Aggiungo che le tesi secondo le quali Arnault potrebbe incidere poco sono vere solo parzialmente, vedi CITY E PSG.
Quando leggo molti commentatori affermare che Arnault non potrebbe spendere e che quindi il Milan rimarrebbe “povero per decreto” e dovrebbe continuare ad andare in giro con scarponi che fanno stop a tre metri pur avendo come proprietario uno degli uomini più ricchi al mondo, bisognerebbe dire che:
1. Le regole del fair play finanziario (regole che effettivamente assomigliano molto ad una “povertà imposta per decreto”, visto che dovete spiegarmi come fa un club messo male economicamente a risollevarsi se non viene permesso al proprietario di iniettare cash) non sono scolpite nelle tavole della Legge. Non sono un decreto divino che nessuna forza in cielo o in terra può infrangere. Non sono immutabili. Lo stesso Infantino la scorsa Estate disse che “Abbiamo messo delle regole che hanno avuto successo perché il calcio non perde più quelle cifre. Anzi. Ora bisogna evolvere, noi come Fifa daremo il nostro contributo. Dobbiamo far crescere il calcio per club non solo in Europa, ma in giro per il mondo. Servono regole certe che permettano agli investitori di poter investire, ma anche di guadagnare'' facendo intendere, con queste parole, che le regole del financial fair play potranno cambiare e diventare meno restrittive (visto che le attuali regole inibiscono molto gli investimenti delle proprietà).
2. In ragione di quanto esposto al punto numero 1, se c’è una persona che potrebbe dare una poderosa “spallata” in tal senso, e incoraggiare il cambiamento verso regole meno “strozzasquadre”, questi è proprio il secondo uomo più ricco del mondo, cioè Arnault. O volete dirmi che un Arnault che volesse investire nel Milan sarebbe impotente a cambiare le cose come un Mister Li qualunque o come un Idiott che, a parte maneggiare soldi altrui (di cui non può disporre liberamente per ovvie ragioni) ha un patrimonio personale poco superiore ai 3 miliardi di euro, cioè molto meno di Commisso?
Quando parliamo di Arnault parliamo di un uomo con un patrimonio personale di 96 miliardi di euro, 96.000 milioni di euro.