Ancelotti:"Maldini via? Manca cultura e tradizione".

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Carlo Ancelotti sull'addio di Maldini:"Io a Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre. Qui Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato. Quello che è successo con Maldini dimostra una mancanza di cultura storica, di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere".


"I club di football che pensano di fare business al di sopra dello spirito sportivo sono destinati a fallire. Il mecenatismo non ha più il significato di prima, ma l’affarismo è negativo. Sto bene a Madrid, ho un rapporto splendido con Florentino Pérez, la vita qui è magica. Non smetto e poi è veramente difficile trovare qualcosa di migliore del Real".
Tutto bello.

Ma sinceramente, penso che il 90% dei teppistelli che vedo a San Siro, non solo penso sappiano nemmeno chi sia Nordahl, ma penso che a malapena sappiano che faccia abbia Van Basten.

Poi certo, dal Real attuale penso sia bellissimo e rilassantissimo parlare ed essere in pace col mondo e fare i filosofi.
Anche se ha ragione, grazie ar '*****.
 
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Carlo Ancelotti sull'addio di Maldini:"Io a Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre. Qui Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato. Quello che è successo con Maldini dimostra una mancanza di cultura storica, di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere".


"I club di football che pensano di fare business al di sopra dello spirito sportivo sono destinati a fallire. Il mecenatismo non ha più il significato di prima, ma l’affarismo è negativo. Sto bene a Madrid, ho un rapporto splendido con Florentino Pérez, la vita qui è magica. Non smetto e poi è veramente difficile trovare qualcosa di migliore del Real".
Non credo Carletto stia dicendo che Maldini debba stare giocoforza al timone del Milan, secondo me avete frainteso.

Ancelotti sta dicendo che il Milan non può essere gestito per fare business.

La cultura e la memoria storica di cui parla Carletto sono la cultura della vittoria.
Un club che vive nel ricordo di Maldini, Rivera o van basten sa che la sua mission è vincere.

Gli americani non possono comprare la storia per farne business, vadano a comprare il club della mapei.

Il Milan che caccia Maldini per fare business è la morte dei nostri colori.
Questo non vuol dire Maldini debba gestire il Milan, vuol dire che il Milan deve fare il Milan.

Carletto sta dicendo che tra mecenatismo e affarismo manca la via di mezzo.
 

El picinin

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Non sono d’accordo, non è che se ti chiami Maldini puoi continuare a far danni impunemente, se uno sbaglia deve pagare il conto a prescindere dal nome.
il problema e proprio questo,l errore non c'è ,ha portato la squadra in semifinale di Champions,con un entrata circa di 70 milioni in più rispetto al previsto, dunque per loro così attenti alla sostenibilità era ed è il risultato più prezioso,poi se uno vuole credere che perché ha sbagliato l acquisto di un calciatore lo mandano via padrone di farlo.
 
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Non credo Carletto stia dicendo che Maldini debba stare giocoforza al timone del Milan, secondo me avete frainteso.

Ancelotti sta dicendo che il Milan non può essere gestito per fare business.

La cultura e la memoria storica di cui parla Carletto sono la cultura della vittoria.
Un club che vive nel ricordo di Maldini, Rivera o van basten sa che la sua mission è vincere.

Gli americani non possono comprare la storia per farne business, vadano a comprare il club della mapei.

Il Milan che caccia Maldini per fare business è la morte dei nostri colori.
Questo non vuol dire Maldini debba gestire il Milan, vuol dire che il Milan deve fare il Milan.

Esattamente, è questo il significato delle parole,
ma non avevo voglia di scriverlo perché mi sembra tempo perso.

Io sono meravigliato da come i commenti siano influenzati dall'antipatia/simpatia per Maldini.
Faccio un esempio,
fino a pochi giorni fa spopolava il #pioliout e Maldini era complice se non lo mandava via,
adesso Maldini è stato cacciato e tutto viene messo in mano a Pioli,
gli stessi del #pioliout oggi sono contenti.

Io penso che sia gravissimo aver concesso a Pioli questo ruolo,
il progetto nuovo, americano, lo vogliono fare? Lo accetto, non posso fare altro,
ma non si può scegliere Pioli al timone.
 

Maldini82

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Guarda, io credo davvero che tu di economia conosca molto molto poco...
ma ti do un suggerimento, che probabilmente non coglierai poiché è evidente la tua accecata sete di "avere ragione" anziché di ragionamento.
Leao.
Leao oggi ha una clausola di 175 mln, era stato pagato quanto? 25? 35? non ricordo.
Quanto valeva dopo 1 anno? sicuramente meno di quanto pagato.
Perché valeva meno un ragazzo che a 20 anni, al suo primo anno in serie A, chiuse la stagione con 6 gol e 3 assist?
Capisco che non sappiate più dove andare a parare, ma per confrontare CdK e Origi con Leao credo ci voglia parecchio coraggio.

