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Oltre ai tifosi, la partita Milan-Monza a San Siro sarà teatro della protesta di oltre 60 ambulanti fuori dallo stadio. Questi commercianti manifesteranno contro M-I Stadio, la società gestita da Inter e Milan, contestando le nuove regole che si intendono introdurre dalla prossima stagione.
Il presidente di Apeca, Giacomo Errico, ha dichiarato che gli ambulanti, presenti dal 1962, non si arrenderanno facilmente, richiamando una simile protesta del 1989 che portò al blocco degli ingressi dello stadio.
La questione nasce dalla possibile mancata intenzione di M-I Stadio di rinnovare l'accordo con i commercianti, che scadrà il 30 luglio. In particolare, la società vorrebbe eliminare la possibilità per gli ambulanti di vendere merchandising, una decisione che Errico definisce "una follia" dopo gli sforzi fatti per combattere l'abusivismo. Gli ambulanti sospettano che dietro a questa richiesta ci sia la volontà dei club di gestire in esclusiva la vendita del merchandising ufficiale all'interno dello stadio. Inoltre, si valuta un aumento dei punti vendita alimentari da 42 a 52, aumentando la concorrenza.
Infine, è messa in discussione la continuazione del Consorzio Operatori Stadio Milano (Cosm), che riunisce i 64 operatori e fu creato in accordo con Inter e Milan per garantire un interlocutore unico. Errico ha sottolineato che quest'anno gli ambulanti hanno pagato 850 mila euro solo per l'occupazione del suolo pubblico e che daranno il via a una raccolta firme tra i tifosi.
Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, ha espresso preoccupazione per i "più di 300 posti di lavoro a rischio" e ha richiesto la convocazione di una commissione ad hoc per ascoltare il consorzio e gli ambulanti, in quanto non si comprende la ragione di tali modifiche senza trattativa.
Il presidente di Apeca, Giacomo Errico, ha dichiarato che gli ambulanti, presenti dal 1962, non si arrenderanno facilmente, richiamando una simile protesta del 1989 che portò al blocco degli ingressi dello stadio.
La questione nasce dalla possibile mancata intenzione di M-I Stadio di rinnovare l'accordo con i commercianti, che scadrà il 30 luglio. In particolare, la società vorrebbe eliminare la possibilità per gli ambulanti di vendere merchandising, una decisione che Errico definisce "una follia" dopo gli sforzi fatti per combattere l'abusivismo. Gli ambulanti sospettano che dietro a questa richiesta ci sia la volontà dei club di gestire in esclusiva la vendita del merchandising ufficiale all'interno dello stadio. Inoltre, si valuta un aumento dei punti vendita alimentari da 42 a 52, aumentando la concorrenza.
Infine, è messa in discussione la continuazione del Consorzio Operatori Stadio Milano (Cosm), che riunisce i 64 operatori e fu creato in accordo con Inter e Milan per garantire un interlocutore unico. Errico ha sottolineato che quest'anno gli ambulanti hanno pagato 850 mila euro solo per l'occupazione del suolo pubblico e che daranno il via a una raccolta firme tra i tifosi.
Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, ha espresso preoccupazione per i "più di 300 posti di lavoro a rischio" e ha richiesto la convocazione di una commissione ad hoc per ascoltare il consorzio e gli ambulanti, in quanto non si comprende la ragione di tali modifiche senza trattativa.
