Ancora Ibra:"Ho tante offerte. Voglio continuare. La Lista CL...".

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Ancora Ibra, questa volta dal ritiro della Svezia:"Sono stato in contatto con il ct Janne Andersson per tutto il tempo, sia durante l'infortunio che durante la riabilitazione. Janne mi ha chiamato diverse volte e mi ha chiesto com'era la situazione, io ho risposto a tutte le sue domande. Se mi sento bene, giocherò e se mi sento bene, ci sarò".

"L'infortunio? Il problema era che il feedback non era positivo. Non vedevo la luce che mi desse energia, che mi desse risposte che ciò che sto facendo è buono. Ma poi è successo qualcosa e sono uscito da una stanza buia e tutto è diventato luminoso e positivo. È stato difficile, ma ho avuto molta pazienza. La verità è che ho subito tre operazioni, non una. Poi non ho avuto il feedback che volevo ed è diventato tutto più difficile. Ma sono stato paziente, ho ascoltato i medici. Ho messo il mio destino nelle loro mani e l'ho seguito".

"Niente Champions? Non mi sentivo bene quando hanno fatto la lista, quindi non è niente di strano. Dieci giorni dopo sono rinato. Ieri ho detto ai miei compagni di nazionale che probabilmente si stanno chiedendo cosa ci faccio ancora qui. Penseranno che io sia stupido ad essere ancora qui a 41 anni per giocare in Nazionale. Ma poi ho detto loro di aspettare di essere vicino alla fine della loro carriera e allora capiranno perchè sono ancora qui. Non vuoi fermarti, vuoi continuare"

"Il ritiro? Quando tutti dicono che basta, non funziona. È allora che mi viene una scarica di adrenalina. Io voglio solo andare avanti. Dopo aver vinto lo scudetto con il Milan avrei potuto smettere, ma sarebbe stato troppo facile. Non era una conclusione che faceva per me. Io voglio andare avanti, voglio sfidare me stesso. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.

"Sono qua per fare la differenza. Se non fosse così, non sarei qui. E non voglio parlare della mia età. Ho ancora tanto da fare e voglio far vedere a tutti coloro che mi hanno dato per finito, che si sono sbagliati".

"Il record di marcatore più anziano? Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età...".

"Futuro? Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.
 

Swaitak

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Ancora Ibra, questa volta dal ritiro della Svezia:"Sono stato in contatto con il ct Janne Andersson per tutto il tempo, sia durante l'infortunio che durante la riabilitazione. Janne mi ha chiamato diverse volte e mi ha chiesto com'era la situazione, io ho risposto a tutte le sue domande. Se mi sento bene, giocherò e se mi sento bene, ci sarò".

"L'infortunio? Il problema era che il feedback non era positivo. Non vedevo la luce che mi desse energia, che mi desse risposte che ciò che sto facendo è buono. Ma poi è successo qualcosa e sono uscito da una stanza buia e tutto è diventato luminoso e positivo. È stato difficile, ma ho avuto molta pazienza. La verità è che ho subito tre operazioni, non una. Poi non ho avuto il feedback che volevo ed è diventato tutto più difficile. Ma sono stato paziente, ho ascoltato i medici. Ho messo il mio destino nelle loro mani e l'ho seguito".

"Niente Champions? Non mi sentivo bene quando hanno fatto la lista, quindi non è niente di strano. Dieci giorni dopo sono rinato. Ieri ho detto ai miei compagni di nazionale che probabilmente si stanno chiedendo cosa ci faccio ancora qui. Penseranno che io sia stupido ad essere ancora qui a 41 anni per giocare in Nazionale. Ma poi ho detto loro di aspettare di essere vicino alla fine della loro carriera e allora capiranno perchè sono ancora qui. Non vuoi fermarti, vuoi continuare"

"Il ritiro? Quando tutti dicono che basta, non funziona. È allora che mi viene una scarica di adrenalina. Io voglio solo andare avanti. Dopo aver vinto lo scudetto con il Milan avrei potuto smettere, ma sarebbe stato troppo facile. Non era una conclusione che faceva per me. Io voglio andare avanti, voglio sfidare me stesso. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.

"Sono qua per fare la differenza. Se non fosse così, non sarei qui. E non voglio parlare della mia età. Ho ancora tanto da fare e voglio far vedere a tutti coloro che mi hanno dato per finito, che si sono sbagliati".

"Il record di marcatore più anziano? Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età...".