Cosa voglio dire con questo?
Che dentro questa rosa ci sono esempi attivi di giocatori che il primo anno (Leao anche più di 1 anno) che arrivarono al Milan, persero valore, ma che con la maturazione, con il tempo, sono diventati degli asset importanti.
Questi sono i cosiddetti investimenti.
E questo cosa c'entra con Cdk, Origi, Adli, Florenzi, Messias che sono TUTTI nella lista dei cedibili e non in quella dei potenziali talenti da aspettare?
Il buon Paolo Maldini nel suo operato ha fallito acquisti, ma ha avuto la capacità di abbattere i costi aziendali, e far salire il valore della rosa, poiché se prendi una calcolatrice e ti metti a fare la somma dei valori della rosa del Milan, i soldi Leao, Magnan, Theo Hernanderz, Bennacer, ti bastano e avanzano per prendere visione dell'incremento dell'asset rosa Ac Milan.
il buon Paolo Maldini ha abbattuto i costi aziendali perché glielo hanno imposto. uno dei motivi principali del suo licenziamento è perché VOLEVA SPENDERE. Non perché volesse continuare a tagliare costi.


Non esiste dirigente al mondo che fa tutto tutto bene, nessuno.
Vedi Marotta con Correa, vedi Giuntoli con Olivera, ecc ecc
Infatti esistono dirigenti che sanno vendere. E con i soldi ricavati dalle cessioni, anche sbagliare. Senza passare il tempo a bombardare la proprietà perché non ti fa fare mercato con centinaia di milioni.
Quello che si può però affermare, prendendo un bilancio della società Ac Milan, è che i conti sono a posto e che questo è merito per la collaborazione di più figure, la proprietà non può recriminare nulla da un punto di vista finanziario.

L'Ac Milan, solo dalla CL, quest'anno ha incassato 90 milioni, 90!!!
Questo non toglie nulla al fatto che comprando giocatori migliori oggi avresti potuto avere un utile (anche potenziale) maggiore. E conferma che continui a mischiare mele e pere.

Io credo, e concludo,

che tu ti stia scontrando su un terreno non fertile per la tua tesi,
a livello finanziario quest'anno, è solo saldo positivo; poi fa come vuoi.

Ciao
Il pensiero è reciproco.

Ciao
 

mil77

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Disse quello che Origi a cui paghi 4 milioni netti l'anno di stipendio (che equivalgono a 5,24 lordi a stagione), "se lo vendi a 5 fai plusvalenza".

E questo per "dimostrare" che l'investimento Origi non sia a perdere. Che prendere giocatori che si rivalutino evidentemente è reato.

Si vocifera che alla PWC cerchino personale. Mandato CV?

PS: se Origi non riesci a piazzarlo quest'anno, perché magari non trova un'altra società disposta a pagargli 4 milioni di stipendio, l'anno prossimo gli paghi altri 5,24 milioni.
Peccato che il bilancio di una società non funziona così...lo stipendio di origi è andato nei costi di un bilancio in attivo quindi perdite proprio non ci sono state. Si chiama ammortamento.

P.s. se origi lo vendi quest'anno il costo che va a bilancio non è 5,24 ma circa 8 perché non può usufruire del decreto crescita
 
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Non credo Carletto stia dicendo che Maldini debba stare giocoforza al timone del Milan, secondo me avete frainteso.

Ancelotti sta dicendo che il Milan non può essere gestito per fare business.

La cultura e la memoria storica di cui parla Carletto sono la cultura della vittoria.
Un club che vive nel ricordo di Maldini, Rivera o van basten sa che la sua mission è vincere.

Gli americani non possono comprare la storia per farne business, vadano a comprare il club della mapei.

Il Milan che caccia Maldini per fare business è la morte dei nostri colori.
Questo non vuol dire Maldini debba gestire il Milan, vuol dire che il Milan deve fare il Milan.
Capisco cosa vuoi dire, ma io scrivo da anni ( carta canta) che "dovete" smettere di sognare ad occhi aperti.
Non è possibile tifare SPERANDO che arrivi lo sceicco scemo, chi vive sperando muore cagando e lo sai benissimo.

Perchè bisogna capire che NESSUNO, a parte appunto lo sceicco scemo, mandano avanti le squadre mettendoci i soldi.

Non lo fa il Real, non lo fa il Barca, non lo fa il Bayern.
Non lo fa nemmeno il Milan.

Le inglesi nemmeno.

Anche se vedete squadre con bilanci in rosso, e vi viene da pensare "guarda questi, spendono comunque!!!"

E' uguale, continuano comunque a pagare ogni anno debiti ( altrimenti spenderebbero ancora di più)

Anche io vorrei tanto avere quello che arriva e smiliarda, magari arriverà pure.
Ma non sto qui ad aspettarlo o arrabbiarmi perchè non arriva.

Leggo troppo spesso " il Milan non puo' essere gestito spendendo poco", è vero.

Il problema è:

- che non spendiamo poco
- che quando si dice che se si vuole il Milan bisogna spendere tanto, ma chi crede davvero si possa tornare ad avere bilanci a -100 -200 per anni e anni?

Bisogna farsene una ragione, il Milan verrà gestito come voi gestite casa vostra o la vostra azienda.
Ne più, ne meno.
 
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Carlo Ancelotti sull'addio di Maldini:"Io a Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre. Qui Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato. Quello che è successo con Maldini dimostra una mancanza di cultura storica, di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere".


"I club di football che pensano di fare business al di sopra dello spirito sportivo sono destinati a fallire. Il mecenatismo non ha più il significato di prima, ma l’affarismo è negativo. Sto bene a Madrid, ho un rapporto splendido con Florentino Pérez, la vita qui è magica. Non smetto e poi è veramente difficile trovare qualcosa di migliore del Real".

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In pratica si è giocato la possibilità di tornare. E non ha avuto nemmeno paura di dirlo
Di male in peggio
 
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