.

Aggiungo che le tesi secondo le quali Arnault potrebbe incidere poco sono vere solo parzialmente, vedi CITY E PSG.

Quando leggo molti commentatori affermare che Arnault non potrebbe spendere e che quindi il Milan rimarrebbe “povero per decreto” e dovrebbe continuare ad andare in giro con scarponi che fanno stop a tre metri pur avendo come proprietario uno degli uomini più ricchi al mondo, bisognerebbe dire che:

1. Le regole del fair play finanziario (regole che effettivamente assomigliano molto ad una “povertà imposta per decreto”, visto che dovete spiegarmi come fa un club messo male economicamente a risollevarsi se non viene permesso al proprietario di iniettare cash) non sono scolpite nelle tavole della Legge. Non sono un decreto divino che nessuna forza in cielo o in terra può infrangere. Non sono immutabili. Lo stesso Infantino la scorsa Estate disse che “Abbiamo messo delle regole che hanno avuto successo perché il calcio non perde più quelle cifre. Anzi. Ora bisogna evolvere, noi come Fifa daremo il nostro contributo. Dobbiamo far crescere il calcio per club non solo in Europa, ma in giro per il mondo. Servono regole certe che permettano agli investitori di poter investire, ma anche di guadagnare'' facendo intendere, con queste parole, che le regole del financial fair play potranno cambiare e diventare meno restrittive (visto che le attuali regole inibiscono molto gli investimenti delle proprietà).

2. In ragione di quanto esposto al punto numero 1, se c’è una persona che potrebbe dare una poderosa “spallata” in tal senso, e incoraggiare il cambiamento verso regole meno “strozzasquadre”, questi è proprio il secondo uomo più ricco del mondo, cioè Arnault. O volete dirmi che un Arnault che volesse investire nel Milan sarebbe impotente a cambiare le cose come un Mister Li qualunque o come un Idiott che, a parte maneggiare soldi altrui (di cui non può disporre liberamente per ovvie ragioni) ha un patrimonio personale poco superiore ai 3 miliardi di euro, cioè molto meno di Commisso?

Quando parliamo di Arnault parliamo di un uomo con un patrimonio personale di 96 miliardi di euro, 96.000 milioni di euro.
 
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Aggiungo che le tesi secondo le quali Arnault potrebbe incidere poco sono vere solo parzialmente, vedi CITY E PSG.

Quando leggo molti commentatori affermare che Arnault non potrebbe spendere e che quindi il Milan rimarrebbe “povero per decreto” e dovrebbe continuare ad andare in giro con scarponi che fanno stop a tre metri pur avendo come proprietario uno degli uomini più ricchi al mondo, bisognerebbe dire che:

1. Le regole del fair play finanziario (regole che effettivamente assomigliano molto ad una “povertà imposta per decreto”, visto che dovete spiegarmi come fa un club messo male economicamente a risollevarsi se non viene permesso al proprietario di iniettare cash) non sono scolpite nelle tavole della Legge. Non sono un decreto divino che nessuna forza in cielo o in terra può infrangere. Non sono immutabili. Lo stesso Infantino la scorsa Estate disse che “Abbiamo messo delle regole che hanno avuto successo perché il calcio non perde più quelle cifre. Anzi. Ora bisogna evolvere, noi come Fifa daremo il nostro contributo. Dobbiamo far crescere il calcio per club non solo in Europa, ma in giro per il mondo. Servono regole certe che permettano agli investitori di poter investire, ma anche di guadagnare'' facendo intendere, con queste parole, che le regole del financial fair play potranno cambiare e diventare meno restrittive (visto che le attuali regole inibiscono molto gli investimenti delle proprietà).

2. In ragione di quanto esposto al punto numero 1, se c’è una persona che potrebbe dare una poderosa “spallata” in tal senso, e incoraggiare il cambiamento verso regole meno “strozzasquadre”, questi è proprio il secondo uomo più ricco del mondo, cioè Arnault. O volete dirmi che un Arnault che volesse investire nel Milan sarebbe impotente a cambiare le cose come un Mister Li qualunque o come un Idiott che, a parte maneggiare soldi altrui (di cui non può disporre liberamente per ovvie ragioni) ha un patrimonio personale poco superiore ai 3 miliardi di euro, cioè molto meno di Commisso?

Quando parliamo di Arnault parliamo di un uomo con un patrimonio personale di 96 miliardi di euro, 96.000 milioni di euro.

Solo una nota.

I padroni di City e PSG sono arrivati prima del FPF vero, che fu infatti introdotto,per limitarli, di fatti subirono il settlement e agreement, ma ormai il treno era partito e fatturavano hiá oltre 400 milioni quindi a quel punto potevano permettersi di rispettare le regole. Noi lo stesso tipo di impulsò non lo'possiamo avere.
Peró non escludo quanto tu dici e un aiutino con gli sponsor LVU lo,puó certamente dare.
 
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