I sondaggi della Federazione su Ancelotti erano veri, continui, di lunga durata, lo hanno confermato sia Costacurta che Fabbricini, ma ancora una volta Ancelotti, come accadde per il Milan tre anni fa con Galliani a Madrid, ha messo in piedi una falsa trattativa per conseguire i suoi obiettivi professionali, in primis quelli di rinunciare a panchine non gradite, senza tuttavia articolare un secco, e più serio, diniego. Fa parte della ambiguità ed ipocrisia del personaggio, che ci dispiacque allora, e che censuriamo ora, perché recidivo, e perché trattasi di una beffa compiuta ai danni della Nazionale italiana, e della Federazione stessa. Riconosciamo la grandezza di Ancelotti come calciatore ed allenatore, umanamente ci muove sentimenti di pietà per come reiteratamente si comporta. Farà pure i suoi interessi, ma c'è modo e modo.