Mille, sai benissimo qual'è, almeno per quanto mi riguarda, lo spirito con il quale io commento questo episodio.
Anzitutto mi dispiace se per qualcuno ho usato ironia, ma era ovviamente per evidenziare alcune considerazioni che io ritengo eccessive. Già mi sembra assurdo dovermi scusare, ma lo farò per dimostrare ragionevolezza. Mi sembra che la solita ironia viene usata anche dalla fazione "opposta", se di schieramenti vogliamo parlare. Io non vedo fazioni da parteggiare ma un episodio umano e criminale su cui commentare.
Non so più come dirlo, ma a costo di essere stucchevole, ricapitoliamo per l'ultima volta:
1) Se le forze dell'ordine hanno sbagliato, è giusto che qualcuno dovrà rispondere di un errore procedurale (cosa ancora da appurare ufficialmente). La foto e quant'altro, se inopportuna, è certamente da condannare. La cosa deve finire lì, però.
2) A differenza di quanto gli altri presumono, a me non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di usare violenza (!) contro un innocente. Che ne sappia, e correggetemi se sbaglio, l'imputato ha confessato. Mi sembra inverosimile che abbia confessato dietro tortura, e sarebbe già venuto fuori. Se vogliamo insistere su questo punto, ogni confessione è da invalidare a priori, chi ha la sicurezza che le forze dell'ordine operano sempre bene? Nessuno commenta su questo, e cioè che ha ammesso di aver ucciso. Il carabinieri si è forse suicidato? Lo vogliamo mandare in carcere il suo assassino? Sembra quasi un'optional del discorso. Poi magari, dopo 3 gradi di giudizio risulterà innocente, o sarà invalidata l'accusa a causa di una foto. Benissimo, rimane un morto sulla coscienza del milite ignoto allora. Boh, ad uccidere sarà stato lo Spirito Santo.
3) Cosa che mi sono scocciato di ripetere, overossia che vedo un clamore, non dico ingiustificato, ma perlomeno esagerato a causa di una foto. E' partito un processo mediatico dove vedo, purtroppo e a mia sensazione, un progressivo spostare l'attenzione sulla presunta ingiustizia subita dal ragazzo americano, quando questi ha ucciso una persona. Veramente, Iddio mi è testimone, non so più come spiegarlo. Smentitemi vi prego, usando la solita grinta che avete per evidenziare l'errore delle forze dell'ordine.
Se l'americano è colpevole, allora fine della storia, deve finire in prigione. Chi delle forze dell'ordine ha sgarrato, mi auguro che ne subisca le conseguenze. Punto. Se non è colpevole, allora verrà sicuramente scarcerato, non ne ho la certezza matematica ma sono ragionevolmente sicuro che grazie ai poteri del suo paese di provenienza verrà fatto quanto dovuto e oltre.
Ma, continuando a rimarcare fino alla noia, c'è un ragazzo ucciso nel fiore degli, anni, pianto dalla sua famiglia, su cui in pochi si spendono. Io critico questo. E il fatto che continuate a dire che viene giustamente considerato fa a cozzi con la mole di commenti da me e da altri osservato. Ad adesso, si contano sulla dita di una sola mano i commenti che sottolineano che l'imputato deve marcire in prigione e mettono un attimo da parte una foto con bendatura, per quanto scorretta possa essere.
Io vedo solo una grande mobilitazione ideologica e molta strumentalizzazione, come al solito.
Mi prendo del "troll" per questi commenti. Fai te. E dimmi dove sto sbagliando, per cortesia. Sempre felice di potermi migliorare.
gabri credo che WIldbone e sunburn abbiano già detto tutto.
Provando ad aggiungere qualcosa, mi concentro sul punto "com'è possibile che ci scandalizziamo per aver bendato il tizio, quando lo stesso ha appena compiuto un omicidio?"
La spiegazione, a mio parere, è che lo Stato è l'istituzione caratterizzata da "ordine"; l'ordine come elemento centrale. Mentre i singoli possono impazzire e sguazzare nel caos, stuprando e uccidendo, lo Stato mantiene la vita della massa in ordine, punendo il singolo episodio secondo legge, creata da un lungo dibattito etico, morale.
Considera che negli ultimi 2 giorni, in queste pagine, ho letto:
1) "i carabinieri hanno fatto bene a pestare a sangue Stefano Cucchi. Lui sapeva chi gli passava la droga, ma non parlava; quindi giusto pestarlo a morte".
2) "altro che bendaggio, io sono favorevole alla tortura; in particolare la tecnica del waterboarding"
E ancora:
3) "La bufala dei nordafricani assassini del carabiniere è stata diffusa da membri delle forze dell'ordine.
Nelle ore dell'incertezza sull'omicidio Cerciello si sono susseguite notizie false: una è stata pubblicata e amplificata da agenti di Carabinieri e Guardia di Finanza".
In pratica, molti "singoli" reagirebbero volentieri di pancia, in base alle proprie idee o vissuti personali, e agirebbero senza controllo. Senza ordine.
Caratteristica comune dei destroidi più incalliti (non tutti chiaramente) infatti è quella secondo cui "problema X (mettiamo gli immigrati) non si riesce a risolvere con la normale legge, servirebbe fare a modo nostro". Finendo solo per generare caos. Arriverà un altro che invece avrà la sua visione, e un altro ancora = fuori legge. Oggi si fa così, domani boh.
Ora, se mi posso permettere, dovresti fare lo sforzo di ignorare che bendare una persona fino a prova contraria innocente "è solo un benda, quindi niente di grave": è semplicemente illegale. Illegale commesso dallo Stato
Sarà una cosa assurda da dire, ma se scendiamo per strada sono i poliziotti ad andare in giro sereni e dotati del potere di applicare la legge contro chi la infrange. I criminali e i mafiosi invece si nascondono.
E noi siamo felici di questo, perché siamo protetti dalla legge, in potere allo Stato.
Se lo Stato smettesse di usarla, o la usasse solo parzialmente, si creerebbero dei buchi di ordine, in cui sostanzialmente si agirebbe a caso.
Nel merito del bendaggio, il fatto che il figlio di papà abbia commesso un omicidio è ininfluente. Questa è la grande forza della legge.
(questo senza contare l'aspetto più profondo del vendicarsi sul "cattivo" con torture etc. In secoli di cultura umana non si è riusciti a tracciare una linea (e mai ci si riuscirà) tra l'intenzione di fare del male e l'incosapevolezza del farlo. Partendo dai casi facili, ci sono "pazzi" clinici incapaci d'intendere e volere. Se questi uccidono, vorresti torturarli a piacimento? No perché qui invece, il singolo si alza la mattina e pensa sia corretto pestare a morte uno spaccino a caso (in fondo è una brutta persona no? Uno in meno, puliamo le strade etc)
Politicamente siamo in un mare di guai, dato che Salvini ragiona in quel modo lì (poco importa "se ci è o ci fa").
E' paradossale che abbia in bocca la parola giustizia, ma il corpo del suo pensiero è propriamente illegale.
Per quanto banale, notizia di oggi:
"Salvini, figlio 16enne sulla moto d’acqua della Polizia a Milano Marittima.
Le opposizioni: “Imbarazzante”.
Lui: “Un errore da papà”"
Dall'altro lato, il PD, un gruppo di persone malate di soldi e di potere, che ne esce con frasi tipo "anziani avete una pensione da fame? Consiglio l'ipoteca della casa".