"Futuro? Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.
meglio nelle tasche di Ibra che in quelle di Cardianale
 

Lineker10

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Ancora Ibra, questa volta dal ritiro della Svezia:"Sono stato in contatto con il ct Janne Andersson per tutto il tempo, sia durante l'infortunio che durante la riabilitazione. Janne mi ha chiamato diverse volte e mi ha chiesto com'era la situazione, io ho risposto a tutte le sue domande. Se mi sento bene, giocherò e se mi sento bene, ci sarò".

"L'infortunio? Il problema era che il feedback non era positivo. Non vedevo la luce che mi desse energia, che mi desse risposte che ciò che sto facendo è buono. Ma poi è successo qualcosa e sono uscito da una stanza buia e tutto è diventato luminoso e positivo. È stato difficile, ma ho avuto molta pazienza. La verità è che ho subito tre operazioni, non una. Poi non ho avuto il feedback che volevo ed è diventato tutto più difficile. Ma sono stato paziente, ho ascoltato i medici. Ho messo il mio destino nelle loro mani e l'ho seguito".

"Niente Champions? Non mi sentivo bene quando hanno fatto la lista, quindi non è niente di strano. Dieci giorni dopo sono rinato. Ieri ho detto ai miei compagni di nazionale che probabilmente si stanno chiedendo cosa ci faccio ancora qui. Penseranno che io sia stupido ad essere ancora qui a 41 anni per giocare in Nazionale. Ma poi ho detto loro di aspettare di essere vicino alla fine della loro carriera e allora capiranno perchè sono ancora qui. Non vuoi fermarti, vuoi continuare"

"Il ritiro? Quando tutti dicono che basta, non funziona. È allora che mi viene una scarica di adrenalina. Io voglio solo andare avanti. Dopo aver vinto lo scudetto con il Milan avrei potuto smettere, ma sarebbe stato troppo facile. Non era una conclusione che faceva per me. Io voglio andare avanti, voglio sfidare me stesso. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.

"Sono qua per fare la differenza. Se non fosse così, non sarei qui. E non voglio parlare della mia età. Ho ancora tanto da fare e voglio far vedere a tutti coloro che mi hanno dato per finito, che si sono sbagliati".

"Il record di marcatore più anziano? Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età...".

"Futuro? Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.
A me sembra stia diventando patetico, come certi tardoni che vanno a ballare il sabato sera in mezzo ai ragazzini.
 

Andris

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ok ma sono anni che non sei più decisivo in nazionale, è ridicolo il tecnico che lo chiama ancora
 

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Ancora Ibra, questa volta dal ritiro della Svezia:"Sono stato in contatto con il ct Janne Andersson per tutto il tempo, sia durante l'infortunio che durante la riabilitazione. Janne mi ha chiamato diverse volte e mi ha chiesto com'era la situazione, io ho risposto a tutte le sue domande. Se mi sento bene, giocherò e se mi sento bene, ci sarò".

"L'infortunio? Il problema era che il feedback non era positivo. Non vedevo la luce che mi desse energia, che mi desse risposte che ciò che sto facendo è buono. Ma poi è successo qualcosa e sono uscito da una stanza buia e tutto è diventato luminoso e positivo. È stato difficile, ma ho avuto molta pazienza. La verità è che ho subito tre operazioni, non una. Poi non ho avuto il feedback che volevo ed è diventato tutto più difficile. Ma sono stato paziente, ho ascoltato i medici. Ho messo il mio destino nelle loro mani e l'ho seguito".

"Niente Champions? Non mi sentivo bene quando hanno fatto la lista, quindi non è niente di strano. Dieci giorni dopo sono rinato. Ieri ho detto ai miei compagni di nazionale che probabilmente si stanno chiedendo cosa ci faccio ancora qui. Penseranno che io sia stupido ad essere ancora qui a 41 anni per giocare in Nazionale. Ma poi ho detto loro di aspettare di essere vicino alla fine della loro carriera e allora capiranno perchè sono ancora qui. Non vuoi fermarti, vuoi continuare"

"Il ritiro? Quando tutti dicono che basta, non funziona. È allora che mi viene una scarica di adrenalina. Io voglio solo andare avanti. Dopo aver vinto lo scudetto con il Milan avrei potuto smettere, ma sarebbe stato troppo facile. Non era una conclusione che faceva per me. Io voglio andare avanti, voglio sfidare me stesso. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.

"Sono qua per fare la differenza. Se non fosse così, non sarei qui. E non voglio parlare della mia età. Ho ancora tanto da fare e voglio far vedere a tutti coloro che mi hanno dato per finito, che si sono sbagliati".

"Il record di marcatore più anziano? Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età...".

