Come previsto da mesi, alla fine il centrosinistra si prende molti comuni in queste amministrative del 2021. Da Milano (confermato Sala) e Torino (Lo Russo), fino a Roma (l'ex ministro dell'economia Roberto Gualtieri che al ballottaggio, complice l'appoggio dell'altro candidato Calenda, ha travolto Enrico Michetti del centrodestra) e Napoli (l'ex ministro dell'università e della ricerca Gaetano Manfredi appoggiato anche dal M5S che ormai si è "ridotto" a fare da stampella alle coalizioni di centrosinistra a livello locale in molte città).
Unica incertezza, al momento, tra le grandi città, è Trieste dove gli exit poll danno un testa a testa tra il sindaco uscente Dipiazza (cdx) e Russo (csx).
Diciamo che più che altro è la santa alleanza PD M5S che si prende le città ex M5S e conferma le città PD.
L'unico grande comune che il cdx deve difendere è Trieste, quella potrebbe essere la vera vittoria della sinistra.
Ciò non toglie che questa tornata ci da due importanti indicazioni:
1) Il M5S non è piu un partito politico, ma semplicemente una costola del PD.
A questo punto, non mi stupirei di un risultato in singola cifra alle prossime elezioni, già alla battaglia per il Quirinale capiremo quanto erano lontani i tempi di Rodotà candidato "di battaglia".
Ormai li dentro Di Maio e Grillo sono totalmente bruciati e l'unico che tiene in piedi la baracca è Conte, ma ora che gli fregano pure il Reddito di Cittadinanza come potranno tenere buoni ancora i propri elettori?
2) Il Cdx dovrebbe aver capito a questo punto che la ricetta a trazione sovranista NON FUNZIONA.
Si lasci alla Meloni quell'area politica e la Lega si liberi di Salvini ed erediti la tradizione moderata di FI.
A quel punto, un progetto Lega moderata desalvinizzata - FdI "di battaglia" può davvero portare al governo nel 2023.
Altrimenti, la sinistra troverà il modo di cooptare FI offrendo a Berlu il quirinale e nel 2023 Salvini e Meloni più alleati insieme avranno il 45-46% ma staranno all'opposizione che governerà con 2-3 voti più della maggioranza semplice.