Andrea Conti

gabri65

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Il punto è abbastanza semplice secondo me. Fisicamente è a posto, ma gli manca completamente ritmo partita e fiducia. Le due cose sono abbastanza chiare visto che non ha mai giocato, nemmeno in amichevole (salvo spezzoni di gara anche lì). È stato fatto esordire al derby, per necessità. La società dovrebbe imporre di provarci 5-6 partite consecutive, e poi si tirano le somme, visto che parliamo di un giocatore per cui sono stati investiti tanti soldi. Ma non lo farà.

Anche io mi unisco a chi lo comprende e a chi cerca di spornarne un utilizzo più costante.
Per me è un giocatore che può e deve salire di livello, ha una velocità e una freschezza di gamba che sono un tratto unico in Italia.
Solo che al momento la testa , prima libera e sgombera quando era all'Atalanta, gli dice stop frena attento sbagli aiuto paura.
Ieri benissimo nel primo tempo, dove è vero che dietro qualcosa regala ma lo fà altrettanto in avanti, ed in bene.

Completamente d'accordo. Stare continuamente nel ruolo di indefinito titolare o riserva non gli fa bene. Stiamo parlando di un ragazzo giovane ma sfortunato, pure nazionale. Che si prenda una decisione, o ci si crede e lo si fa giocare con una certa continuità, glissando su eventuali errori, o si chiude. Il suo problema è secondo me fondamentalmente di testa. E per le tare tattiche ci dovrebbe essere l'allenatore come potenziale insegnante.
 
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Completamente d'accordo. Stare continuamente nel ruolo di indefinito titolare o riserva non gli fa bene. Stiamo parlando di un ragazzo giovane ma sfortunato, pure nazionale. Che si prenda una decisione, o ci si crede e lo si fa giocare con una certa continuità, glissando su eventuali errori, o si chiude. Il suo problema è secondo me fondamentalmente di testa. E per le tare tattiche ci dovrebbe essere l'allenatore come potenziale insegnante.
È giovane ma non giovanissimo. Sicuramente è stato sfortunato, ma sta di fatto che a 25 anni e mezzo ha fatto solo UNA stagione di buon livello in serie a e in un massimo campionato professionistico non ha mai giocato da terzino nella difesa a 4, ruolo che, da quello che abbiamo visto, non sa assolutamente ricoprire: sembrano mancargli proprio la mentalità e quelle "furbizie" che si insegnano già da piccoli.
Non possiamo garantirgli continuità in quel ruolo né possiamo provare a cambiarglielo perché non avremmo alternative a Calabria(avessi detto Cafù). L'unica è schierarlo solo quando non si può far altro, ma prevedendo delle contromisure tattiche per aiutarlo a difendere e limitare i danni su quella fascia.
 

gabri65

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È giovane ma non giovanissimo. Sicuramente è stato sfortunato, ma sta di fatto che a 25 anni e mezzo ha fatto solo UNA stagione di buon livello in serie a e in un massimo campionato professionistico non ha mai giocato da terzino nella difesa a 4, ruolo che, da quello che abbiamo visto, non sa assolutamente ricoprire: sembrano mancargli proprio la mentalità e quelle "furbizie" che si insegnano già da piccoli.
Non possiamo garantirgli continuità in quel ruolo né possiamo provare a cambiarglielo perché non avremmo alternative a Calabria(avessi detto Cafù). L'unica è schierarlo solo quando non si può far altro, ma prevedendo delle contromisure tattiche per aiutarlo a difendere e limitare i danni su quella fascia.

Certo, non è giovanissimo. Diciamo che negli ultimi due anni non si è particolarmente consumato, anche se ovviamente stava meglio prima. In quel senso intendevo.

Per quanto riguarda le sue doti, sono d'accordo che rimane un grande interrogativo. Ma è pur sempre un ragazzo che si è segnalato, è arrivato in nazionale, e insieme a Kessie ha contribuito a costituire una fascia DX che ha fatto le fortune dell'Atalanta. Purtroppo, infortunio a parte, sembra che anche lui si sia ammalato di quella strana patologia che attacca chiunque arrivi al Milan. Grandi (potenziali) campioni che si rivelano brocchi e cadono nella mediocrità se non peggio.