"Futuro? Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.
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Ancora Ibra, questa volta dal ritiro della Svezia:"Sono stato in contatto con il ct Janne Andersson per tutto il tempo, sia durante l'infortunio che durante la riabilitazione. Janne mi ha chiamato diverse volte e mi ha chiesto com'era la situazione, io ho risposto a tutte le sue domande. Se mi sento bene, giocherò e se mi sento bene, ci sarò".

"L'infortunio? Il problema era che il feedback non era positivo. Non vedevo la luce che mi desse energia, che mi desse risposte che ciò che sto facendo è buono. Ma poi è successo qualcosa e sono uscito da una stanza buia e tutto è diventato luminoso e positivo. È stato difficile, ma ho avuto molta pazienza. La verità è che ho subito tre operazioni, non una. Poi non ho avuto il feedback che volevo ed è diventato tutto più difficile. Ma sono stato paziente, ho ascoltato i medici. Ho messo il mio destino nelle loro mani e l'ho seguito".

"Niente Champions? Non mi sentivo bene quando hanno fatto la lista, quindi non è niente di strano. Dieci giorni dopo sono rinato. Ieri ho detto ai miei compagni di nazionale che probabilmente si stanno chiedendo cosa ci faccio ancora qui. Penseranno che io sia stupido ad essere ancora qui a 41 anni per giocare in Nazionale. Ma poi ho detto loro di aspettare di essere vicino alla fine della loro carriera e allora capiranno perchè sono ancora qui. Non vuoi fermarti, vuoi continuare"

"Il ritiro? Quando tutti dicono che basta, non funziona. È allora che mi viene una scarica di adrenalina. Io voglio solo andare avanti. Dopo aver vinto lo scudetto con il Milan avrei potuto smettere, ma sarebbe stato troppo facile. Non era una conclusione che faceva per me. Io voglio andare avanti, voglio sfidare me stesso. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.

"Sono qua per fare la differenza. Se non fosse così, non sarei qui. E non voglio parlare della mia età. Ho ancora tanto da fare e voglio far vedere a tutti coloro che mi hanno dato per finito, che si sono sbagliati".

"Il record di marcatore più anziano? Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età...".

"Futuro? Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.
Io ti ho sempre adorato, un giocatore così devastante tecnicamente e caratterialmente non lo ricordo, a questo punto però anche basta Zlatan è ora di fare altro nella vita.
 

iceman.

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Ancora Ibra, questa volta dal ritiro della Svezia:"Sono stato in contatto con il ct Janne Andersson per tutto il tempo, sia durante l'infortunio che durante la riabilitazione. Janne mi ha chiamato diverse volte e mi ha chiesto com'era la situazione, io ho risposto a tutte le sue domande. Se mi sento bene, giocherò e se mi sento bene, ci sarò".

"L'infortunio? Il problema era che il feedback non era positivo. Non vedevo la luce che mi desse energia, che mi desse risposte che ciò che sto facendo è buono. Ma poi è successo qualcosa e sono uscito da una stanza buia e tutto è diventato luminoso e positivo. È stato difficile, ma ho avuto molta pazienza. La verità è che ho subito tre operazioni, non una. Poi non ho avuto il feedback che volevo ed è diventato tutto più difficile. Ma sono stato paziente, ho ascoltato i medici. Ho messo il mio destino nelle loro mani e l'ho seguito".

"Niente Champions? Non mi sentivo bene quando hanno fatto la lista, quindi non è niente di strano. Dieci giorni dopo sono rinato. Ieri ho detto ai miei compagni di nazionale che probabilmente si stanno chiedendo cosa ci faccio ancora qui. Penseranno che io sia stupido ad essere ancora qui a 41 anni per giocare in Nazionale. Ma poi ho detto loro di aspettare di essere vicino alla fine della loro carriera e allora capiranno perchè sono ancora qui. Non vuoi fermarti, vuoi continuare"

"Il ritiro? Quando tutti dicono che basta, non funziona. È allora che mi viene una scarica di adrenalina. Io voglio solo andare avanti. Dopo aver vinto lo scudetto con il Milan avrei potuto smettere, ma sarebbe stato troppo facile. Non era una conclusione che faceva per me. Io voglio andare avanti, voglio sfidare me stesso. Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.

"Sono qua per fare la differenza. Se non fosse così, non sarei qui. E non voglio parlare della mia età. Ho ancora tanto da fare e voglio far vedere a tutti coloro che mi hanno dato per finito, che si sono sbagliati".

"Il record di marcatore più anziano? Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età...".

"Futuro? Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.
A lui viene una scarica di adrenalina a me una scarica di diarrea
 

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