Ancora la Curva Sud: "il Milan non vi appartiene".

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Ma è ovvio, sono persone che si occupano di business. Se fanno un modello di smartphone che non piace, si scrivono pippotti inutili contro il CEO o non si compra quello smartphone?
NB: per te e per me il prodotto calcio non è equiparabile a uno smartphone, per loro sì: se si vuole contestare davvero, bisogna parlare la loro lingua.
Beh, se vogliamo metterla da questo punto di vista, tutte le aziende che vogliono "migliorarsi" ascoltano i reclami dei "clienti". Poi è ovvio che i freddi numeri sono importanti e son d'accordo con te che bisogna tagliare le spese da parte dei tifosi (io il mio l'ho fatto: non spendo più soldi per qualsiasi cosa possa portare cassa all'Ac Milan, abbonamenti, stadio, merchandsing ecc.).
 

Zenos

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In ritardo di due anni questo comunicato, se non di più. Prima c'era il parafulmine Maldini che dava un minimo di credibilità a un progetto inesistente, ma ora non c'è più nulla.

L'errore più caro di questi sciagurati è stato paradossalmente quello di licenziare Paolo e Massara.
Potevano continuare a lucrare tenendo buoni tutti quanti con il parafulmine MM ed invece hanno messo dei coioni a gestire le loro porcherie.
Il Mix perfetto per l'implosione,era solo questione di tempo.
 

MagicBox

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Ottimo comunicato, ma penso che questa linea dura rimarrà solo fino a quando non raggiungeranno gli accordi per la prossima stagione.

Non penso proprio sia un caso che il nome di Furlani nei cori/striscioni sia comparso ora a campionato finito, quando anche il business legato allo stadio sia finito per questa stagione. Non è una questione di “svegliarsi tardi” a mio parere.

Per me ora parte una nuova trattativa, come l’estate scorsa, tra tifo organizzato (a vari livelli) e società, che arriverà sicuramente ad un compromesso, e allora ci sarà una linea più morbida, simile a quella post scelta di Fonseca.

Ovviamente, spero quest’anno di essere smentito e che continuino così
 

7AlePato7

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L'errore più caro di questi sciagurati è stato paradossalmente quello di licenziare Paolo e Massara.
Potevano continuare a lucrare tenendo buoni tutti quanti con il parafulmine MM ed invece hanno messo dei coioni a gestire le loro porcherie.
Il Mix perfetto per l'implosione,era solo questione di tempo.
Perchè evidentemente Maldini aveva cominciato a fare pressione sulla dirigenza per alzare l'asticella e la convivenza con Furlani era diventata insostenibile. Il processo di mediocrizzazione preteso dalla proprietà ha avuto come conseguenza diretta il cambiamento dell'area tecnica.
Dall'intervista di Boban emerge come già quando c'era il croato Maldini e Zvone cercavano di lottare contro la proprietà perchè il Milan facesse i giusti investimenti. Furlani prima ha spezzato la corda con Boban, poi con Maldini e ora gli è caduta la maschera non essendoci altri parafulmini in grado di accollarsi la colpa al posto suo.
 

Blu71

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Ancora un duro attacco alla società da parte del tifo organizzato del Milan, che questa volta ha utilizzato i propri canali social per divulgare un comunicato ufficiale di protesta:

"Noi tifosi, noi cuore pulsante di una storia centenaria, vi diciamo basta! Ci rivolgiamo a Paolo Scaroni, Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimovic, Gerry Cardinale e alla Elliott Management Corporation per dirvi che non saranno le scelte, discutibili, delle ultime ore a fermarci.

Abbiamo sopportato anni di promesse disattese, strategie opache e decisioni che hanno messo in secondo piano la dignità e l'identità del nostro club. Abbiamo visto il Milan ridotto a un asset da gestire, anziché a una passione da onorare. Il nostro orgoglio non è quotato in borsa, non si calcola in margini di profitto.

A Giorgio Furlani chiediamo conto di una gestione distante dalla realtà che non considera mai quello che dovrebbe essere il vostro unico impegno e core business: il campo. Il Milan non è solo bilanci e plusvalenze. Il Milan è un bene comune, il nostro, fatto di ambizione, visione e valori. Ci avete calpestato e tradito.

A Gerry Cardinale e RedBird, diciamo che il calcio non è lo show business che lui pensa dove tutto si compra e si vende. E' identità, cultura e appartenenza. I vostri presunti investimenti, che dovevano rilanciare il club, hanno invece lasciato spazio a scelte confuse e ad una strategia priva di trasparenza. Non staremo qui a vedervi speculare sulla nostra storia.

Alla Elliott Management, nel caso con la sua presenza nel CDA avesse ancora voce in capitolo nel club, ricordiamo che il Milan non è una pedina finanziaria da piazzare nei fondi d'investimento, né una vacca da mungere per anni. E' una fede che non si svende.

Il Milan non vi appartiene: il Milan appartiene alla sua gente, gente come Paolo Maldini.

Abbiamo capito che vorreste soppiantarci con dei clienti. Noi non saremo spettatori passivi. Se questa è la sfida l'abbiamo appena accetta. Non avete capito cosa significhi "casciavit" e ora lo scoprirete. Saremo implacabili.

Alea iacta est, andatevene!"


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Bene ma tanto la nostra proprietà infame ignora i tifosi che sono - per loro - solo clienti come tanti.
 

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