Per fare un paragone, non so quanto appropriato, faccio il parallelo con quanto vissuto in prima persona. Mi ricordo quando ero alle elementari. Grande amicizia e partecipazione, grande applicazione e grandi risultati. Poi il passaggio alle scuole medie. Altro ambiente, compagni nuovi e mai visti prima, tutto un altro atteggiamento, i professori invece dell'insegnante unica, i vecchi amici quasi tutti persi, etc etc etc. Improvviso crollo del mio rendimento, testa tra le nuvole e scarso entusiasmo. Non vivi la scuola come la famiglia, in senso positivo

Ecco, io credo che al Milan, e a Conti come a tanti altri, stia succedendo questo. Manca un punto di riferimento, uno spirito di gruppo. Chiunque arrivi si trova spaesato e si rinchiude nel suo mondo completamente privo di feeling con gli altri.

Purtroppo, in tali frangenti, il peggio esce fuori.
 
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Certo, non è giovanissimo. Diciamo che negli ultimi due anni non si è particolarmente consumato, anche se ovviamente stava meglio prima. In quel senso intendevo.

Per quanto riguarda le sue doti, sono d'accordo che rimane un grande interrogativo. Ma è pur sempre un ragazzo che si è segnalato, è arrivato in nazionale, e insieme a Kessie ha contribuito a costituire una fascia DX che ha fatto le fortune dell'Atalanta. Purtroppo, infortunio a parte, sembra che anche lui si sia ammalato di quella strana patologia che attacca chiunque arrivi al Milan. Grandi (potenziali) campioni che si rivelano brocchi e cadono nella mediocrità se non peggio.

Per fare un paragone, non so quanto appropriato, faccio il parallelo con quanto vissuto in prima persona. Mi ricordo quando ero alle elementari. Grande amicizia e partecipazione, grande applicazione e grandi risultati. Poi il passaggio alle scuole medie. Altro ambiente, compagni nuovi e mai visti prima, tutto un altro atteggiamento, i professori invece dell'insegnante unica, i vecchi amici quasi tutti persi, etc etc etc. Improvviso crollo del mio rendimento, testa tra le nuvole e scarso entusiasmo. Non vivi la scuola come la famiglia, in senso positivo

Ecco, io credo che al Milan, e a Conti come a tanti altri, stia succedendo questo. Manca un punto di riferimento, uno spirito di gruppo. Chiunque arrivi si trova spaesato e si rinchiude nel suo mondo completamente privo di feeling con gli altri.

Purtroppo, in tali frangenti, il peggio esce fuori.

ma fortune de che?
Li han venduti e l'Atalanta è andata ancora meglio. Sono arrivati pure in champions.

Se Conti è forte, Hateboer è Cafù.
 

gabri65

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ma fortune de che?
Li han venduti e l'Atalanta è andata ancora meglio. Sono arrivati pure in champions.

Se Conti è forte, Hateboer è Cafù.

Amico, ma che commenti fai?

L'Atalanta, nel 2016/17, con Conti e Kessie presenti, è arrivata 4^. L'anno dopo, con la cessione, è arrivata 7^. Inoltre quest'anno sono andati in CL perché forse in tanti hanno fatto pena, noi compresi.

Perciò il tuo discorso non sta in piedi. In più l'ultima implicazione è indimostrabile. Come se non bastasse, sembra che tu mi risponda perché io ho scritto che Conti è fortissimo. Io questo non l'ho scritto, ho fatto una considerazione abbastanza generica.

Tuttavia, grazie del tuo commento, ne prendo atto.
 
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Amico, ma che commenti fai?

L'Atalanta, nel 2016/17, con Conti e Kessie presenti, è arrivata 4^. L'anno dopo, con la cessione, è arrivata 7^. Inoltre quest'anno sono andati in CL perché forse in tanti hanno fatto pena, noi compresi.

Perciò il tuo discorso non sta in piedi. In più l'ultima implicazione è indimostrabile. Come se non bastasse, sembra che tu mi risponda perché io ho scritto che Conti è fortissimo. Io questo non l'ho scritto, ho fatto una considerazione abbastanza generica.

Tuttavia, grazie del tuo commento, ne prendo atto.

scusa, mi sono espresso male e sono stato troppo aggressivo.
Intendevo dire che l'Atalanta ha un sistema di gioco super consolidato e chi ne fa parte trae solo giovamento. Grassi, Conti, Gagliardini, Kessie, Cristante, Caldara e altri che non mi vengono in mente, ma chiunque lascia l'Atalanta, ovunque vada a giocare, fa nettamente peggio. Questo perchè? Perchè sono tutti giocatorini che si trovano alla grande a giocare in una realtà provinciale in quel loro determinato sistema di gioco, messi poi in realtà più grandi e in altri diversi sistemi di gioco, falliscono non rispettando le aspettative. Non c'è ne è uno che ha mollato l'atalanta e poi è diventato un giocatore di spicco.
Puntualmente poi loro sostituiscono i loro presunti fenomeni venduti a peso d'oro e non ci rimettono nulla. L'anno scorso sono arrivati in champions, fortuna o meno, loro ci sono arrivati mentre altri no.
 
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scusa, mi sono espresso male e sono stato troppo aggressivo.
Intendevo dire che l'Atalanta ha un sistema di gioco super consolidato e chi ne fa parte trae solo giovamento. Grassi, Conti, Gagliardini, Kessie, Cristante, Caldara e altri che non mi vengono in mente, ma chiunque lascia l'Atalanta, ovunque vada a giocare, fa nettamente peggio. Questo perchè? Perchè sono tutti giocatorini che si trovano alla grande a giocare in una realtà provinciale in quel loro determinato sistema di gioco, messi poi in realtà più grandi e in altri diversi sistemi di gioco, falliscono non rispettando le aspettative. Non c'è ne è uno che ha mollato l'atalanta e poi è diventato un giocatore di spicco.
Puntualmente poi loro sostituiscono i loro presunti fenomeni venduti a peso d'oro e non ci rimettono nulla. L'anno scorso sono arrivati in champions, fortuna o meno, loro ci sono arrivati mentre altri no.

non è questione di giocatorini, il problema è chiedere a quei giocatori cose che non ti possono dare, a kessie devi chiedere di fare l'incursore a conti il 5 di centrocampo, dai un conti a conte (scusa il gioco di parole) e leggerai di un conte che trasforma i calciatori
 

gabri65

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scusa, mi sono espresso male e sono stato troppo aggressivo.
Intendevo dire che l'Atalanta ha un sistema di gioco super consolidato e chi ne fa parte trae solo giovamento. Grassi, Conti, Gagliardini, Kessie, Cristante, Caldara e altri che non mi vengono in mente, ma chiunque lascia l'Atalanta, ovunque vada a giocare, fa nettamente peggio. Questo perchè? Perchè sono tutti giocatorini che si trovano alla grande a giocare in una realtà provinciale in quel loro determinato sistema di gioco, messi poi in realtà più grandi e in altri diversi sistemi di gioco, falliscono non rispettando le aspettative. Non c'è ne è uno che ha mollato l'atalanta e poi è diventato un giocatore di spicco.
Puntualmente poi loro sostituiscono i loro presunti fenomeni venduti a peso d'oro e non ci rimettono nulla. L'anno scorso sono arrivati in champions, fortuna o meno, loro ci sono arrivati mentre altri no.

Ma figurati, nessuna scusa, no problem. :)

Da questo punto di vista ti condivido, e anzi lo sostengo pure io. Sono convinto come te che un giocatore, anche scarso, all'Atalanta fa faville, per tutta una serie di ragioni. Può darsi sia il caso di Kessie e Conti, certo. In effetti non stanno avendo il solito rendimento, anche se Conti, poverino, ha qualche scusante.

Detto questo, io spero che non siano dei flop assoluti, lavorandoci sopra potrebbero diventare almeno degni. Purtroppo in questo momento sembra che il Milan sia, ahimé, l'ambiente meno opportuno per la crescita dei giocatori. Ci sta che tu abbia di fatto ragione.
 
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